Capitolo 8

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"I'm like a soldier coming home for the first time
I dodged a bullet and I walked across a landmine
Oh, I'm still alive." - Still Breathing, Green Day

CAPITOLO 8

Dei rumorosi tocchi alla porta mi svegliarono di soprassalto. Erano appena scoccate le tre del mattino, le gocce di pioggia scivolavano veloci lungo il vetro della mia finestra, illuminata da un lampione a bordo strada. Chiusi il felpone grigio leggermente spaventata, Jason era rientrato da una festa si e no un paio d'ore prima, più o meno quando Ashley aveva lasciato la mia stanza dopo una serata tra amiche passata a spettegolare e guardare un film demenziale con protagonista un gran divo di Hollywood, una ciotola di popcorn e due tazze di tè tra le mani.

Entrai silenziosamente nella camera di mio fratello prendendo la sua mazza da baseball della squadra scolastica. Ci aveva giocato per qualcosa come due anni, poi aveva mollato perché il capitano si era fatto la sua ex ragazza. La tenni saldamente tra le dita avvicinandomi all'entrata, fuori c'era il diluvio, con tanto di lampi e tuoni, il problema era che la maggior parte dei film horror iniziavano in questo modo, peccato che non finissero mai troppo bene. Lentamente con il cuore in gola feci scattare l'assicura della serratura aprendo di poco, giusto da avere uno spiraglio per vedere fuori.

La prima cosa che catturò il mio sguardo furono due labbra carnose, poi vidi i suoi occhi vispi, leggermente stanchi, i suoi capelli per la prima volta non erano raccolti in un ciuffo ma ricadevano sulla fronte, completamente fradici. La mascella era serrata, qualche piccolo livido e taglio coprivano la sua pelle. La t-shirt bianca e aderente era macchiata di sangue, ma non ero certa che fosse il suo. Gli presi la mano trascinandolo all'interno, chiudendogli la porta alle spalle ed attaccandomi subito alle sue labbra sperando di non fargli male. I leggeri sbuffi che emetteva mi arrivavano dritti in faccia, facendomi capire che le ferite dovevano quantomeno dargli fastidio.

«Vieni.» mormorai il più dolcemente possibile portandolo con me nel bagno. L'ovatta bianca di cotone venne presto macchiata dal disinfettante, lo passai delicatamente sui tagli e sui lividi, ammirando i suoi zigomi pronunciati e arrossati. Era una visione paradisiaca anche con il cappuccio nero a coprirgli buona parte dei capelli. Gli tirai su la maglia con un po' di imbarazzo, non tanto per il suo corpo quanto per il gesto. Non ero ancora abituata ad averlo per me, non credo lo avrei mai fatto. «Saresti un infermiera davvero sexy» mormorò infilando le mani sotto la stoffa sottile della mia maglietta nera, sfiorandomi i fianchi e lasciando mille brividi sulla mia pelle.

«Cos'è successo?» chiesi autoritaria, riponendo il disinfettante nell' armadietto. «Niente.» «Certamente, infatti tutti hanno dei lividi in faccia. Suppongo tu abbia fatto a botte, sbaglio?» lui ridacchiò passandosi una mano tra i capelli e tirando all' indietro il ciuffo lungo. «Non sbagli. Vuoi i dettagli o ti basta sapere che sto bene?» scossi la testa esasperata, mi offendeva il fatto che lui non si fidasse abbastanza di me da parlarmi, non ero stupida, lo vedevo che c'era qualcosa sotto. «Buonanotte Justin.» sospirai cercando di andare in camera, ovviamente fermata dalla sua mano forte stretta attorno al mio polso. «Dormo con te vero?»

«Ti rendi conto che ti stai auto-invitando a casa mia?» sbottai accendendo l'abajour vicina alla scrivania, creava una luce soffusa e rilassante. «Mi stai cacciando?» aprii le ante del mio fidato armadio estraendo una delle magliette e dei pantaloni da calcio che avevo gentilmente rubato a mio fratello per stare comoda in casa. «Prendi e non fiatare.» glieli lanciai, e nonostante la freddezza del gesto lo vidi nascondere un sorrisetto malizioso che prontamente ignorai infilandomi sotto le coperte calde. Pochi minuti dopo, passati a fissare il muro, sentii il materasso abbassarsi e il suo braccio attorno al mio fianco. Sentivo il suo respiro contro il collo, mi scostava i capelli e metteva brividi. La sua sola presenza per me era un arma letale.

All Dangerous || Justin Bieber [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora