Chapter 4: Party?

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«Sta sera ti va di andare ad una festa?» mi propone la mia coinquilina mentre entra in camera con pacco in mano

«Ei, io sto bene e te?»

«Si, come ti pare.. allora vieni?»

Non ne ho molta voglia di andare ad una festa ma se le dovessi dire un no secco mi tormenterebbe fino a quando non cambio risposta quindi acconsento subito e lei batte le mani tutta felice.

«Non mi metto nessun vestito o gonna, sappilo» le dico categorica, non mi va che gli altri vedano i segni che mi sono rimasti dopo aver tolto l'ingessatura

«Va bene, rompipalle» acconsente lei alzando gli occhi al cielo

«Dov'è la festa?»

«In una confraternita di un amico di un amico di un mio compagno di corso»

«Che mio padre al mercato comprò» la prendo in giro facendole scuotere la testa «Che c'è? Te la sei cercata tu mia cara»

«Come vuoi tu», «Hai già finito le lezioni per oggi?»

«No, ho ancora sociologia te?»

Guarda velocemente l'orario che ha attaccato sopra la sua scrivania e alza gli occhi al cielo borbottando qualcosa che non capisco.

«In inglese magari?»

«Ho matematica avanzata, che palle» piagnucola «Il professore mi odia e io odio lui»

«Ah, a che ora finisci?»

«Alle quattro, tu più o meno dovresti finire alla mia stessa ora no?»

«E tu lo sai perché..»

«Mia, della squadra, fa il tuo stesso corso e so che quando era al primo anno finiva a quell'ora sociologia»

Mia... Mia... non ho la più pallida idea di chi stia parlando ma okay.

«La ragazza con le lentiggini e gli occhialoni da vista»

Aaah ora ho capito, la ragazza che non parla mai.

«Ti aspetto davanti alla tua aula okay?»

Le alzo il pollice e prendo i libri di sociologia, un quaderno per prendere appunti e li infilo nello zaino dove c'è già il laptop.

«Io devo andare» le dico guardando l'ora «A dopo»

Metto lo zaino su una spalla e mi catapulto fuori dalla stanza dirigendomi verso il padiglione dove si terrà la lezione del professore Charles.


«Sei Ivy giusto?»

Mi giro verso la persona che ha parlato e osservo la ragazza in piedi vicino a me che mi fissa.

«Si perché?»

«Posso sedermi?» mi chiede e io annuisco alla sua richiesta, non credo di averla mai vista in questi mesi alle lezioni di sociologia o forse non ho prestato molta attenzione agli altri studenti presenti nella stanza «Io comunque sono Kelsi, piacere»

«E tu sai il mio nome perché...»

«Tutti nel campus sanno chi sei... soprattutto dopo quello che ti è successo un paio di mesi fa»

Fantastico e io che credevo di poter passare inosservata..

«Ottimo direi» dico sarcasticamente, davvero ci mancava solo questa

«Sei stata un'atleta molto temuta..»

Alla sua affermazione alzo le spalle, «Ero brava in quello che mi piaceva fare che male c'è?»

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