Harry e Ron si lasciarono convincere da Hermione a riprendere Hogwarts per finire i MAGO, sebbene i due avessero piani decisamente diversi.
Il primo settembre del 1998 salirono sul treno, prendendo uno scompartimento solo per loro tre, come ogni anno. Ron stava ancora farfugliando qualcosa sul diventare Auror, non voleva studiare ancora e fare i MAGO, diceva che lo stress della scuola lo uccideva.
"Non fa bene alla pelle, neanche alla tua." insinuò contro Hermione.
"Ma se è dal sesto anno che mi dici che ho una bella pelle." rispose lei.
Harry si lasciò sfuggire un sorriso, pensando al dialogo che avevano avuto lui e Ron riguardo Ginny ed Hermione, solo due anni prima, quando iniziava a sentire qualcosa per la sorella del suo migliore amico.
Harry e Ginny si erano ufficialmente fidanzati, con ancora un po' di riluttanza da parte di Ron, il quale alla fine si era arreso alla cosa. Harry non sapeva se la amava, ma lei lo rendeva felice e c'era sempre stata per aiutarlo.
Il Grifondoro, ancora immerso nel suoi pensieri, poggiò la testa contro il finestrino, mentre i suoi migliori amici continuavano a bisticciare.
Osservava le persone che stavano ancora salendo sul treno: i ragazzi del primo anno terrorizzati, madri che facevano raccomandazioni e coppie che si ritrovavano dopo mesi, quando scorse una testa biondo platino che discuteva con Pansy Parkinson.
Draco aveva incontrato la sua migliore amica e ne approfittò per lamentarsi con lei di un ragazzino del primo anno, che lo aveva fissato terrorizzato poco prima, come se Malfoy non avesse gli occhi per accorgersene.
Sapeva che tutti, Potter compreso, avevano ancora dei pregiudizi nei suoi confronti a causa del suo passato da mangiamorte, ma lo aveva infastidito come quel ragazzino gli avesse mancato così tanto di rispetto.
Si affiancò a loro Blaise, che diede una pacca amichevole sulla spalla dell'amico. Ginny si presentò nel loro scompartimento ed Harry distolse lo sguardo. Il ragazzo si mise più composto per farle spazio accanto a lui e la Grifondoro si sedette dandogli un bacio sulla guancia, mentre Ron faceva una smorfia, guadagnandosi un'occhiataccia da Hermione.
Mentre la rossa si lamentava di come Dean talvolta ci provasse ancora con lei, il treno partì.
Dopo lo smistamento, finalmente, ci fu il banchetto di benvenuto, dove gli elfi avevano fatto un ottimo lavoro come sempre.
Harry finalmente si guardò attorno. Gli studenti del settimo anno erano nettamente diminuiti, probabilmente alcuni erano morti; quel pensiero diede la nausea al ragazzo, ma la sua attenzione si concentrò su una testa bionda, dall'altra parte della scuola.
Allora è davvero tornato pensò con un tuffo al cuore. Non si era aspettato di rivedere Draco Malfoy ad Hogwarts, pensava che dopo tutto quello che era successo gli anni precedenti avrebbe lasciato gli studi come molti studenti, ormai terrorizzati dell'idea di tornare.
L'aveva visto in stazione, ma aveva immaginato che fosse lì per i suoi migliori amici.
Lo osservò, i capelli biondo platino sempre perfetti, la pelle pallida, la divisa Serpeverde nuova, gli occhi argento puntati sul piatto, dove il cibo era ancora intatto.
Ricordava come due anni prima fosse dimagrito e più pallido del solito, ma allora aveva una missione che lo stressava molto, adesso non si spiegava cosa potesse turbarlo. Forse Hogwarts gli riaffiorava quei ricordi terribili, allora perché tornare?
Harry si rese conto che Malfoy era zitto, nessuno stava parlando con lui, notò uno sguardo che Nott e un altro Serpeverde gli lanciarono ridendo, probabilmente lo stavano prendendo in giro; prima invece era molto popolare. Era sicuro che Pansy e Blaise fossero suoi amici, l'aveva visto a Kings Cross, invece gli altri?
Il Grifondoro si chiese se valesse davvero la pena essere suo amico, se fosse stato un Serpeverde sicuramente avrebbe tenuto le distanze da un ex-mangiamorte, ma Harry non era Serpeverde. In quel momento, Draco gli fece pena.
Ricordava il suo sguardo quella notte, la voce spezzata, le lacrime che minacciavano di uscire, la bacchetta puntata contro Silente che lentamente si stava abbassando.
Draco non voleva uccidere Silente, e anche se avesse voluto per salvare la sua famiglia, non ci sarebbe riuscito. Harry ringraziò mentalmente Piton e si chiese se valesse la pena di riprovare ad avvicinarsi a Malfoy. Non a pedinarlo, voleva solamente farci amicizia, instaurarci un dialogo senza che dovessero insultarsi. Harry non sapeva se fosse stato possibile, ma valeva la pena provarci. Non aveva nulla da perdere, infondo.
Lui aveva una ragazza, due migliori amici, era il salvatore del mondo; anche se avesse fallito nell'avvicinare Malfoy non sarebbe morto nessuno, poi credeva che se il biondo avesse accettato la sua amicizia, forse le persone lo avrebbero giudicato di meno.
Non seppe quanto rimase a guardarlo, perché il Serpeverde girò di scatto la testa, così Harry distolse lo sguardo imbarazzato e tornò a concentrarsi sulla conversazione intrapresa da Ginny ed Hermione.
Ma guarda un po', lo Sfregiato mi sta fissando pensò Draco, ridacchiando tra sé e sé. Sapeva della fissazione del Grifondoro nei suoi confronti al loro sesto anno, pensava che Malfoy fosse un mangiamorte, proprio come il padre. Aveva ragione, ma la differenza tra Lucius e Draco, è che il primo lo voleva, il secondo fu costretto.
Hogwarts era portatrice di ricordi belli, quanto brutti. Non riusciva a mangiare pensando a cosa fosse successo solo qualche mese prima, lì, in quella scuola.
Si odiava per tutto quello che era successo e che aveva fatto, evitava accuratamente il corridoio al settimo piano, lì ci aveva passato la maggior parte del suo sesto anno e parte del settimo, in quest'ultimo per avere un po' di tranquillità.
Pensò a Tiger, ucciso dal suo stesso fuoco. Era stato un idiota a morire così, ma infondo, forse, non se lo meritava.
Se Draco fosse entrato ancora una volta nella Stanza delle Necessità sarebbe stato per morirci, non ci voleva avere nulla a che fare.
Blaise gli diede una gomitata, risvegliandolo.
"Ehi, Draco, mangia, è stata una lunga giornata, vedrai che domani starai meglio."
"Blaise ha ragione, è normale che ti senta soffocato qui dentro." si aggiunse Pansy.
"Grazie ragazzi, ma sto bene, davvero." con questo concluse la conversazione, prendendo un pezzo di pane, spezzandolo un po' e mangiarne il giusto per non far preoccupare i suoi amici.
Poi insieme si alzarono, avviandosi nel loro dormitorio.
Draco di buttò sul letto, esausto.
Nel dormitorio, come in tutta la scuola, erano rimasti davvero pochi studenti del settimo, o meglio, ottavo anno. Pochi volevano ottenere i MAGO, questo fu una fortuna per i rimanenti, che ora avevano più spazio nei dormitori, infatti il biondo ora lo condivideva solamente con Blaise Zabini.
NOTA AUTRICE:
Ciao ragazzx!
Ecco il primo capitolo, spero vi piaccia!Non odiate Pansy o Blaise, non sono cattivi in questa fan fiction.
Peace and love!
||Ari||
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Ti amo ma... - Drarry
FanfictionCOMPLETA "Perché ci tieni tanto a passare del tempo con me? Nel senso, ci siamo odiati per tutti questi anni, come mai ti ostini solo ora ad avvicinarti a me?" Harry rimase sorpreso della domanda, si aspettava qualcosa di stupido, qualcosa con cui D...