2.Attimo felice

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"Rachel...svegliati,siamo arrivati"un mugolio esce dalla mia bocca e lentamente apro gli occhi.
"Cosa?"dico con la voce impastata.

"Dobbiamo scendere dal taxi,su sbrigati"mi guardo attorno e lentamente i ricordi di quest'orribile giornata di oggi prendono il sopravvento.

Mi affretto a scendere e prendendo il mio bagagliaio,chiudo la portiera.
"Allora,come ti sembra?"sposto l'attenzione su di lui e inseguito sull'enorme casa davanti a noi.

"Oh...vivi da solo qui?"gli chiedo leggermente a disagio.
Lui abitava in una reggia e io e mia madre i una topaia...

Sospiro amareggiata stringendo la maniglia della mia valigia.
"Si,la casa sarà tutta nostra...anzi tua,non passo molto tempo a casa a causa del mio lavoro"dice grattandosi la nuca.

"Non è importante..."sussurro non volendolo più sentire parlare e lui sospira incamminandosi verso il cancello che apre con un codice.

Subito dopo si sente un leggero 'bip' e le porte si aprono automaticamente.
Sbuffo a questa scena e lo seguo verso il portone di casa.

Inserisce una chiave per aprire la porta e subito davanti a me,si presenta un enorme  ingresso.
"Quale...quale camera devo prendere?"gli chiedo e lui sembra pensarci su.

"Quella che ti piace di più"dice infine.
"La mia è al piano superiore,con cosa vuoi cenare?"mi chiede infine e scuoto la testa.

"Non ho fame,andrò direttamente a dormire"dico e lui sospira per l'ennesima volta nella giornata.

"Devi mangiare"
"Sono solo stanca,adesso non ho fame,vado a dormire"dico incominciando ad alterarmi.

È stata una giornata di merda e l'unica cosa che voglio adesso è un attimo di pace,non mi sembra di chiedere molto no?

"D'accordo vai,domani mattina se vuoi mentre vado al lavoro ti porto in centro,così ti fai un giro"scuoto la testa.

"Se mi andrà,ci andrò da sola"dico e lui sbuffa.
"Rachel non possiamo andare avanti così,sono pur sempre tuo padre"

"Sono cambiata da 6 anni fa okay?6 anni in cui tu non ti sei fatto sentire nemmeno per sbaglio,quindi non capisco il perché tu abbia deciso di portarmi qui!"

"Hai 17 anni!Non potevo lasciarti lì"
"Oh ma per favore!Non te né mai fregato della mia salute e per favore,lasciami stare okay?!Vado a letto!"sbotto e prima che lui possa dire qualcosa,mi chiudo nella prima stanza che mi capita davanti.

Mi passo una mano tra i capelli frustrata e sospiro.

6 fottuti anni...
E si presenta solo ora,al funerale di mia madre,per giunta!

Mia madre avrà sbagliato a tradirlo,ma non si meritava questo.
Non lo meritava....

Le lacrime cominciano subito a rigarmi il volto e mi alzo tremolante,iniziando a sistemare i miei vestiti nell'armadio.

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Poggio la testa contro il bordo della vasca e lascio andare un sospiro di sollievo.
Mi ci voleva proprio.

Mi allungo verso il comodino con i miei vestiti e prendo il mio telefono.
Lo accendo vedendo se ho qualche notifica ma niente.

Niente di nuovo ovviamente,è sempre stato così,ma ogni volta,spero che qualcuno si ricordi di me,anche solo per sbaglio e che mi scriva solo per vedere come sto.

Ma non è mai successo e non penso accadrà mai.
Sono così,amo stare da sola,ho paura a relazionarmi con qualcuno,ho paura di essere delusa per l'ennesima volta.

Il mio sguardo cade sulla foto di sfondo e il mio labbro inferiore inizia a tremare.
L'unico giorno in cui ricordo mia madre felice.

Era il mio 12 compleanno,lei è mio padre si amavano ancora.
E quel giorno lì,mi ricordo ancora di come mi abbracciò.

Con così tanto amore che ancora oggi non riesco a dimenticare.
Mi sono sentita per la prima volta veramente amata e penso che non baratterei mai quel momento per niente.

È il mio attimo felice.

HAPPINESS -Essere O Non Essere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora