29. Lezioni

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Le lezioni il mattino dopo iniziarono e purtroppo era lunedì, quindi avevano Difesa Contro le Arti Oscure insieme a Serpeverde.

Harry si torturava le mani, cos'avrebbero fatto?

La loro insegnante ormai aveva adottato le coppie fatte per la prima volta come fisse, se avessero fatto un lavoro a coppie sarebbe finito con Malfoy.

Se fosse successo aveva pensato di ricorrere a una Pasticca Vomitosa di George, sicuramente Ron ed Hermione se ne sarebbero accorti e gli avrebbero chiesto spiegazioni, cos'avrebbe potuto rispondere?

Non gli importava, voleva a tutti i costi evitare Malfoy, quindi se ne mise una in tasca, mentre si avviava verso l'aula.

Fortunatamente o sfortunatamente, questo Harry non riusciva a deciderlo, non ci fu bisogno di utilizzare la Pasticca, dato che Malfoy non si presentò a lezione.

Harry non prestò realmente attenzione alla sua insegnante, dato che non riusciva a distogliere i pensieri dal biondo. Si chiese perché non si fosse presentato a lezione, dove fosse, se stava bene, se fosse a causa del Grifondoro che si era rifiutato di venire.

Per un momento pensò di chiedere alla Parkinson od a Zabini, ma si rese conto che sarebbe stato improbabile che quei due gli rispondessero, d'altronde non sapeva nemmeno se Draco avesse raccontato tutto anche a loro.

Magari l'aveva fatto, magari no, non avrebbe mai potuto saperlo.

-

Draco era steso nel suo dormitorio, aspettando che la lezione di Difesa Contro le Arti Oscure finisse, per andare a Trasifurazione. Aveva finto di star male per non dover affrontare Potter.

Si vergognava terribilmente di sé stesso, per essere così codardo da non avere nemmeno il coraggio di rimanere nella stessa aula con Potter.

Se avessero dovuto lavorare insieme? Non voleva nemmeno pensarci.

Non era mai uscito durante quelle due settimane, si chiese se la scuola sapesse, sapesse di quello che era successo, magari Harry aveva trasformato la storia a suo favore, per deridere il Serpeverde, una cosa come:

"Dai Potter, raccontalo ancora!" esclamava Nott, che faceva il simpatico con i Grifondoro, ma in realtà non aveva mai smesso di odiarli.

Harry sghignazzava come tutta la compagnia di persone che si era creata attorno a lui, di qualsiasi Casa, con un Whisky Incendiario in mano.

"Ok, ok, allora, mi ero appena allenato a Quidditch, cioè anche se non faccio parte della squadra mi tengo in forma, ed arriva Malfoy nudo negli spogliatoi mentre mi faccio la doccia. Io lo guardo e gli chiedo che vuole e lui ha iniziato un poema nauseante dove dichiarava i suoi sentimenti per me. È gay! Ragazzi come abbiamo fatto a non accorgerci prima che un soggetto strano come Malfoy non sia gay, avanti guardatelo, con quel suo atteggiamento da femminuccia. Poi tipo io stavo per mettermi a ridere, non avete idea di quello che mi ha detto, Ti amo con tutto il mio cuore, vivo per te potrei vomitare, sono serio."

Tutti iniziarono a ridere, mentre Potter fingeva di vomitare dopo aver detto con voce stridula una sorta di dichiarazione.

Dopo che tutti si furono ripresi, continuò il suo racconto.

"Stavo per scansarlo, quando mi ha baciato! Ci credete allo schifo? Credevo che i mangiamorte se li lavassero i denti." un'altra ondata di risate inondò la stanza dove si trovavano.

"Allora quando mi baciò gli assestai un pugno sulla guancia, lui si accasciò a terra e io me ne andai. Io veramente, certi soggetti non li capisco, credete a me ragazzi, Malfoy è una sporca checca, che schifo."

Draco si riprese dai suoi pensieri.

No, Harry non avrebbe mai potuto tradirlo in quel modo, non dopo tutto quello che aveva fatto, non dopo avergli salvato la vita.

Infondo era stato lui a baciare Draco, il biondo si chiedeva spesso il perché, dato che dopo l'aveva cacciato insultandolo.

Non aveva detto e nessuno del fatto che Malfoy fosse gay, di quello che era successo, non aveva accennato nulla, od a quell'ora la notizia sarebbe girata in tutto il mondo magico, a scuola sicuramente sarebbe stato già vittima di qualsiasi tipo di battutina omofoba, probabilmente le avrebbero rivolte anche a Pansy e Blaise, ma a quanto pare, nessuno diceva nulla.

Potter aveva tenuto la bocca chiusa, non era sicuro per quanto riguardasse Weasley e la Granger, ma sicuramente non l'aveva detto a persone poco raccomandabili.

Tirò un sospiro di sollievo, sperava solamente che quel periodo di tranquillità durasse, e che nessuno venisse a sapere la verità.

Se la notizia dell'omosessualità del Serpeverde fosse trapelata... Draco non voleva nemmeno pensarci.

Si alzò dal letto iniziando a camminare avanti e indietro per la stanza.

Non riusciva a controllare le sue emozioni, i suoi sentimenti, non sapeva cosa provava per Harry, era terribilmente confuso, sensazioni, che prima d'ora non aveva mai provato per nessuno, lo soffocavano, sensazioni nuove, che lo spaventavano e che lentamente lo uccidevano internamente. Una morte lunga, dolorosa, ma di un dolore che non si può vedere.

Non voleva provare qualcosa per lui. Non aveva possibilità con lui.

Sebbene l'ora di Difesa Contro le Arti Oscure non fosse finita, prese ugualmente Trasfigurazione, dirigendosi verso l'aula della McGranitt.

Fece un giro più lungo del solito, si guardò attorno, ogni angolo portava con sé dei ricordi, c'era qualche studente ritardatario, chi come lui aveva saltato una lezione, chi tornava dall'infermeria per chissà quale problema.

Draco si sedette nel giardino interno del castello, respirando un po' d'aria fresca.

Chissà cosa sarebbe successo, chissà perché Potter l'aveva baciato. Forse era stato un riflesso involontario, un errore, allora perché non si era scansato subito?

Malfoy in quel momento desiderò più di ogni altra cosa accarezzare nuovamente i capelli corvini di Harry, ascoltare la sua risata, litigare con lui per una stupida ragione, infiltrarsi nei dormitori sotto il mantello, giocare a Quiddtch e porsi le domande più stupide che venivano loro in mente.

Gli mancava, Harry gli mancava come l'aria, ma lui aveva deciso di andarsene, lui ha già una vita, una meravigliosa vita da vivere senza un Serpeverde da quattro soldi tra i piedi.

Harry aveva già una ragazza, aveva già dei migliori amici, Draco chi era? Nessuno.

Draco non era mai stato nessuno, sempre il ragazzo messo da parte, sottovalutato, sempre inferiore al Prescelto.

Il biondo si alzò, entrando finalmente in aula, dove la McGranitt lo guardò stranita.

"Come mai così presto, signor Malfoy?"

"Per nessuna ragione, professoressa."

NOTA AUTRICE:

Scusatemi tanto, questi capitoli servono per far capire lo stato d'animo di Draco ed Harry, ma prometto che ora la trama andrà avanti!

Peace and Love

||Ari||

Ti amo ma... - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora