Chapter 40: White Tulips

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Entro in palestra e sbuffo quando mi rendo conto che non c'è ancora nessuno se non la coach Reed e qualche altro istruttore, ottimo.

«Proprio te cercavo!» esclama la coach appena mi vede, e ora che ho fatto?

Mi avvicino a lei confusa, lei mi prende a braccetto e andiamo nel suo ufficio.

«Sono in ritardo?» le chiedo mentre mi siedo su una poltrona

«No, tranquilla»

La coach Reed si siede sulla scrivania e intreccia le mani, mi sta mettendo ansia.

«Gli atleti dovrebbero arrivare tra una mezz'oretta» mi informa «Volevo chiederti come fossero andate le vacanze e anche l'udienza»

«La mia ex coach non l'ha informata?»

«No, perché? È successo qualcosa?»

Eh, ma va? Non l'avrei mai detto, guarda.

«Racconta, non tenermi sulle spine» mi esorta

«Dopo due ore di udienza e attesa i giurati hanno chiesto un'analisi psichiatrica, nessuna cauzione o arresti domiciliari.»

«Ma come?! Scherziamo? Ci stavi rimettendo le penne e questi gliela fanno passare così?»

«Eh.. non lo dica a me..»

«E adesso? Suppongo dobbiate aspettare l'esito» chiede e io annuisco alzando gli occhi al cielo

«Hanno arrestato per molto meno» borbotto e la coach mi da pienamente ragione iniziando a parlare di non ho capito bene cosa fino a quando non sentiamo delle voci provenire dalla palestra così ci alziamo e andiamo a vedere chi è arrivato ovvero la squadra di basket.

Che ci fanno loro qui?

«Ebbene, a cosa dobbiamo la vostra presenza?» chiede la coach al mio ragazzo che continua a sorridermi «Qualcuno può darmi una risposta?»

«La palestra dove ci alleniamo si è allagata a causa del maltempo» risponde Maximilian «Volevamo chiedere se fosse possibile utilizzare questa palestra»

Sono tutti zuppi dalla testa ai piedi e mi stanno facendo una tenerezza assurda ma la coach non sembra del mio stesso pensiero, la donna al mio fianco incrocia le braccia al petto e scruta i ragazzi dal primo all'ultimo.

«Per favore?»

«Non ci sono altre palestre nel vostro padiglione?»

«In alcune è entrata acqua mentre altri hanno rifiutato» spiega uno dei ragazzi di cui non so il nome

«In cosa consiste il vostro allenamento?»

«Per oggi possiamo anche solo fare pesi e quant'altro senza la partitella» dice Max mentre si passa una mano nei riccioli bagnati

«Quante ore rimarrete a distrarre le mie atlete?» chiede la coach e io rido sommessamente anche se la donna al mio fianco mi guarda male «Atlete e istruttori.»

«Massimo due ore»

«Laggiù ci sono gli attrezzi che usano i ragazzi, potete stare là» istruisce la donna, i ragazzi raccolgono i loro borsoni da terra e si dirigono dove gli è stato detto di andare mentre Max si ferma al mio fianco

«Che hai da guardare? Circolare signorino!» esclama la coach e io questa volta non mi trattengo e scoppio a ridere mentre il mio ragazzo mi fulmina con lo sguardo e se ne va dalla squadra che ride come me «Hai buon gusto, Ivy» aggiunge lei quando il ragazzo dai capelli ricci non la può più sentire e io arrossisco

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