Capitolo 15

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"Mila! Vuoi divertirti o vuoi stare tutta la serata seduta su quella sedia a fulminare con lo sguardo chiunque si avvicini a Lauren?" Gridò Dinah al suo orecchio per sovrastare la musica alta.

"Vuoi stare zitta! E poi non sto guardando nessuno!" Si imbronció la cubana, continuando a guardare nella direzione della corvina.

Non voleva farlo, non era da lei, ma si sentiva ancora in colpa per tutto quello che era successo nei giorni precedenti e inspiegabilmente le dava fastidio non essere più la priorità della corvina.

I primi giorni, nonostante il suo comportamento da perfetta cogliona, si era accorta che Lauren aveva sempre un occhio di riguardo nei suoi confronti, bastava vedere come si rivolgeva agli altri e come cambiava tono quando parlava con lei, non sempre ovviamente, oppure quando non perdeva tempo per farle battutine palesemente a doppio senso, insomma lei sentiva di essere un minimo più vicina alla corvina.

Ora invece si sentiva completamente esclusa da tutto, Lauren le parlava solo per cose riguardanti la scuola, altrimenti passava il tempo ad ignorarla e questo le dava fastidio, molto fastidio.

Non pretendeva di essere chissà chi nella sua vita, ma neanche di essere subito buttata via per aver detto qualcosa in piena rabbia. Non lo meritava. Non lei che stava sveglia fino alle due per farle i compiti o che subiva le sue sfuriate senza dire niente.

"Io davvero non ti capisco" ammise sospirando la polinesiana, sedendosi al suo fianco "Se non ti piace non dovrebbe darti fastidio che lei stia vicino a qualcun altro"

"Ma infatti non mi da fastidio, solo che ha bevuto troppo e non voglio che le succeda qualcosa" blateró la prima scusa che le venne in mente, non riuscendo a spiegarsi neanche lei perché lo stesse facendo.

"Certo! E io dovrei credere a questa grande cazzata?" Sbuffò sonoramente, non sapendo come fare per aiutarla.

Erano migliore amiche da una vita e non aveva mai visto tanto interesse da parte sua per qualcuno, solo che conosceva bene anche le sue paure, anche se ora non potevano continuare più così, altrimenti ne sarebbe uscita distrutta.

Non conosceva bene Lauren, ma sapeva, da quello che aveva sentito tra i corridoi della scuola, che non si faceva molti scrupoli a ferire  o illudere le persone, però doveva ammettere che aveva visto fin da subito qualcosa di diverso in lei quando si rivolgeva alla cubana e anche Normani la pensava allo stesso modo.

"Puoi anche non crederci, io sto dicendo la verità però" incrociò le braccia al petto, come a volersi proteggere da giudizio degli altri con quel semplice gesto.

Dinah lo capì, c'era un motivo se erano migliori amiche. Le rivolse un sorriso rassicurante, allungando la mano sul suo braccio e iniziando ad accarezzarlo.

"Sai che non ti giudicherei mai"

Detto questo si alzò, sapendo di doverla lasciare da sola per un po', in modo da darle il giusto tempo per riflettere.

Ma Camila era troppo occupata a tenere d'occhio una biondina che ballava troppo vicina alla corvina per riflettere su quello che le stava succedendo.

Intanto Lauren era perfettamente consapevole di avere gli occhi puntati su di lei da quando avevano varcato la porta del locale. Conosceva anche la proprietaria di quell'insistente sguardo, l'unica cosa che non capiva era il motivo.

Ma questo non la fermò dal divertirsi come al solito. Aveva già bevuto abbastanza da essere brilla e ora una bellissima ragazza le stava ballando intorno da un po', strusciandosi addosso, chiaro segnale di volere di più. E Lauren glielo avrebbe dato, ma a tempo debito.

Aveva deciso di uscire quella sera proprio per questo motivo, bere e divertirsi per dimenticare, cosa? Ora non lo ricordava più neanche lei.

Aveva già avvisato Shawn e Normani di tenerla d'occhio perché non aveva intenzione di tornare a casa lucida, così appena arrivati si era immediatamente avvicinata al bancone, doveva pur prepararsi per bene prima di buttarsi in pista.

"Non trovi stia diventando noiosa questa serata?" Le chiese la biondina, avvicinandosi al suo orecchio.

"Cosa proponi?" La guardò con occhi maliziosi, provocandola di proposito.

Portò una mano dietro la sua schiena per avvicinarla maggiormente, mentre con l'altra le sistemò i capelli dietro le orecchie.

"Tu cosa dici?" Ammiccó l'altra, posando le labbra sulle sue, cogliendola di sorpresa.

Lauren rimase stupita da quel gesto così impulsivo, di solito era lei a decidere quando approfondire le cose, ma quella volta fu diverso e per una singola volta se lo concesse.

Ricambiò il bacio, portando la mano da dietro la schiena a dietro il collo, in modo da tenerla ferma e prendere lei il controllo del bacio.

E mentre le sue labbra continuavano a muoversi senza coordinazione, a causa dell'alcol, se quelle della ragazza, poco più lontano Camila osservava tutto, stringendo forte il bicchiere di tequila, prima di buttarlo giù in un sorso, sentendosi tradita.

Ancora una volta non conosceva la risposta, non sapeva perché si sentisse così, eppure sapeva perfettamente che vita conducesse la corvina, ma un conto era sentirlo, un altro vederlo di persona.

Ma a lei cose le importava? Lauren poteva fare tutto quello che voleva, era lei quella che si sentiva in quel modo senza sapere il motivo.

Quella notte una si sarebbe divertita senza pensare a nulla, con la mente completamente vuota, l'altra non avrebbe dormito, torturando la sua mente con milioni di domande a cui continuava a non trovare risposta.

Scusate per il capitolo corto, ma è solo di passaggio, dal prossimo le cose inizieranno a cambiare.
Sono consapevole che le cose sono ancora molto confuse, ma vi prometto che presto avrete tutte le risposte.
Spero vi sia piaciuto lo stesso.
Un bacio 🌹

My Honey (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora