Chapter 47: I'm Scared

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Una volta in camera mi sdraio sul letto a pancia in su ma non posso fare nemmeno quello perché il mio cellulare suona segnando l'arrivo di un messaggio.

Unknown

Unknown

ei!

Ivy🍪

credo tu abbia sbagliato

numero

sta scrivendo...

Unknown

nope, sono logan

Ivy🍪

e il mio numero chi

diamine te l'ha dato?

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Logan Smith

l'ho preso dal cellulare

di crawford

Ivy🍪

puoi anche cancellarlo.

«Ma perché capitano tutte a me?» borbotto bloccando il cellulare e posandolo al mio fianco, mio Dio non mi bastava che mi seguisse no, ora si mette pure a scrivermi!

«Che succede?»

«Ma tu quando sei entrato in camera?» gli chiedo tirando su la testa dal cuscino

«Tre secondi fa, eri presa dal telefono e non ti volevo disturbare..»

«Sai cosa vogliono mangiare?» gli chiedo seguendolo con lo sguardo mentre tira fuori un paio di boxer e una maglietta puliti dal borsone ma lui nega e io sbuffo, che palle

«È tutto okay?» chiede prima di entrare in bagno

«Si, non ti preoccupare.. è tutto okay»

«Hai già fatto la doccia?» chiede ancora sorridendo innocentemente e io lo guardo con un sopracciglio alzato «Che c'è? Risparmiamo acqua!»

«Non ho voglia di fare la doccia» dico appoggiandomi alla testiera del letto

«Sicura che stai bene?» Max si siede vicino a me e mi sposta i capelli che avevo sul viso mentre io chiudo gli occhi «Che dici, facciamo la doccia e poi ti metti a riposare?»

Mi alzo dal letto e dopo aver preso un cambio vado in bagno aprendo il getto d'acqua calda della doccia, mi tolgo il costume ed entro in doccia seguita subito dopo da Max.

***

Mi sveglio nel cuore della notte con un languorino e mi ricordo che dopo essermi fatta la doccia mi sono messa nel letto a dormire quindi non ho cenato. Scendo dal letto attenta a non svegliare Maximilian e dopo essere uscita dalla stanza mi dirigo al piano di sotto dove c'è la cucina per mangiucchiare qualcosa.

Prendo un cartone di pizza e dopo essermi assicurata che c'è della pizza al suo interno prendo anche una bottiglietta d'acqua ed esco in giardino per mangiare, mi siedo su una delle sdraio e inizio a mangiare guardando il cielo pieno di stelle.

«Nemmeno tu riesci a dormire?» mi giro verso la persona che ha parlato e sorrido a Gilinsky il quale si siede davanti a me sulla sdraio

«In verità avevo fame»

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