"Dov'è Brò, se n'è andata?! Dimmi di no, non posso più tenermi tutto dentro. Cosa ridi Brò?" Dice disperato.
"Ma guarda Brò, io vedo dei piedini, tu no?..." Dice come se nulla fosse, e nel frattempo si calma dalle risate.
"Cosa fai lì tesoro?" Chiede Aaron abbassandosi per guardarmi in faccia con fare circospetto. Ha gli occhi diversi.
"Pensavo fossero i tuoi genitori e sarei vivamente felice se tu non mi chiamassi tesoro." Sputo con amarezza calcando un pochino di schifo nella parola tuoi genitori.
"Alzati e siediti piccola Ally!" Inizia a darmi ordini? Non ha capito proprio niente. Io faccio solo quello che voglio, non voglio dirlo più.
"Se io volessi stare qui?! Nessun piccola." Chiedo e dico con acidità assoluta.
"Mi siederei a terra con te." Dice serio e ovvio.
"Non ci crederei nemmeno se lo vedessi, te lo posso giurare." Detto fatto; si siede a terra e sbattendo la mano sul pavimento, indica a Bryan di accomodarsi.
Faccio per alzarmi ma un lamento sfugge dalle mie labbra e mentalmente mi odio.
"Vieni ti do una mano... -Gli giro la faccia, so essere stronza al meglio alle volte- Non fare i capricci dai Ally, vieni qui e per prima cosa fammi vedere questo ginocchio va.." Dice dolcemente. E mi porge la mano che io rifiuto.
Sto per perdere l'equilibrio e Bryan alzando gli occhi al cielo e ridendo porge la sua mano, che prendo rapidamente.
"Aaron cosa vuoi? Usi troppa gentilezza per i miei gusti. Hai bisogno di qualcosa per caso?" Mi mette sulla sedia, al mio fianco rimane Bryan e di fronte mi ritrovo Aaron. Che ansia!
"Iniziò tutto quando avevo sette anni, io ero stato adottato per primo in quella casa, ed avevo circa una settimana di vita. Arrivò Lucy ai miei tre/quattro anni circa, dato che aveva quasi tre anni lei, lei è più piccola di me di un solo anno, tu ai miei sei anni e quando arrivò Amy tu c'eri.
Arrivò Lucy, che bello, vedi una bimba di quasi tre anni e pensi a giocare no? Tutto bello, non ero più solo.
'Mi raccomando trattala bene Aaron!'
Così dicevano loro ed io la trattavo bene, alla fine giocavamo sempre, ogni tanto le facevo i dispetti, ma alla fine chiarivamo. Eravamo bambini.
Arrivasti tu ai miei sei anni, tre anni di bambina. Quegli occhioni. Cosa te lo dico a fare? Ero come ipnotizzato da te. Perfetta. Nel vero senso della parola. Quando ti vidi ebbi una calamita per te, ti camminavo sempre dietro come per proteggerti. Infatti porca miseria Lucinda non esisteva più, da quando c'eri tu nella mia vita. Tu correvi e io dietro di te per far sì tu non cadessi; sai quante volte mi sono buttato per farti atterrare sul morbido? Non lo ricordi perché avevi solo tre anni, e tu ridevi, ridevi e ti divertivi, ho anche pensato tu lo facessi apposta! Portavano nel letto me e Lucinda, io facevo finta di addormentarmi, poi portavano nel letto te, ti facevano addormentare ma ti lasciavano nel dormiveglia, non aspettavano ti addormentassi del tutto, e io aspettavo loro entrassero in camera da letto, sgattaiolavo fuori dalla camera ed entravo da te, mi mettevo sotto le coperte con te, ti accarezzavo e mi guardavi, con quegli occhioni gonfi di sonno, era come se mi aspettassi tutte le notti, mi dicevi: "Stai con me per sempre?" Mi ricordo che mozzavi le parole e io ti abbracciavo, dicendoti che non ti avrei mai lasciata. Uscivo dalla tua stanza al mattino presto, quando sentivo papà, cioè Dimitri andare in bagno, per poi tornarci alla sera. Invece passarono gli anni ed io diventai un perfetto stronzo. Sarò impazzito?- "Fermati Aaron, se tu stai cercando di fare una dichiarazione a me hai sbagliato; se cerchi di farmi altro male non hai capito proprio niente. Ti odio lo capisci?" Dico irritata. E sinceramente mi sta facendo male, ma non glielo dirò mai. Dove vuole andare a parare? -Per cortesia mi fai finire?- Faccio cenno di sì solo per umanità, ha gli occhi lucidi. -Grazie. Il problema è quello, tu non ricordi quando ti trattavo bene?" Chiede e aspetta anche una risposta.
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Allyson dal cuore di ghiaccio.
Teen FictionAllyson è una quindicenne con problemi in famiglia dovuti alla sua adozione. In adolescenza si scontrerà tanto con il fratello maggiore e la sorella, tanto da arrivare al punto di voler scappare lontano da tutti e da tutto. <<Mi riprometti c...