37. Amore

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Perfavore, leggete la nota autrice in fondo al capitolo <3

Il giorno dopo a lezione, quando Harry uscì dalla serra di Erbologia, si imbatté in Draco.

Lo squadrò un attimo, ma capì che il Serpeverde non si sarebbe avvicinato alla mandria di Tassorosso e Grifondoro, quindi lasciò i suoi amici e lo raggiunse.

"Che ci fai qui?"

"Devo parlarti oggi pomeriggio."

"Devo preoccuparmi?"

"Se non hai fatto niente di grave, no." rispose il biondo con un leggero ghigno.

"Tu mi vuoi morto, non è vero?"

"Mh, probabile. Ci vediamo dopo, Lago Nero alle 16, non fare tardi. Devo andare."

"Va bene, mister puntualità, a dopo."

I due si liquidarono così, Malfoy sparì dietro un angolo, mentre Harry tornava dai suoi compagni, che intanto stavano già andando a Trasfigurazione.

"Harry, che voleva Malfoy?" chiese Ron.

"Nulla." rispose, non sapeva come l'avrebbero presa se avesse detto loro che Draco gli doveva parlare, Harry sapeva farsi le paranoie anche senza quelle dei suoi amici.

Di cosa voleva parlargli il Serpeverde? E con così tanta urgenza da intercettarlo tra una lezione e l'altra, rischiando di far tardi alla propria.

Harry dovette sforzarsi di non pensarci, fino alle 16, quando raggiunse il Lago Nero.

Draco era già seduto sotto la quercia, ed Harry gli si sedette accanto.

"Sei in anticipo." disse il Grifondoro.

"Mi stavo preparando il discorso." Harry deglutì per l'ansia.

"Cosa... di cosa vuoi parlarmi?"

"Sabato è San Valentino."

"Lo so."

"Tu e Weasley..."

"Ginny mi ha già chiesto di andare ad Hogsmeade con lei..." Draco abbassò lo sguardo sull'erba davanti a sé.

"Immaginavo." aggiunse con tono duro.

"Draco... sai che vorrei passarlo con te quel giorno, ma infondo è solo una stupida festa fatta per vendere cioccolato, non dirmi che sei così romantico!"

"Non è per San Valentino in sé, non è perché non lo festeggiamo insieme, è perché tu devi festeggiarlo con lei..."

"Oh... sei geloso?"

"Forse..."

"Sei geloso!" lo punzecchiò Harry, dandogli una leggera gomitata che fece ridere entrambi.

Draco lo guardò in quei meravigliosi occhi verdi, non si sarebbe mai stancato di guardarli, non si sarebbe mai stancato di studiare alla perfezione ogni lineamento del viso del Grifondoro.

Alzò la mano, spostando una ciocca castana dalla fronte, scoprendo leggermente la cicatrice.

"Solo Merlino sa quanto vorrei baciarti." sussurrò.

"Baciami."

"Potrebbero vederci."

"Allora andiamo in camera mia, o tua, o nella Stanza delle Nece- Merlino, scusami..."

"Tranquillo, non posso sempre avere paura dei ricordi no?"

"Ma è passato solo un anno, è normale che tu non ci voglia tornare."

Ti amo ma... - DrarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora