Chapter 8: I don't know

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Sono passati un paio di giorni da quando sono stata visitata alla gamba e finalmente posso smettere di usare le stampelle ed è una gioia immensa perché mi rallentavano e basta e farò comunque attenzione a non caricare troppo il peso e queste cose qui per evitare di farmi di nuovo male.

In questi giorni Miley l'ho vista poco e niente perché ha passato tutto il suo tempo libero con il ragazzo con cui si sta frequentando e io ne ho approfittato per mettermi a studiare in pace, alcune volte sono andata anche in biblioteca per avere una maggiore concentrazione ma alla fine mi distraevo più lì che in camera quindi ho smesso di andarci.

Oggi è venerdì e questo vuol dire che un'altra settimana è andata e finalmente potrò tornare a casa infatti sto già preparando la valigia con le cose che mi porterò dietro e anche uno zaino dove ci metterò il pc e altre cose. Non vedo l'ora di andare a casa, saranno due giorni di assoluta pace.

«Torni a casa?»

Alzo lo sguardo dalla valigia e lo poso sulla mia coinquilina e il suo amico che sono sulla porta e mi guardano.

«Già»

«Elliot lei è la mia coinquilina Ivy, Ivy lui è Elliot» ci presenta con un sorriso smagliante dipinto sulle labbra

«È un piacere fare finalmente la tua conoscenza» gli dico allungando la mano «Miley parla sempre di te»

«Parla molto anche di te» mi fa sapere e quando poso lo sguardo sulla mia amica lei ha le mani sulla faccia in completo imbarazzo «Non lo dovevo dire?»

«Elliot!» ad interrompere la sua lamentela è il suo cellulare che inizia a suonare e lei si scusa prima di rispondere

«Di dove sei?»

«Oklahoma City, te?» mentre conversiamo continuo a mettere nella valigia le magliette e i pantaloni che mi porterò a casa e anche dei quaderni così da non dover metterli tutti nello zaino

«Vengo da Lincoln, ho vinto una borsa di studio ed eccomi qui»

«Elliot dobbiamo andare», «Ivy ci vediamo domenica, salutami la tua famiglia»

Dopo che se ne sono andati ho continuato a preparare i bagagli e poi, una volta finito,  chiamo un taxi che mi porterà all'aeroporto.

***

«La mia bambina è a casa!» urla mia madre quando metto piede in casa abbracciandomi o meglio tentando di soffocarmi

«Ei ma', come va?»

«Tutto bene, te come stai? L'università? Ti ho preparato la cena»

Lascio le mie cose vicino al divano e seguo la donna in cucina dove il tavolo è apparecchiato e pieno di roba da mangiare, spero vivamente che non abbia cucinato lei.

«Ha cucinato Ed» mi informa come se avesse capito ciò che stavo pensando

«Lottie!» esclamo andando ad abbracciare la ragazza dai capelli neri «Pensavo venissi più tardi»

«Tua madre voleva farti una sorpresa e mi ha chiesto di venire qui a cena»

«Ivy, bentornata!» mi saluta il compagno di mia madre entrando in cucina dal terrazzo «Dato che ci siamo tutti direi di sederci e mangiare»

Una volta seduti a tavola vengo sommersa da domande, da parte di tutti, su come mi trovo all'università, sulle lezioni, gli allenamenti e mi viene chiesto anche quando avrò i primi esami.

«Ah, vi saluta Miley» li informo prima che mi dimentichi di farlo

«Che cara ragazza quella Miley! Anche lei è tornata dalla sua famiglia?» mi chiede mia madre «Ti trovi bene in stanza con lei?»

Unbearable 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora