Capitolo 7

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"Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world
And the seven seas,
Everybody's looking for something." - Sweet Dreams, Eurythmics

CAPITOLO 7

"Sparatoia sulla 5th Avenue ad Orlando, si cercano ancora i colpevoli, cinque ragazzi di cui due ragazze, non oltre i venticinque anni."

"Traffico illegale di stupefacenti, sorpresi due ragazzi a scambiarsi merce illecita nei pressi di Miami nord."

"Incendio doloso a Naples, al momento nessun sospettato, ma si stanno effettuando accertamenti."

" Alcuni sospetti sono stati avvistati a West Palm beach, si presume siano collegati con tutti i crimini commessi recentemente."

"Alibi di ferro per John White. 'Ero in California con la mia ragazza, sono innocente"

***

«Diamine. Che ti salta in mente? Sei completamente impazzita?»urlò Justin nonappena scavalcai il conicione della sua finestra. Ammetto che presentarmi sotto casa sua. I capelli raccolti, completamente vestita di nero con delle pietre ed un megafono non fosse stata esattamente la migliore delle mie idee, ma comunque volevo fargli provare le bellezze notturne del nostro paese e di certo la festa di Ashton Smith era il miglior metodo per mostrargliele.

Mi porse la mano ed entrai nella sua camera, era molto diversa da come me la aspettavo, alleggiava un forte odore di colonia, per nulla sgradevole, le pareti dipinte di uno scurissimo blu notte che si confondeva con il cielo esterno ed alcuni poster di band punk metal attaccati sull' armadio a specchio e sul muro. Accanto al letto, sulle piastrelle giacevano sparsi alcuni calzinie dei jeans strappati, gli stessi che aveva ieri. Indossava una maglietta bianca di qualche taglia in più, dei pantaloni da calcio leggermente sgualciti ma che mettevano in mostra l'elastico dei boxer.

Come potesse essere stupendo anche in pigiama nessuno lo sapeva. «Ho intenzione di portarti ad una festa... l'ha organizzata un amico di mio fratello, posso assicurarti che ci sarà da divertirsi. » lo vidi titubante per circa due secondi, poi afferrò una maglietta nera dall' armadio sorridendo maliziosamente.

«Vuoi assistere?» domandò con un sopracciglioa sollevato mentre io alzai solo gli occhi al cielo uscendo dalla camera. Qualche minuto dopo mi raggiunse, il pigiama sostituito da dei jeans attillati, un t shirt e una giacca di pelle, probabilmente firmata. «Allora?Andiamo?» La stanza era gremita di gente, ci saranno state come minimo cinquecento persone, di cui nemmeno la metà sembravano essere sobrie.

« pensavo non ti piacessero queste cose.» urlò guardandosi intorno, nascondendo un minuscolo sorriso, sembrava essere abbastanza a suo agio in quella situazione. «Non proprio, a volte è bello. Ora però lasciati andare.» gli afferrai saldamente la mano tirandolo verso di me, chiudendo gli occhi quando i nostri petti si scontrarono, nel mentre le sue mani finirono sul miei fianchi, i visi a pochi centimetri, il suo respiro sulle labbra, il suo classico profumo da uomo che risaltava sull'odore leggermente sgradevole della stanza.

«Tira fuori te stesso, perditi nella musica, bruciamo come le luci neon, possiamo andare avanti fino a notte fonda, se lo vorrai.» sentii i suoi muscoli rilassarsi, scesi a sfiorare i muscoli tesi del suo addome da sopra alla maglietta, le sue labbra carnose si posaroo nell'incavo del mio collo, un piccolo sfregamento che bastò ad accendere la scintilla in tutto il mio corpo, avevo una necessità quasi impudica di lui, lo necessitavo con ogni fibra o particella.

Così quando prendemmo a baciarci con ferocia, in mezzo a tutte quelle persone per le quali sembravamo non esistere, non mi tiarai indietro, lasciai che esplorasse tutto di me, con le labbra, le mani il respiro.. esattamente come quello che successe dopo, nella penombra notturna della mia casa, deserta alle tre del mattino mentre i nostri sospiri la riempivano interamente.

All Dangerous || Justin Bieber [in revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora