Chapter 16: A.M.

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«Quindi con questo abbiamo finito?» mi chiede Jack sperando in una risposta positiva da parte mia

«Ci manca solo la presentazione e abbiamo finito»

«Che palle!»

«Lo so, quando ci possiamo vedere?»

«Venerdì da me?» propone e io annuisco «Potremmo mangiare insieme e poi studiare»

«Va bene»

«Scusa un secondo» gli dico quando mi rendo conto che il mio cellulare sta suonando e prima di rispondere esco fuori dalla biblioteca

*Pronto, coach?*

*Ivy, ti disturbo?* mi chiede, e ora cos'è successo?

*Assolutamente*

*Bene.. volevo chiederti se potessi passare da me in ufficio*

*Oggi?*

*Se hai tempo si*

*Posso sapere cos'è successo?*

*Preferirei parlare a voce, se non ti spiace*

*Va bene, allora arrivo* le dico prima di chiudere la chiamata, rientro dentro e metto frettolosamente le mie cose nello zaino

«Vai già via?» mi chiede confuso Jack, e no ma va?

«Mi ha chiamato la coach, mi deve parlare»

«Cos'hai fatto birbantella?»

«Oh ma fottiti»

«Allora vado anche io.. stare qui dentro da solo mi mette ansia»

«Ma che..»

«Shh»

Una volta pronta saluto il mio amico ed esco dalla biblioteca dirigendomi verso l'ufficio della Coach Reed. Dal tono della sua voce ho potuto capire che si trattasse di qualcosa di importante, molto importante e in questo momento ho l'ansia a mille perché non capisco cosa possa essere successo.. magari qualcosa a casa? Qualcuno ha fatto un incidente e rischia la vita?

Più che camminare sto correndo cercando di non andare addosso alle persone che mi stanno intorno, voglio arrivare il prima possibile così da togliermi quest'ansia che ho addosso.

«È successo qualcosa di grave?» le chiedo appena entro nell'ufficio

«Siediti, cara» mi indica una delle poltroncine poste davanti alla scrivania, faccio come mi dice e mi siedo aspettando che la donna dai capelli corti bruni «Stavi studiando?»

«Si ma nessun problema, mi dica pure»

«La tua ex coach Katie mi ha chiamato sta mattina» inizia e io mi preoccupo ancora di più di quanto non fossi preoccupata poco fa «Mi ha chiesto di parlarti riguardo ad una cosa»

E li capisco immediatamente a cosa si riferisce, l'incidente «L'incidente non è così?»

«Esatto» poco dopo la coach sospira e si prende qualche secondo prima di continuare a parlare «Sono riusciti a fissare una data per l'udienza»

«Ti prego non dirmi che devo presenziare»

«Devi, sei la vittima e sapevi che avresti dovuto testimoniare»

«Avevo chiesto se potevo non partecipare..» mormoro abbassando lo sguardo sul pavimento

«Lo so ma non ci possiamo fare nulla.. la data è fissata per il diciotto dicembre»

«Mi stai dicendo che dovrò rivivere tutto da capo?»

«Ivy è una cosa che sapevi sarebbe successa, dovevi tenerne conto» mi ricorda e io non posso fare altro che sbuffare

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