Chapter 34: Denver Here We Come!

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Sono le cinque e mezza del mattino e io ovviamente mi sono svegliata prima della sveglia, che odio quando mi succede!

Non avendo nulla da fare ricontrollo di aver messo tutto nella valigia e nella cartella ma questo controllo dura poco perché un ragazzo di mia conoscenza mi prende in braccio e mi riporta nel letto.

«Ei! Io stavo controllando di aver messo tutto!» mi lamento

«Hai controllato anche ieri sera e non una volta ma cinque nel giro di due ore, direi che c'è tutto»

«Sono un po' in ansia» ammetto con imbarazzo dopo un po'

«Perché?»

«Forse perché conoscerò tua madre? Non so, dimmi te»

«Anche mio fratello, Fabian» Che? Ha un fratello?

«Hai un fratello? Non lo sapevo»

«Uhm.. già, è più piccolo di me di un anno quindi è più grande di te di un anno» mi dice, ha un fratello e non lo sapevo.

«Ah beh si, conoscerai anche mio padre e probabilmente anche i miei nonni» elenca e io divento rossa per l'imbarazzo

«Max» piagnucolo mettendogli le mani sulla bocca ma lui me le sposta subito «Sta zitto»

«Sta tranquilla che gli piacerai, del resto io ho già conosciuto tua madre»

«Ma nemmeno io ti conoscevo, idiota»

«Si va beh ma comunque il punto è quello» ribatte lui prima di baciarmi la testa

Mi metto a cavalcioni su di lui e lo inizio a baciare con trasporto ma dopo non so quanto tempo veniamo interrotti dalle nostre sveglie che iniziano a suonare, sbuffando mi allontano di poco e spengo la mia sveglia mentre lui spegne la sua.

«Meglio che vada a farmi una doccia fredda» borbotta Maximilian alzando gli occhi al cielo

«Esagerato»

Lui in risposta alza i fianchi facendomi sentire l'erezione che si ritrova e prima di alzarsi dal letto si avvicina con la bocca al mio orecchio «Questa è opera tua» e io divento rossa come un peperone

«Ma come, ora sei in imbarazzo?» mi prende in giro e io lo colpisco sul braccio con un cuscino «Per quanto io abbia voglia di tirarti un cuscino in faccia devo farmi la doccia quindi»

«Anche perché se non siamo pronti per le sette Miley ci uccide» gli dico, lui si alza dal letto e se ne va in bagno mentre io rimango ancora per qualche minuto nel letto a fissare il soffitto

Dopo dieci minuti o forse anche ci più mi alzo dal letto e vado davanti all'armadio per decidere cosa mettere, mi tolgo la maglietta con cui ho dormito e mentre decido se mettere una maglietta sotto la felpa o meno mi infilo un paio di jeans grigi con degli strappi sulle ginocchia.

«Cristo santo» sento imprecare, mi giro verso la porta del bagno e trovo sulla soglia Max che mi fissa

«Ma non ti potevi portare i vestiti in bagno?» mi lamento anche se il mio sguardo vaga su tutto il suo corpo, porca puttana; mi metto velocemente una maglia a maniche corte e lo osservo mentre si piega sul borsone da cui prende i vestiti puliti

«Invece di fissarmi il culo ti conviene andare a lavarti perché non è rimasto molto tempo» mi avvisa facendomi l'occhiolino

«Credevo di averti già detto di non darti troppe arie»

«Fila va»

Venti minuti dopo siamo entrambi in sala con la mia valigia, il mio zaino e il suo borsone vicino alla porta di casa e mentre aspettiamo Elliot e Miley vado a salutare i gemelli che ancora dormono.

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