"Chi, cosa e perchè non è importante, però ti assicuro al cento percento che andrò da loro a chiedere spiegazioni, e augurati che mi hanno raccontato una stronzata, altrimenti piccola perfida sei finita." Dice scolandosi un altro bicchiere di vino. Io vedo che la serata prosegue nel verso sbagliato.
"Aaron non pensi di esagerare?" Dice con finta calma Dimitri. Lo odio giuro, forse l'ho già detto miliardi di volte.
"Tieni la bocca tappata col cibo tu, stasera ho tirato su il gomito e sono su di giri." Dice con un lampo malvagio negli occhi, però sorride. Nota che ho un sussulto e appoggia la mano sulla coscia accarezzandomi, mi calmo leggermente, ma appena ho visto quegli occhi mi è venuta una scena in mente che forse il subconscio aveva rimosso.
<<Aaron che rientra in casa, guardo l'orologio e sono le 4.15 del mattino, sento sbattere la porta e sento gridare Dimitri:
"Dove cazzo sei stato!"
"Stai zitto, che mi sta scoppiando la testa." Biascica malamente. Ha bevuto sicuramente.
"Come ti sei ridotto. Mi fai ribrezzo. Mezzo uomo!" Dice disgustato.
"Spiega a me come si fa ad esser uomini. Forse nascondendo e negando verità forti." Biascica. Parlando in terza persona. Pensai che lui stesse farneticando. Ora inizio a capire..
"Ti scasso di botte Aaron; vattene in camera." Dice incazzato.
"Sai perché vado? Perché le due piccole dormono e tra le due non c'è di mezzo Lucinda, che poi, che nome di merda. Credimi non avrei problemi a scassarti di botte e lasciarti in terra." Sentii salire le scale. In modo goffo e pesante. Povero Aaron pensai.. Povero Aaron. Ora capisco tutto, cazzo.
Mi ricordo, aspettai che andassero tutti a dormire e d'improvviso andai giù, presi degli analgesici che avevo nascosto accuratamente e li portai ad Aaron.
Dormiva.
"Aaron" Dissi sotto voce.
"Marmocchia, cosa vuoi. Ce ne sono anche per te, mi sta scoppiando la testa!" Disse senza forze.
"Prendi questi; ti passa in poco tempo." Avevo solo 12 anni, lui era poco più grande di me, lo ricordo, ora ricordo, era un annetto circa che mi trattava di merda. Ora ricordo tutto.>>
"TI HO DETTO STAI ZITTO, CAZZO! NON HAI DIRITTO DI PAROLA, LO CAPISCI?" Sta gridando da paura. Fa seriamente paura.
"TI AMMAZZO AARON. QUELLA PUTTANA STARÀ SCOPANDO A DESTRA E A MANCA E NON TI PENSA; HAI RAGIONE NON SA NEMMENO CHI CAZZO SEI AARON, SVEGLIATI." Ride maleficamente. Non ci credo.
"Sai cosa? Ho il telefono, e lei anche. Sai un'altra cosa? La sento spesso. SO DOVE SI TROVA, nemmeno sotto tortura puoi far sì che io canti dove si trova!" Ride con rabbia.
"Ah si?" Dice serio.
"Si. lo so solo io, spesso ci vediamo, sai? Sa che siamo fratelli. Ti farò fuori prima o poi Dimitri." Dice con rabbia.
"STOP!" Grido. Tutti mi guardano.
"Basta. Vi prego basta!" Inizio a tremare.
"Chanel, che c'è?!" Dice Aaron con dolcezza.
"Basta Aaron, non è vero che sai dove si trova, perché devi dire cazzate, per far sì che lui ti torturi? Basta Aaron! Stai impazzendo per trovarla..!" Dico con le lacrime agli occhi.
"Chanel..." Dice abbassando la testa.
"Aaron basta."
"Ridicolo".. non lo faccio finire.
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Allyson dal cuore di ghiaccio.
Teen FictionAllyson è una quindicenne con problemi in famiglia dovuti alla sua adozione. In adolescenza si scontrerà tanto con il fratello maggiore e la sorella, tanto da arrivare al punto di voler scappare lontano da tutti e da tutto. <<Mi riprometti c...