Dopo i mille baci delle nostre mamme, eravamo riuscite a partire per tornare alla realtà.
Era iniziato il nuovo anno, e nell'aria c'era quella classica atmosfera di cambiamento e di positività.
Io invece non sapevo se essere felice o triste, se avessi voglia di tornare a Roma o di restare nella mia cittadina con i miei, che era diventata ormai la mia bolla.Ero sempre stata una indipendente e con la voglia di andare via da casa, ma a volte volevo solo rifugiarmi nelle braccia di mamma e papà e tornare a giocare con le bambole.
– Spettro, torniamo a casa! – lo accarezzai, cercando di rassicurarlo.
Mi guardava con occhi contrariati, perché sapeva che ci aspettasse un viaggio in macchina.
Saltò nel bagagliaio, salutai con la mano le notte famiglie, e mi misi al volante.Erano cinque minuti che Marta mi guardava in modo strano, e poi decise di parlare.
– Cosa hai detto a tua madre di Marco? – mi chiese, dandomi un colpetto sulla spalla, prendendomi in giro.
– Le ho detto di non farsi illusioni perché non è niente di serio. – dissi con tono freddo.
Il suo sguardo si rabbuiò, ma cercò di mantenere il suo sorriso furbo.
Infondo sapeva anche lei che le cose tra me e il suo amico fossero instabili, non importava quanto lei ci volesse insieme.– Lo hai detto a lei o a te stessa? – mi chiese, con la fronte corrucciata.
– A lei. Io l'ho sempre saputo. Anzi, io cerco proprio di non farmi domande. Prendo la cosa così com'è. – feci spallucce.
Non le stavo mentendo, il mio proposito era veramente quello di vivere alla giornata. Credevo di non aver bisogno di mettere etichette alla nostra relazione.– La Emma che conosco io ha bisogno di avere tutto sotto controllo, di aver certezze. Ogni cosa che fai ha uno scopo, una motivazione, e soprattutto una destinazione. Qual è il fine della vostra relazione? Andare a letto insieme quando ne avete voglia perché il sesso fra voi è uno sballo e fare le vostre apparizioni da Angelina Jolie e Brad Pitt? Ti devo ricordare la fine che hanno fatto loro due? – disse, e il suo tono si era fatto piuttosto serio. Sul serio ci stava paragonando a quei due?
- Beh, se si trattasse di Brad Pitt mi farei spezzare il cuore mille volte da lui, non mi importerebbe. – ammisi ridacchiando, ma lei in risposta mi lanciò uno sguardo torvo.
– Em, io non sto scherzando. Questa situazione sta diventando pericolosa, per te. – mi disse, quasi rimproverandomi.
Io iniziai ad essere parecchio confusa.– Scusa, eri così felice di questa cosa fino a ieri... e ora mi dici che è pericolosa? Lo sai che per me il tuo giudizio è fondamentale, e sei fai così mi metti in confusione più di quanto non lo sia già di mio! – esclamai, battendo le mani sul volante.
– Lo sto dicendo per te! Ti conosco come le mie tasche, e so che a lungo andare questa cosa ti porterà all'esasperazione! – disse lei, alzando la voce.
Spettro abbaiò, come se le nostre urla gli stessero dando fastidio.– Mi stai dicendo che devo lasciarlo? – le chiesi, passandomi una mano tra i capelli. Non capivo perché Marta avesse cambiato opinione tutto d'un tratto.
– No, assolutamente no. Ma ho paura per te, come tu l'avevi per me quando stavo con Tommaso. – disse lei, cercando di andarci più cauta.
– Tommaso si è rivelato un pazzo maniaco e violento. – sbottai, facendomi scappare delle parole di troppo.
Lei abbassò lo sguardo, ed io mi schiaffeggiai mentalmente.– Scusa. – mormorai, riportando lo sguardo sulla strada.
– Non importa. Avevi ragione su Tommaso, perché le tue sensazioni erano giuste. Quindi permettimi di aver ragione su Marco, visto che lui lo conosco sul serio, e non mi baso sulle mie sensazioni. Marco è... particolare. Adesso ti sembrerà divertente stare con lui, e forse è proprio il rapporto strano che vi lega a far diventare tutto più intrigante, ma a lungo andare... - disse, non concludendo la frase.
Io cercai di calmarmi, e di farle capire il mio punto di vista.
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Ad maiora
RomanceSequel di "Odi et amo" "Verso cose più grandi." "Mi misi le mani sulla pancia, a furia di ridere mi mancava il respiro. Marco si sfregò il viso con le mani, scuotendo la testa e guardandomi divertito. - Come cavolo è successo? - chiesi, riferendomi...