Chapter 26: Stop It!

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 Domani sarà il compleanno dei gemelli e io sto pensando ad un posto dove nascondermi per evitare tutti, non sono in vena di partecipare ad una festa e se partecipassi rovinerei la serata a tutti.

«Si può sapere cos'hai?» mi chiede per la millesima volta nel giro di qualche minuto Dustin irritandomi ancora di più «Non smetterò di chiedertelo fino a che non parlerai con me»

«Dove hai detto che è tua sorella? Perché nei momenti meno opportuni sparisce?»

«Ah ah ah simpatica»

«Sei tu che mi stai stressando da un'ora» ribatto continuando a dare una pulita alla mia stanza, negli ultimi giorni l'ho messa a soqquadro peggio di come faccio solitamente

«Tu sei strana, è successo qualcosa ma non vuoi dirmi cosa»

«La vuoi finire? Sembri un disco rotto!» borbotto «Non sempre le persone vogliono parlare di ciò che hanno okay? Io oggi non ne ho voglia quindi smettila di rompermi i coglioni con quella domanda, grazie.»

Dustin si zittisce e io mi appoggio alla scrivania guardando il muro davanti a me prima di girarmi verso il mio amico.

«Mi dispiace» mormoro «Non era mia intenzione prendermela con te»

«Mi dirai cos'hai?»

«Non oggi.. scendiamo di sotto? Magari è arrivata Debby»

Metto a posto i prodotti per pulire che stavo usando, mi lavo le mani e insieme a Dustin scendo di sotto per vedere se è arrivato qualcun altro degli invitati dei gemelli.

«La mia ragazza preferita!» urla Johnson correndomi in contro per abbracciarmi

«Vi conoscete?» chiede confuso Theo

«Siamo compagni di corso»

«Ora si spiega tutto»

Saluto con un sorriso abbastanza tirato l'altro Jack e Robert e poi vado in cucina per prendere una bottiglietta d'acqua.

«Ma Debby quando arriva?» mi lamento «Ogni volta sono sempre l'unica ragazza, che palle»

«C'è anche un'altra ragazza?» chiede immediatamente il ragazzo dai capelli rosa

«Prova ad avvicinarti a mia sorella e ti ammazzo» ringhia Dustin guardandolo torvo

«Vi presento Dustin, la copia di Isaac in fatto di iperprotettività»

«Ah ah ah, ma quanto sei simpatica oggi» si lamentano entrambi

Faccio loro la linguaccia e poi vado in giardino per stare un po' da sola e anche per evitare i discorsi ignoranti che presto o tardi quei deficienti avrebbero tirato fuori.

Mi siedo su una sdraio vicina al bordo della piscina e inizio a guardare la porta che dà sulla palestra, la fisso per quelle che mi sembrano ore ma sicuramente saranno passati un paio di minuti da quando sono qui ma non potendone più torno in camera o meglio scappo in camera.. se fossi rimasta qualche secondo in più sarei entrata lì dentro e l'avrei rasa al suolo.

Sbatto la porta e mi lancio a pancia in giù sul letto, prendo il cellulare e dopo averlo collegato alla cassa faccio partire la musica al massimo.. magari smetto di pensare a quanto mi manchi la ginnastica artistica, a quanto mi manchino fare anche le cose più banali come curare i calli sulle dita o lavare i body..

Un bussare insistente alla porta mi fa aprire gli occhi e imprecare per il dolore che ho al collo, come al solito mi sono addormentata male.

Scendo dal letto e apro la porta trovandomi davanti Maximilian e questa cosa mi lascia abbastanza confusa. Lui che diamine ci fa qui?

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