Capitolo 33

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Camila quel giorno era particolarmente felice, non sarebbe stata in grado di spiegare il perché dato che non lo sapeva nemmeno lei, ma si era svegliata con un'energia positiva e pensava che niente avrebbe potuto buttarla giù.

Quanto si sbagliava...

Era seduta sulla panchina nel cortile della scuola a chiacchierare con le sue migliori amiche, aspettando che arrivasse Lauren con i suoi amici, che al momento erano in presidenza visto che il preside aveva convocato un'assemblea per tutti i Masters.

"Fra una settimana è Natale" sbatté le mani entusiasta Ally, quella che amava di più la festività rispetto alle altre due che aspettavano quel momento solo per avere qualche giorno di riposo dalla scuola.

"Finalmente! Così potrò dormire fino a tardi" disse con sguardo sognante Dinah, facendo roteare gli occhi alla bionda seduta al suo fianco.

"Il Natale è molto più che una dormita fino all'una del pomeriggio" ribatté, scuotendo la testa rassegnata.

"Dobbiamo ancora decidere cosa fare" arricció il naso pensierosa la cubana.

Era da due anni che passavano i cinque giorni successivi al Natale sempre insieme e anche quest'anno sarebbe stato lo stesso, ma ancora non avevano avuto modo di parlarne, troppo occupate a seguire i loro Masters.

"A casa mia non si può, quest'anno ci saranno i miei" annunciò la polinesiana, ottenendo la stessa risposta anche da Ally.

"Di cosa parlate?" Furono interrotte da una voce maschile, che si sedette al fianco della sua Honey.

"Delle vacanze di Natale" rispose Ally, sorridendo al ragazzo.

"Perché non venite con noi?" Chiese di punto in bianco Normani, lasciando tutti spiazzati.

Lo sguardo di Lauren scattò nella direzione dell'amica, chiedendole tacitamente cosa avesse in mente. Lei era l'unica a sapere tutto riguardo quello che provava la corvina, quindi sapeva anche che sarebbe stata una pessima idea far venire Camila, considerato che Lucy non sarebbe potuta andare perché doveva partire con i suoi.

Ma poi guardò in direzione della cubana, e si accorse che forse non sarebbe stato male passare un paio di giorni con lei, magari così avrebbe capito meglio che quello che provava era solo una cosa passeggera o forse se ne sarebbe innamorata di più, però quello che voleva più di tutto era far passare anche a lei delle belle vacanze di Natale.

"E dove andate?" Chiese interessata Dinah, mentre Camila stava pregando con lo sguardo le amiche di togliersi quell'idea assurda dalla testa, non aveva intenzione di passare dei giorni con la corvina e la sua nuova fidanzata.

"New York" rispose emozionata "Dopo averli stressati per anni, finalmente hanno ceduto" raccontò poi, facendo roteare gli occhi alla corvina e ridere tutti gli altri.

"Rimango dell'idea che Paradise sia molto meglio" ribatté Lauren, decidendo di sedersi al fianco della cubana.

"Ci siamo già andati" dichiarò solenne la bruna, incrociando le braccia al petto.

"Avevamo quattordici anni!" Le ricordò Shawn, facendola sbuffare.

"E quindi? Sentite, si va a New York! Fine della discussione" li guardò minacciosa, rilassandosi solo quando li vide arrendersi all'idea di fare come diceva lei. "Quindi ci state?" Chiese poi, rivolgendosi alle tre ragazze che avevano assistito al battibecco trattenendo una risata.

"Io ci sto!" Esclamò subito Dinah, sentendo anche Ally dare risposta affermativa, l'unica che non aveva ancora spiaccicato parola era la cubana, che se ne stava a testa bassa.

"Beh, io non credo possa venire, tornano i miei nonni" annunciò, torturando le mani e tenendo lo sguardo basso, per non farsi vedere dalle altre e farle capire che aveva detto una bugia, anche se già lo avevano capito ovviamente.

"Davvero?" Chiese infatti la polinesiana, guardandola di sottecchi  e guadagnandosi uno sguardo sinistro.

"Mi farebbe davvero piacere che tu venissi" affermò Lauren, poggiando una mano sulla sua coscia.

Camila non poté non sorridere, sentendo la coscia andare a fuoco nel punto in cui era a contatto con il palmo della mano della corvina, ma non voleva passare dei giorni a stretto contatto con lei e Lucy, sarebbe stato imbarazzante e doloroso.

Neanche il tempo di nominarla che sentì una voce alla loro spalle chiedere "Cosa fate?"

"Nulla! Stavamo chiedendo alle ragazze se volevano venire con noi per le vacanze di Natale" rispose tranquillamente Lauren, lasciandole un bacio a fior di labbra e togliendo la mano dalla coscia di Camila per permettere alla sua ragazza di sedersi sulle sue gambe.

La cubana abbassò di nuovo la testa, sentendo qualcosa dentro di lei rompersi. Una cosa era immaginarlo, un'altra vederlo.

"In realtà io non vado" fece presente, infatti, la più piccola, facendo voltare tutti verso di lei.

"Come mai? A Lauren farebbe davvero piacere, sai? E poi così sto tranquilla che me la controlli visto che io non posso andare" affermò sorridendole Lucy.

Ora Camila si sentiva un po' in colpa, provava odio verso una ragazza che in realtà era fin troppo gentile, ma non poté negare che una parte di lei era contenta di sapere che lei non sarebbe andata.

"Chiedo e vi faccio sapere" concluse infine la cubana, molto più rilassata rispetto a prima.

"Perfetto è deciso! Prenoto i biglietti per tutti" affermò entusiasta Normani, con un sorriso a trentadue denti.

"Meglio che andiamo in classe, prima che le viene qualcosa per la troppa emozione" sospirò Shawn, con solo l'intento di infastidirla, ma si beccò uno schiaffo dietro il capo, facendo scuotere la testa esasperata a Lauren, non sarebbero mai cambiati quei due.

Dopodiché si alzarono tutti e dopo essersi salutati si camminarono ognuno nelle rispettive aule.

Lauren si premuró di accompagnare Lucy alla sua, dandole un bacio per salutarla, mentre Camila stette ad aspettare a testa bassa, proprio non ce la faceva a vederle insieme, ma ormai avrebbe dovuto accettarlo.

Una volta rimaste sole si avviarono verso la loro, camminando lungo il corridoio ormai vuoto in silenzio, finché la corvina non si decise a parlare.

"Comunque vorrei davvero che tu venissi, ci divertiremo tantissimo e poi scommetto che New York ti piacerà, a Natale e ancora più favoloso" dichiarò, sorridendo verso la più piccola.

"Chiedo e vi farò sapere" disse, di nuovo, la cubana, sorridendo anche lei.

"Ci conto! Anche perché Mani starà già prenotando il biglietto anche per te" la informò, immaginando la sua migliore amica passare l'intera ora a cercare su internet i migliori voli.

"Immagino" rise Camila, avendo constatato poco prima quanto fosse eccitata per queste vacanze.

"Saranno delle vacanze indimenticabili!" Esclamò con un occhiolino Lauren, entrando in classe seguita dalla più piccola.

E non si sbagliava affatto.

Salve ragazze! Come va? Mi scuso per l'enorme ritardo e per lo schifo di questo capitolo, non doveva venire così, ma vi prometto che nel prossimo ne succederanno delle belle. Detto questo volevo anche avvisarvi che non so quando uscirà, perché oltre al periodo un po' così che sto passando, da domani inizia una settimana piena di interrogazioni, quindi non avrei tempo per scriverlo.
Mi scuso ancora per il capitolo scadente.
Un bacio🌹

My Honey (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora