Sono seduto su queste scalinate, c'è Dimitri, Maddison, Lucinda, gente in divisa e Bryan. Loro parlano con i signori muniti di divisa, io, l'unico col suo sangue, sono seduto su queste maledette scale, che tocco il sangue di mia sorella. Penso le sia uscito dalla testa. Sento voci ma non capisco. Da dove provengono queste voci? Di chi sono? Chi parla? Sento in lontananza Bryan, forse c'è Chris e Aria, sembrano le loro voci unite a quelle di Maddison e Dimitri. Chi li ha chiamati a loro.
Pov's Allyson.
Di chi sono queste voci? Perché non sento Aaron? Non riesco ad aprire gli occhi, mi sa che mi sta venendo una crisi d'asma. Aiuto Aaron, perchè mi hai lasciata? Mi aiuti? Mi sta venendo una crisi d'ansia. Aiutatemi. Mi sa che non mi sente, perché non riesco a parlare! Non mi esce la voce. Non mi sentono. Maledetta Allyson, sempre guai. Sempre guai. Ma non riesci a stare buona una sola volta senza combinare pasticci? Ho sentito che devono rianimarmi, ma che succede? Oh ragazzi fate i seri!
Pov's Aaron.
"Aaron! Aaron che cazzo fai! Vedi di riprenderti, vogliono rianimarla perché non riesce a respirare! Pensi di fare ciò che sei in grado di fare oppure pensi di fare semplicemente il coglione? Riprenditi fratello, così non riusciamo a salvarla Aaron!" E' come se queste parole mi risvegliassero dallo stato di trance in cui mi trovavo.
"Oh fermi tutti!" Grido alzandomi di scatto.
"Chi è lei signore, per dirci quello che dobbiamo fare? Mi sa che qua i dottori siamo noi non lei!" Dice con spavalderia.
"Io potrò non esser nessuno, ma deve credermi quando le dico che lei non appoggerà un defibrillatore sul torace di quella ragazza." Dico con rabbia.
"Le ripeto, a quanto pare lei non è nessuno per la ragazza di conseguenza decidono i genitori e il fratello!" Dice con voce vittoriosa.
"Io nel mentre mi faccio una grossa risata, perché se vogliamo proprio parlarne sono il fratello biologico. Quindi ora mi faccia fare ciò che sono in grado di fare, e si sposti immediatamente. Prima che diventi troppo tardi dato che state perdendo tempo da un quarto d'ora. Massa di incompetenti, come minimo doveva essere già sotto una tac." La sollevo piano da terra e l'appoggio sulle mie gambe.
"Ti sei divertita marmocchia? Ora fammi la cortesia di rispondere per gentilezza, non chiedo molto, solo che tu inizi a respirare senza aver bisogno di un ricovero d'urgenza per insufficienza respiratoria. Dai marmocchia, respira per me ti prego. Dobbiamo studiare per l'esame di ammissione, marmocchia! Mi hai promesso che mi avresti aiutato Marmocchia!" Sto dondolando con lei in braccio, ho iniziato a piangere. La stringo più forte al mio cuore. Ti prego fa che si riprendi, ti prego!
Pov's Allyson.
Lo sento, sento che sta facendo come un matto. Piano piano vedo annebbiato, mi dondola con nervosismo, sembra più stia dondolando per lui stesso. Lo guardo. Mi guarda. I nostri occhi si incastrano tra loro. Non proferisce parola. Piano, delicatamente se non troppo lentamente alza la testa per guardare qualcuno dietro di me.
"Spiegami un po' come calmare un attacco d'asma a questa ragazza." Dice con voce abbastanza bassa ma incazzosa.
"Signore non so cosa dirle." Dice, la voce è di una donna. Sento confusione, chi piange, chi grida, ma non distinguo le persone.
"Marmocchia?" Come se chiedesse il permesso per parlarmi. Faccio cenno delicatamente di sì con la testa e lui sorride, sorride così profondamente che ha gli occhi persino lucidi.
"Ma ciao.." Sorride come un bambino che non vede la madre da due giorni.
Mi limito a sorridere perché non riesco a parlare, è come se fossi muta cavolo; che succede? Perché non riesco ad esprimere le mie parole?
"Riesci ad esprimerti a parole Marmocchia? Voglio sentir la tua voce..." Ho paura a parlare e non riuscire a tirar fuori la voce, come se la voce fosse bloccata.
Faccio cenno di no. Però sono calma.
"Bene eroe, ora è il nostro turno, non sei in grado di far tornare la voce alla ragazza, quindi spostati." Dice l'arrogante. Il ragazzo biondo mi fissa negli occhi, mi sta supplicando con lo sguardo, mi sto innervosendo perché quella tipa non è nessuno per poter mancare di rispetto al mio fratellone.
"Signora, si può limitare a fare solo il suo lavoro al posto di mancar di rispetto a mio fratello? Mi faccia questa cortesia, perché mi urta abbastanza il suo atteggiamento nei confronti di questo ragazzo, e non c'è cosa peggiore se non farmi urtare per la mancanza di rispetto nei confronti della mia famiglia, nonché quando si parla con mio fratello o le mie sorelle senza un briciolo di rispetto." Dice Bryan, riconosco la sua voce, non mi serve guardarlo per capire che è lui a parlare, anche se questa volta la voce è abbastanza cupa e incattivita.
"Bryan, come ti permetti? Ti ho visto nascere!" Dice offesa la signora, che tra l'altro vedo dal momento che si è spostata di qualche passo nella mia visuale.
"Non mi interessa, in questo momento non sto parlando con Fiona; sto parlando con la dottoressa in divisa. Io alla dottoressa dico che deve portare rispetto, che deve parlare a modo con il familiare del paziente e che deve assolutamente usare l'umanità anche se non dovesse averla. Deve imparare ad essere umana in primis." E' incazzato, non l'ho mai visto così. Mi stanno portando via dalle braccia di Aaron, mi dimeno.
"Non toccarmi stronza." Dico di getto incazzata e sofferente per la mia povera testa, ma sinceramente, cosa è successo? Cazzo che dolore!
"Ally! Oh piccola Ally..!" Corre verso di me Bryan e scoppia in un pianto liberatorio, mi leva dalle braccia della dottoressa e mi mette tra le braccia di Aaron abbracciandoci tutti insieme.
"Piccola non farlo mai più." Dice singhiozzando.
"Bryan mi fai perdere quel poco di dignità che mi rimane." Dice Aaron soffocando un singhiozzo.
"Piccolini loro, lasciatemi andare, sto morendo di dolore..." Mi scende una lacrima, Aaron si alza e mi posiziona sulla barella accarezzandomi il viso e salutandomi con la mano.
Sto pensando vivamente di avere la sfiga addosso.
"Sali piccola!" Dice Bryan con dolcezza; mette la valigetta che avevo in ospedale, mi hanno dimessa oggi, dopo 2 giorni solo perché i miei genitori sono due chirurghi. Pensiamo in positivo, se non fossi stata loro figlia sarei dovuta stare dentro all'incirca 10? 15? 20 giorni, chi sarebbe mai riuscito a sopportare una permanenza così lunga dentro quelle quattro mura bianche, con lettini bianchi, con mobiletti bianchi.. Che ansia ragazzi.
Sorrido a mio fratello e lui mi guarda pieno di gioia.
"Bryan? Perché non è venuto Aaron? Aveva detto ci vediamo dopo!" Dico ridendo. Non che mi dispiaccia sia venuto lui, però l'idiota aveva detto così e sono rimasta sorpresa nel vedere una chioma mora al posto della bionda!
"Perché l'ho obbligato a studiare, sono due giorni che non mangia, non beve, non parla, non fa nulla, rimane solo nel letto a guardare il soffitto senza proferire parola, potrebbe non respirare eviterebbe anche di fare quello; quindi oggi mi sono limitato a sfondare la porta dato che era chiusa a chiave e l'ho guardato, non ha battuto ciglio. Mi sono limitato a dirgli: oggi vado io a prendere Allyson, ora ti voglio vedere con i libri aperti altrimenti la vedrai domani perché la porto in hotel.
Ammetto che mi ha incenerito con gli occhi, però si è alzato e ha fatto finta di leggere uno dei libri che il preside vi ha dato." Sono sconvolta. Cosa sta succedendo?
STAI LEGGENDO
Allyson dal cuore di ghiaccio.
Teen FictionAllyson è una quindicenne con problemi in famiglia dovuti alla sua adozione. In adolescenza si scontrerà tanto con il fratello maggiore e la sorella, tanto da arrivare al punto di voler scappare lontano da tutti e da tutto. <<Mi riprometti c...