Capitolo 31

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Le tre ragazze erano andate al centro commerciale quel giorno. Erano state invitate ad una festa e Dinah aveva bisogno di un nuovo vestito, sostenendo che non poteva indossare sempre i soliti abiti.

Erano dentro al terzo negozio di vestiti. Ally e Camila se ne stavano sedute sui pouf ad aspettare che Dinah uscisse dal camerino cambiata, dopo aver provato diversi vestiti, con tanto di sfilata per mostrarli alle sue amiche, e averne scelto due.

"Questo o quello?" chiese Dinah una volta uscita, mostrando prima uno e poi l'altro vestito che aveva in mano per farsi dire quale dei due le stava meglio.

"Quello" rispose Camila indicando il vestito blu scuro, trovandosi d'accordo con Ally.

"Perfetto!" Esclamò felice, posando l'altro, prima di rivolgere uno sguardo eloquente che non abbisognava di parole.

"Oh no no no, io non ci vengo alla festa" annunciò Camila, capendo subito cosa avesse in mente, alzando le mani per enfatizzare la sua decisione.

"Oh si invece! E ora ti conviene alzare quel tuo culo cubano dal pouf e iniziare a cercare un vestito" le puntò il dito contro, lanciando uno sguardo ad Ally, sperando in un suo aiuto.

"Dinah ha ragione, non puoi fare la suora a casa" l'aiuto infatti, mettendosi in piedi e afferrando i polsi della cubana, tentando di alzarla.

"E se lo dice Ally, devi farlo" concluse la polinesiana, aiutando la bionda a tirare su la loro amica che si era aggrappata ai bordi del pouf per non farsi alzare. Il tutto sotto lo sguardo perplesso della commessa.

"Dai Mila! Ci stanno guardando tutti. Alzati!" Disse a denti stretti Ally, mentre continuava a tirarla per le braccia.

"Se mi promettete che mi farete restare a casa" cercò un compromesso la cubana, ottenendolo.

"Va bene" lasciò la presa la polineasiana, facendo segno anche ad Ally di smetterla, dandole l'impressione di averci rinunciato.

Camila vedendo che l'avevano lasciata andare, si alzò, felice di aver ottenuto quello che voleva velocemente, ma non aveva messo in conto che se si metteva una cosa in testa Dinah, era difficile dissuaderla.

Infatti appena vide che l'amica si fosse alzata, le afferrò le mani, trascinandola nel camerino e chiudendola all'interno, ordinando ad Ally di trovare qualche vestito.

"Dinah Jane Hansen!" La chiamò minacciosa Camila, cercando di non urlare troppo, sbattendo la mano contro la porta del camerino "Fammi uscire immediatamente da qui. È sequestro di persona questo"

"Sta zitta e provati questi se vuoi uscire da lì" affermò la polineasiana, prendendo i vestiti dalle mani di Ally e passandoglieli da sotto la porta.

"Sono molto puliti adesso" commentò da dietro la porta la cubana, con una faccia disgustata.

"Sono tutte conseguenze delle tue scelte" ribatté Dinah "Se non avessi fatto storie, non avrei dovuto passateli da lì"

"La commessa mi ha guardato male" la informò Ally "Vedi di muoverti prima che ci caccino"

"Voi due non siete normali" dichiarò Camila sbuffando e rassegnandosi all'idea di provarsi uno dei vestiti.

Li guardò tutti e alla fine decise di provarsi quello color lavanda a tubino stretto con uno scollo a cuore e senza bratelle, che arrivava fino alle ginocchia.

Una volta indossato si guardò allo specchio, vedendo come le lasciava perfettamente il corpo, mettendo in risalto le sue prosperose forme.

"Ho fatto!" Annunciò alle sue migliori amiche, aspettando che aprissero la porta.

My Honey (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora