Chapter 39: It's Normal To Be Gelous

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Tra pochi minuti dovrebbe partire l'aereo diretto a Los Angeles e io vorrei dormire ma qualcuno non la smette di parlare a vanvera.

«Spero che la mia moto si accenda ancora, non ho voglia di portarla dal meccanico» dice, appoggio la testa sulla sua spalla e guardo fuori dal finestrino «Che hai?»

«Sonno e penso anche mal di testa»

«Hai preso qualcosa?»

«Si, prima di uscire da casa tua» mormoro chiudendo gli occhi «Mi svegli tu?»

«Si, tranquilla»

Quando riapro gli occhi Max sta guardando un film sul portatile così gli frego una delle cuffiette e me la metto per seguire il film.

«Va meglio?» mormora lui prima di baciarmi sulla tempia

«Mh mh.. che film è?»

«Miley mi ha costretto a vedere i film della DC» sbuffa «Comunque è uno dei tanti film su batman»

«Non sono così male però io preferisco mille volte i film della Marvel»

«Ecco questo non dirlo a Miley, potrebbe iniziare una conversazione a cui non sei davvero pronta»

«Uhm.. okay» mormoro, mi posiziono meglio per vedere il film ma alla fine non lo sto davvero seguendo.. sono più concentrata a guardare lui «Ma sta barbetta?»

Max stoppa il film, abbassa lo sguardo su di me e mi chiede di ripetere la domanda, «Mi stavi guardando?»

«Si e quindi? Dov'è il problema? Sei il mio ragazzo»

«Uh?»

«Cosa?» chiedo confusa

«Mi piace sentirtelo dire..» ammette imbarazzato

«Avvisiamo i passeggeri di allacciare le cinture di sicurezza e di spegnere le apparecchiature elettroniche, grazie»

Mi siedo composta e mentre mi allaccio la cintura Max spegne il portatile.

«Tu hai fame? Perché io ho fame» dice lui e io scoppio a ridere «Perché ridi?»

«Nulla nulla» dico velocemente «Vieni qui e dammi un bacio, ho bisogno di coccole»

«Se vuoi più tardi ti faccio tutte le coccole che vuoi» sussurra al mio orecchio e io arrossisco

«Deficiente» e ridacchiando gli tiro una sberla sulla pancia

«Che fai, tocchi?» chiede lui punzecchiandomi il fianco

«Che fai, tocchi? Guarda che ho un ragazzo abbastanza geloso»

«Ah si?» chiede guardandosi in torno velocemente prima di avvicinarsi al mio viso «Allora non diciamogli ciò che sto per fare mh?» e in un battito di ciglia le sue labbra sono sulle mie

Dopo essere scesi dall'aereo siamo usciti dall'aeroporto alla ricerca di un taxi libero ma davanti a noi ci troviamo Jack Gilinsky che ci sorride.

«L'ho chiamato io» mi dice mentre ci avviciniamo al ragazzo «Ehi Jack!»

«Fratello! Ivy!» esclama l'altro «Com'è andato il volo?»

«Tutto bene, te quando sei arrivato?» gli chiedo «Comunque.. il posto davanti è mio!»

«Va bene..» borbotta Maximilian alzando gli occhi al cielo

«Miley quando arriva?»

«Penso prendano il prossimo aereo o forse arrivano domani, non l'ho capito»

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