Chapter 12: Tell Me Where R U

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«Sei pronta?» mi chiede Crawford dopo che gli ho aperto la porta della stanza

«Sì»

«Dove andate?» chiede invece Miley «Ma non sei andata la settimana scorsa a casa?»

«Infatti non sto andando lì»

«Andiamo con degli amici a OC» si inventa il nostro amico,

«Andate a OC e non mi avete detto nulla?»

«C'erano pochi posti in macchina, sarà per la prossima volta»

Metto in spalla il borsone ed esco dalla stanza seguendo Crawford fino alla macchina che è nel parcheggio del dormitorio.

«E quindi sei di OC»

«Già» mette il mio borsone nei sedili posteriori e poi entriamo in macchina

«Com'è stato crescere ad Orange?» gli chiedo dopo poco
«Ero circondato da ricchi che non facevano altro che vantarsi dei soldi che hanno, delle cose che possiedono» mi risponde mettendo in moto la macchina «Ho sempre e solo avuto al mio fianco persone a cui non fregava nulla se stavo bene o se avevo dei problemi»
«È per questo che hai questo rapporto conflittuale con i tuoi?»
«Questo e perché non sono voluto andare ad Harvard per seguire le orme di mia madre, ha un'azienda e vuole che io prenda il suo posto quando sarà il momento ma a me non frega niente di quell'azienda» mi dice stringendo il volante «Vado dalla psicologa per questo... volevo imparare, se possiamo definirlo così, ad aprirmi con le persone.. era.. è una cosa che non sono mai riuscito a fare»
«Con me parli»
«Perché.. con te è diverso, non so mi sembra facile parlare con te.. non giudichi..»

«I miei genitori sono sempre stati molto esigenti» aggiunge dopo poco «A scuola dovevo avere il massimo dei voti, dovevo sempre partecipare ai loro eventi e se azzardavo anche solo a lamentarmi erano guai.. appena si è presentata l'occasione di andare via da quella casa, di scappare, l'ho colta al volo»

«Hai dei fratelli o sorelle?»

«No, disgraziatamente figlio unico»

«Non so quanto possa piacerti quel posto»

«È così tanto brutto?»

«No, a OC ci sono dei bei posti da vedere.. tipo il molo, il molo è il mio posto preferito di tutta la contea»
«E se andassimo lì prima di andare a casa tua?» gli propongo «Così hai un po' più di tempo per prepararti prima di vedere i tuoi»

«Si potrebbe fare.. ei hai fame?»

Alla sua domanda annuisco vigorosamente e lui dopo una decina di minuti si ferma in una stazione di servizio per fare benzina oltre che per prendere qualcosa da sgranocchiare durante il viaggio.

«Hai preferenze sul cibo?» gli chiedo mentre scendo dall'auto «Da bere?»

«Va bene tutto»

Entro dentro la stazione di servizio e inizio a gironzolare tra i vari reparti per cercare qualcosa di mio gusto da mangiare, mi fermo a guardare dei biscotti ma vengo interrotta dal mio telefono che inizia a suonare.

*Si?*

*Spiegami dove cazzo stai andando* borbotta mio fratello Isaac per non dire urlando, perché se avesse alzato la voce ancora un po' mi avrebbe sfondato il timpano destro, poco ma sicuro

*Ciao anche a te Isaac, io sto bene e tu?*

*Evita* *Dimmi dove sei* mi chiede cercando di rimanere calmo ma lui di calmo non ha proprio nulla

*Perché ti interessa così tanto sapere dove sono?*

*Dimmi che non stai andando a OC* mi supplica

Unbearable 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora