45.Omicidio

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"Va tutto bene..."sussurra contro i miei capelli mentre io mi asciugo le lacrime.
"Scusa e che...tutto quel sangue"singhiozzo e lui sospira.

"Rachel tu lo avresti tenuto?"mi chiede e io annuisco subito.
"Tu no?"li chiedo subito.

"ho 19 anni e tu 18,è troppo presto per essere genitori"dice e so che ha ragione.

Ma da una parte avrei voluto essere madre,una madre migliore della mia.

"Non me ne ero reso conto,non pensavo si fosse bucato"ammette e io sospiro.
"Ora dobbiamo solo stare attenti,prendendo la pillola non rimarrò incinta..."dico e lui annuisce.

Si avvicina a me e mi bacia.
"Stai meglio ora?"tira fuori il labbro inferiore e io lo guardo dolcemente per poi asciugarmi le lacrime.

Annuisco e mi avvicino a lui posando la testa sul suo petto.
"Ti amo..."sussurro.

"Ti amo anch'io..."mi accarezza i capelli lentamente mi lascio andare tra le sue braccia e mi addormento.

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"Piccola...svegliati"mi sento scuotere e pronunciando parole incomprensibili apro lentamente gli occhi.

Appena mi ritrovo davanti gli occhi di mio padre addosso,mi metto subito seduta per poi sbadigliare.

"Che...che ci fai qui?"chiedo schiarendomi la gola.
"Rachel,quello che ti sto per dire ti turberà parecchio,ma hai il diritto di saperlo..."dice e io lo guardo preoccupata.

"Che succede?"
"Hanno aperto delle indagini sulla morte di Rose..."dice e li lo guardo confusa.

"Cosa?Ma...perché?Si è suicidata"dico a stento.
"Una suo 'amico' ha testimoniato,dicendo che non è stata lei a farlo,portando delle prove del fatto che veniva minacciata"

"Cosa?"sussurro e subito un enorme peso al petto.
Ho accettato il suicidio,ho accettato che lei mi abbia lasciato,ma questo...come diavolo faccio ad accettarlo?!

"Stai scherzando vero?Se è uno scherzo dillo subito,non è divertente!"dico iniziando ad agitarmi.

"Rachel so che è difficile da accettare...ma potrebbe trattarsi di omicidio..."dice e li copro il mio viso con le mani lasciandomi andare in un pianto liberatorio mentre le braccia di Dylan mi circondano per consolarmi.

"Lo sapevo..."
"L-lo sapevo che non mi avrebbe mai lasciata di sua spontanea volontà..."singhiozzo stringendo la maglia di Dylan.

"Sono venuto qui perchè ti hanno chiamato a testimoniare..."dice e io alzo leggermente lo sguardo.

"M-Ma io non so niente..."dico e lui sospira.
"Niente di niente?L'hai mai vista con uomo con sospetto minaccioso?"dice e io abbasso lo sguardo.

"La mamma portava...spesso uomini a casa"sussurro e subito il mio pensiero va a uno dei suoi tanti amanti.

L'unico con cui ho avuto un vero e proprio scontro.
"C'è stato uno...uno con cui è rimasta di più,circa un anno"dico e lui mi guarda sorpreso.

"E?Come ti sembrava?"mi chiede agitato.
"A differenza degli altri non sembrava un drogato..."

"E come mai si sono lasciati?"mi chiede e li mi irrigidisco.
"Preferirei non parlarne"dico deglutendo.

Non voglio ricordare.

"Rachel l'uomo che ha ucciso Rose e fuori a piede libero!Se è lui,dobbiamo sapere tutto!"dice e io sospiro tenendo lo sguardo chino mentre mi asciugo le lacrime.

"Rachel...parla"mi incita Dylan e io lo guardo per poi annuire.
"Durante uno dei loro tanti litigi...lui le aveva messo le mani addosso,ma non penso fosse la prima volta...mi sono messa in mezzo per difendere mia madre ma lui non l'ha presa bene e..."sospiro posando una mano sul mio collo.

"E?"mi incita Dylan.

"Ha provato a stuprarmi..."dico infine e subito cala un silenzio.
"Cosa?"chiede mio padre scioccato.

Trattengo le lacrime al ricordo e mi stringo tra le braccia.
"Quando è successo tutto questo?"mi chiede e io deglutisco a fatica.

"Circa 3-4 anni fa..."dico e la presa di Dylan si fa flebile.
"Avevi 14 anni?"annuisco.

"Mia madre per fermarlo gli ha rotto un piatto in testa...per poi portarlo fuori casa...ma circa 5 mesi prima della...morte di mia madre lo rivisto a casa nostra,pensavo fosse vento per scusarsi ma a questo punto non lo so"

"Dovevi denunciarlo"dice mio padre dopo attimi di silenzio.
"Per far finire pure mia madre dentro?Lui sapeva cose su di lei che nemmeno io sapevo..."

"Quel bastardo deve finire dentro"Dylan si alza di scatto e io sposto l'attenzione su di lui.
"Dylan non abbiamo prove che sia stato lui..."

"Finirà dentro per tentato stupro allora!"mi urla contro e io sussulto indietreggiando leggermente.

Si passa una mano tra i capelli e sospira.
"Scusa e che...mi fa imbestialire sta cosa"sbotta nervoso.

"Io sono riuscita a dimenticare e l'ultima cosa che voglio adesso e rivederlo..."sussurro.
"Sai che succederà vero?Devi dire alla polizia cosa è successo"dice e io scuoto subito la testa.

"Stai scherzando spero!Non parlerò dello stupro!"sbotto alzandomi in piedi.
"Rachel devi!Dobbiamo sapere che cosa è successo a Rose!"esclama e io scuoto la testa.

"P-Potrebbe essersi veramente suicidata!L'ho trovata in bagno con i polsi tutti tagliati!Aveva di fianco la lametta!Io..non posso"dico subito sentendo il fiato diventare pesante.

Non adesso.
Non un attacco di panico adesso.

"Rachel che succede?"Dylan si avvicina a me preoccupato e io mi reggo alle sue braccia mentre sento sempre meno l'aria entrare nei miei polmoni.

Le lacrime cominciano a rigarmi il volto e subito mi lascio cadere sulle ginocchia.

"Non posso,non posso"
"Rachel ehi...va bene non devi per forza"sento le mani di Rayan prendere il mio viso tra le mani.

"Rachel calmati per favore!"so di starlo spaventando ma non posso rivederlo.

Ho passato 2 anni della mia vita per cercare di dimenticare quello che mi è successo e ora che c'è l'ho fatta,non voglio rivederlo.

Subito dopo sento le labbra di Dylan sulle mie e sussulto spostando l'attenzione sul suo viso.
È preoccupato per me.

Disperato.

Apre gli occhi e subito incontro le sue pupille verdi lucide.
Si allontana lentamente dal mio viso poggiando la fronte sulla mia.

"Stai meglio ora...?"mi chiede sussurrando.
Solo ora chi rendo conto che il respiro si è calmato e abbasso o sguardo verso le sue labbra per poi alzarlo verso i suoi occhi che mi guardano ancora preoccupati.

Mi fiondo subito tra le sue braccia stringendolo e  mi lascio andare in un pianto silenzioso.

HAPPINESS -Essere O Non Essere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora