Parte 17

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"Scusate l'assenza." Dice sorridente mentre addenta un panino e dice cose sottovoce a Bryan, e Bryan ride. Cosa da fargli partire i denti al biondo e a dire cazzo ridi al moro.

"Tranquillo tesoro, a saperlo ti facevo portare dopo il panino, ora è freddo; ne ordiniamo un altro così lo mangi caldo caro?!" Dice seria Aria, dispiaciuta.

"Ma saranno ben fatti suoi, non si è assentato per un attacco di pancia..! Non si buttano i soldi." Dico sconvolta.

"Piccola, ti è andato di traverso il panino?" Dice sereno e in pace con se stesso.

"Assolutamente no. Sono così tranquilla!" Dico acida.

"Sii buona Allyson!" Dice Aria sorridendomi.

"Perché, cosa ho detto? Anche lui la pensa così." Faccio spallucce e lei mi risponde sorridendo.

Finisce di mangiare e noi terminiamo il dolce. Mi ha preso i macarons al limone, sono squisitissimi!

Chris paga e ci dirigiamo alle macchine, ma io al posto di avvicinarmi alla macchina guidata da Aaron vado vicino a quella di Chris.

"Ally?!" Chiede come per spiegazione.

"Ah eh vado con Amy." Dico indifferente.

"Ally..." Mi chiama. Cosa vuole.

"Non stare addosso; ti ho detto che vado con loro anzi con Bryan." Dico scocciata.

"Ally ti prego non fare così!" Dice implorandomi mentre spalanca gli occhi sentendo il nome di Bryan.

"Ci vediamo a casa." Salgo in macchina di Bryan e chiudo la portiera.

"Ally..." Bryan non mi sembra il caso.

"Zitto. Non voglio parlare con nessuno." Sono sull'orlo di un pianto, ma riesco ancora a controllarmi.

"Allyson non fare così!" Non dovevi dirlo.

"Bryan, cosa non capisci della frase: Non voglio sentire nessuno e ne parlare con nessuno?" Dico gridando scandendo ogni singola parola.

"Ok!" Si limita a dire solo ok, fissa la strada e non proferisce più mezza parola. Ecco, volevo questo, solo ed esclusivamente silenzio.

Arriviamo davanti la porta d'ingresso e scendo dall'auto in silenzio, entro in casa e vado in camera mia senza dire nemmeno ciao, Amy sta continuando a giocare tra le braccia di Bryan, meno male, non sono dell'umore giusto; non è possibile sia così idiota. Non lo sopporto giuro.

Sento sbattere la porta. Qui c'è odore di Aaron. Mi sa che è arrivato, apro la porta della stanza per sentire cosa dice, sicuramente avrà da ridire qualcosa tanto si sente padrone del mondo.

"Aria?"

"Si Aaron?" Chiede dubbiosa, si sente dal tono di voce, sicuro farà il lecca culo.

"Da oggi posso reputarla casa mia? Di conseguenza se dovessi gridare, se dovessi piangere, se dovessi far spaventare per uno scherzo qualcuno posso farlo senza problemi?" Dice serio, però ha la voce che gli trema.

"Aaron se hai bisogno di gridare fa pure, ma se io avessi intenzione di dirti che hai ragione o che hai torto posso farlo, però non succede nulla; può capitare che si è arrabbiati e di conseguenza si grida, si litiga o si discute; spesso ci saranno diverbi ma non con questo significa che io possa cambiare idea sul tenerti in casa con me. Siamo una famiglia Aaron, supereremo tutto insieme. Come una famiglia." Dice con amore. Che donna, però gli hai dato il via..

"Ok, ora griderò, ne ho bisogno ti prego, non dirmi nulla fino a che non mi calmo ti prego." Dice triste.

"Ok." Dice lei.

Allyson dal cuore di ghiaccio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora