"When it all falls,
When it all falls down,
We'll be two souls in a ghost town" -Ghosttown, MadonnaCAPITOLO 3
La settimana seguente iniziò in un modo fin troppo insolito, decisamente fuori dalla monotonia di ogni Lunedì. Ashley, quella mattina non si fece sentire, mi alzai da sola, feci colazione in pace e prima di andarsene non fece alcuna delle sue solite raccomandazioni idiote. La cosa continuò a scuola, sin dall' entrata. Tessa mi salutò con dei baci sulla guancia, cosa che non faceva mai poiché lo reputava un gesto troppo formale e di vanità, Vanessa non fece nessun commento sarcastico né tanto meno rispose ad alcuna provocazione fatta da altri studenti.
Sembravo essere entrata in un'altra dimensione, anche Logan quella mattina non era sé stesso, triste e cupo, più pallido del solito e con lo sguardo fisso su dei punti indefiniti e senza senso. Persino in quel momento di ricreazione se ne stava in piedi, le mani nelle tasche dei Jeans chiari scoloriti, il vento che gli scompigliava i capelli e gli scostava la camicia nera, cosa che generalmente lo irritava "perché gli rovinava la piega", ma rimaneva comunque fermo ed impassibile, come una mummia, senza espressione.
«Hai deciso di diventare un ragazzo tumblr?» chiesi ridendo tirandogli un piccolo pugno sul petto. Sollevò di poco lo sguardo, mostrandomi gli occhi azzurri per pochi istanti prima di tornare a contemplare il pavimento mormorando un grottesco «mh»
«Hai intenzione di iniziare a dire cose come 'ho il mare dentro' o roba del genere? Perché nel caso posso far finta di ascoltare.» ridacchiai sperando in una qualche reazione, che puntualmente non arrivò. «Scusa devo andare.» mi lasciò sola sparendo tra le mura della scuola. Sconsolata appoggiai il viso sul palmo della mano osservando attentamente la lavagna, fingendo di seguire la lezione. Le parole rimbombavano nella mia mente senza entrarci, troppo assorta e deconcentrata per pensare a quello che le persone volevano insegnarmi. Lentamente, cullata da quel mormorio di sottofondo mi addormentai finendo con la testa affondata tra le braccia.
Il bosco era così immenso; l'erba alta e mal tagliata mi sfiorava le caviglie coperte dalla stoffa dei jeans neri. Avevo caldo, tanto caldo, sembravano esserci cinquanta gradi ma il sole era andato via da molto lasciando spazio ad un cielo talmente scuro da parere nero, ornato solo dalla luce di poche stelle e qualche lampione vecchio messo tra gli alberi.
Anch'essi non mi erano mai sembrati spaventosi, ma in quel momento, quando le ombre si incrociavano creando figure orrende sentii un brivido attraversarmi la schiena. Il rosso sui ciuffi verdi non aiutava a rendere meno suggestivo quel posto. Ero sorpresa, il sangue mi rendeva nervosa, più volte ero quasi svenuta guardandolo, ma non stava facendo alcun effetto, vedevo quelle gocce ma per me era come se fossi abituata.
Notai poco dopo di stringere qualcosa tra le mani, una pistola in vernice nera, il mio dito ancora sul grilletto, il corpo di una persona indistinta giaceva per terra, gli occhi chiusi ed il respiro assente. Anche le mie mani erano ricoperte di rosso, scivolava lentamente fino a raggiungere il suolo. Mi venne subito in mente il disegno di Justin , quello della ragazza. Avevo paura, quella notte stavo tremando, probabilmente invasa anche dai sensi di colpa.
Ma c'era una presenza, costantemente accanto a me; anche lui sembrava avere paura ma non lasciava mai il mio fianco. Gli presi la mano osservando quella città che avevamo fatto diventare fantasma, i corpi senza vita, i fuochi tutto intorno a noi, due sole anime che insieme splendevano più di tutto il casino che avevamo creato.
Mi girai verso di lui, i suoi occhi così intensi brillavano accanto al fuoco mentre ci sostenevamo a vicenda. Sembravamo il re e la regina di quel luogo distrutto, e mi sarebbe piaciuto. «Hai paura?» domandò premurosamente accarezzandomi il dorso della mano. «Sì.» mormorai rapita da quello spettacolo, così inquietante ma stupendo. «Fai bene ad averne. Puoi ancora scappare, finché sei in tempo.»
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All Dangerous || Justin Bieber [in revisione]
Fanfiction"Per ogni persona c'è sempre qualcuno destinato a rendere migliore la propria vita, o peggiore, dipende dai casi. In altri, un po' più rari ma meno di quanto si pensi, ciò che la migliora l'ha portata prima a peggiorare. Justin sapeva di pericolo, d...