chapter 52: Are You Kidding Me?

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«Se non ci sono altre domande potete andare» dice il professore mentre spegne la LIM e successivamente il portatile «Alla prossima settimana»

Chiudo il quaderno su cui ho preso appunti per tutta l'ora e lo ripongo nella cartella facendo poi la stessa cosa con l'astuccio, mi alzo in piedi mettendo la cartella in spalla e in silenzio esco dall'aula di dottrine politiche.

«Si saluta sai?» sobbalzo per lo spavento girandomi di scatto verso la persona che mi ha rivolto la parola e sbuffo quando vedo Logan e ora lui che diamine vuole da me?

Lo ignoro e continuo a camminare diretta alla palestra dove Max sta lavorando in quanto gli devo dare il cellulare che si è dimenticato nella mia borsa.

«Dai Ivy!» esclama venendomi dietro, ma io cos'ho fatto di male nella mia vita per meritarmi questa persecuzione?

«Quanto ti costa starmi lontano?»

«Come stai?» mi chiede ignorando quello che gli ho chiesto «L'altra sera sono passato in camera tua ma la tua compagna di stanza ha detto che eri fuori»

«Avevo da fare»

«Cos'hai fatto?»

«Ti interessa?»

«Si se no non te l'avrei chiesto»

«Ero con il mio ragazzo.» dico ponendo fine alla conversazione

«Da quando sei fidanzata?» chiede e io sbuffo continuando a camminare il silenzio

«Ehi Robert, lui è dentro?» domando al ragazzo seduto fuori dalla palestra alludendo al mio ragazzo

«Si, sta parlando con degli sponsor quindi dovrai aspettare»

«Ah va bene» mi siedo al suo fianco posando lo zaino per terra e alzo gli occhi al cielo quando mi rendo conto che Logan è in piedi davanti a me e mi sta fissandomi

«Problemi?» chiede Robert a Logan

«Sto aspettando lei»

«Io credo che lei non ti voglia attorno» si intromette una quarta voce e io sorrido automaticamente quando noto Maximilian «Anzi ne sono più che certo»

«Questo dovrebbe dirlo lei» ribatte Logan incrociando le braccia al petto

«Sono mesi che te lo dico» borbotto puntando lo sguardo sulla mia persecuzione personale, lui fa per dire qualcosa ma poi rimane in silenzio e sempre in silenzio se ne va

«Come mai qui?» mi chiede Maximilian

«Avevi dimenticato il telefono nella mia borsa» tiro fuori l'oggetto in questione dalla cartella e porgendoglielo «Comunque ora devo andare che sono in ritardo»

Mi alzo in piedi e dopo averli salutati velocemente mi dirigo verso il padiglione di psicologia per il mio consueto appuntamento dalla Tavares.

Come al solito entro nel suo ufficio e dopo aver chiuso al porta alle mie spalle mi vado a sedere sul divanetto.

«Ivy, come stai?» mi chiede puntando lo sguardo su di me

«Rispetto alle altre volte molto meglio»

«Di cosa vuoi parlare oggi?»

«Le ho detto che ho chiarito con Max?»

«Non penso ma racconta pure» dice sorridente

«Jack, un mio compagno di corso, mi ha convinta ad accompagnarlo in palestra perché doveva prendere una cosa dicendo che non ci sarebbe stato nessuno solo che quando sono entrata negli spogliatoi mi sono trovata Max davanti e la sua migliore amica e il mio amico ci hanno chiusi lì dentro dicendo che ci avrebbero fatti uscire se e solo se avessimo parlato» le dico «Gli ho spiegato il perché della pausa»

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