Capitolo 37

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Camila rimase immobile, mentre guardava la figura della corvina sempre più lontana.

Non riusciva a credere che Lauren provasse qualcosa per lei. Poi però le vennero in mente le parole che le disse quella sera in hotel, prima di andare a letto insieme, di tutte le volte che le aveva aveva fatto capire di tenerci a lei. E allora capì.

Le corse dietro, accorgendosi però che stava per salire in auto, aumentò velocità, arrivando giusto in tempo.

"Lauren" alzò una mano, mentre con l'altra bloccò la portiera che stava per essere chiusa.

La corvina si voltò di scatto, ancora con sguardo ferito "Che vuoi?" Chiese duramente.

Camila si piegò sulle ginocchia per riprendere fiato, facendole segno di aspettare. Intanto Lauren uscì dall'auto, appoggiandosi con la schiena contro la portiera e incrociando le braccia al petto, fingendo di essere annoiata, ma in realtà era curiosa di sapere cosa avesse da dirle, magari voleva semplicemente chiudere lì la loro amicizia.

"Perché non me lo hai detto prima?" Le chiese, rimettendosi in posizione eretta per guardarla negli occhi.

"Dopo tutte le volte che mi hai detto di essere etero mi sono fatta un'idea, non credi?" Rispose con un sorrisetto malinconico.

"Ma allora è vero che sei cogliona, eh?" Camila invece sorrise, avvicinandosi alla corvina, poggiando entrambe le mani sulle sue spalle. Diede una rapida occhiata in giro, per accertarsi che non ci fosse nessuno, azione che non passò inosservata alla corvina che perderà troppo occupata a pensare a quello che sarebbe successo, poi si allungò per posare le labbra sulle sue in un casto bacio a stampo "Pensi che sia ancora etero dopotutto quello che abbiamo avuto?"

"Che significa?" Chiese confusa la corvina, iniziando a sentire il cuore battere velocemente, piantando lo sguardo in quello della cubana.

"Secondo te?" Le chiese a sua volta con un sorriso "Che anch'io provo qualcosa per te, cogliona"

Fu Lauren a rimanere a bocca aperta stavolta, ma fu subito coperta dalle labbra della cubana, che approfondì il bacio, portando le braccia intorno al collo per tenerla vicina.

Appena si riscosse e capì che stesse accadendo per davvero, anche la corvina portò le braccia sui fianchi per avvicinarla ancora di più.

Inutile dire come si stessero sentendo entrambe. Tutte le sensazioni che stessero provando, il cuore che batteva a mille, la voglia di non staccarsi mai più, ma con la consapevolezza di poterlo poi rifare ogni volta.

"Non pensavo che tu" non completò la frase, non sapendo come dirlo, stava ancora metabolizzando il tutto.

"La stessa cosa anch'io, non avrei mai pensato che tu potessi provare qualcosa, soprattutto per me" confidò Camila, sorridendole dolcemente.

Anche Lauren sorrise a sua volta, avvicinando di nuovo il viso a quello della cubana per baciarla, ma questa si scostò, allontanandosi da lei, facendole aggrottare la fronte.

Seguì la traiettoria del suo sguardo, vedendo una coppia entrare nell'auto di fronte, così capì.

"Scusa" si affrettò a dire Camila, notando lo sguardo triste della corvina, ma appena portò una mano sul suo braccio per lasciarle una carezza, fu lei questa volta a scostarsi "Lauren"

"Ti vergogni?" Le chiese semplicemente, avendo capito subito il suo problema.

"No, io... è che" non terminó la frase non sapendo cosa dire, così cercò semplicemente di cambiare discorso "Ti ho appena detto che ricambio i tuoi sentimenti, dobbiamo per forza parlarne ora?"

My Honey (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora