60.Arresto

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Guardo il telefono leggendo il messaggio di Dylan e sorrido.

So che pure tu non resisti,e appena sei a casa fai quello che faccio io

Stavamo parlando del fatto che lui,di punto in bianco mi ha scritto che ha finito di masturbarsi,cosa che mi ha preso alla sprovvista e ho attaccato all'improvviso.

Rileggo il messaggio mordnedomi il labbro inferiore mentre un idea mal sana passa dalla mia testa.

Non l'ho mai fatto e non saprei nemmeno come iniziare,ma...

Con la mano scivolo lentamente dentro le mie mutandine e apro le gambe mentre con un dito iniziò ad accarezzarmi.

Ansimo poggiando la testa sul cuscino e lentamente inserisco un dito dentro di me.

E ora?Devo muoverle avanti e in dietro?

Decido di fare come Dylan fa con me,ma un dito ovviamente non mi soddisfa e ne inserisco subito un altro.

Dylan di solito usa due dita,ma le sue sono il doppio delle mie.
Sto per inserirne un terzo quando all'improvviso suonano alla porta.

"Cazzo..."sussurro e subito dopo corro in bagno a lavarmi le mani per poi correre ad aprire.
Appena mi ritrovo davanti l'uomo dell'altra volta,lo guardo sorpresa.

"Comitato di benvenuto...anche se sono solo"sorride mostrandomi un dolce che ha tra le mani.

Le fossette si lati della sua bocca mi fanno sciogliere per un attimo ma mi ricompongo subito.

"Ehm...io...si entra"si passa una mano tra i ricci e il mio sguardo cade sulla camicia arrotolata che fa intravedere numerosi tatuaggi.

Mi faccio di lato e lui mi supera per poi chiudere la porta.
"Allora,abiti qui da sola?"mi chiede e io annuisco.

"Quindi devo supporre che o ti sei appena allontanata da casa o che...non so ti ha lasciata il ragazzo?"lo guardo infastidita per la sua sfacciataggine.

"Per tua informazione,sono fidanzata...no ma cosa-"dico quando lo vedo tirare fuori un pacchetto di sigarette.

"Ti da fastidio?Se no ci spostiamo in balcone"
"Andiamo nel balcone..."
"O nel terrazzo,o nell'idromassaggio,come preferisci tu"ghigna e io al ricordo arrossisco.

"Pensavo di essere sola,lo ripeto"borbotto mentre ci rechiamo verso il balcone.
Una volta fuori si accende subito una sigaretta e mi guarda mordendosi il labbro inferiore.

"Non sei di molte parole eh?"
"Non ti conosco e mi hai colto alla sprovvista"ammetto e lui ride.

"Si lo so,mi piace imrpvossare,sono bravo a cucinare,perchè non ci mangiamo la torta"

"Pensavo l'avessi portata per me"scuote la testa.
"Ti hanno insegnato la condivisione?Io non ho parole...,e si diceva 'Fa come se fossi a casa tua'"rido a queste parole e decido di andare in cucina dove taglio due fette di torta e li metto in due piatti.

Prendo anche del succo dal frigo e una volta sistemato tutto sul vassoio torno dal balcone.

"Che succo è?"mi chiede mentre prende il bicchiere.
"Ananas"dico e lui fa un piccolo ghigno.

"Non è per quello che stai pensando,semplicemente mi piace..."sbuffo e lui ride.

"Scusa scusa,non alterarti"si poggia al muro e inevitabilmente mi ritrovo a scrutarlo tutto.
"Da quanto vivi qui?"gi chiedo portando alla bocca la torta.

"È lunga come storia...ho 25 anni,sono scappato di casa a 16 e...per poter raggiungere i soldi per comprare la casa,ho fatto delle cose brutte...ma ora ho risolto"

"Che intendi per cose brutte?"dico confusa.
"Intendo prostituirmi"dice e mi paralizzo sul posto.

"Cazzo..."dico senza rendermene conto.
"Già...ma ora sono fuori"fa un piccolo sorriso e cavolo,mi dispiace veramente per lui.

"Tu invece?Qualè la tua storia?"
"Avevo litigato con il mio attuale ragazzo...e sono stata a casa di un mio...ex?Che per di più ora è il fidanzato di mio padre e-"

"Aspetta cosa?Il tuo ex ti ha lasciato per mettersi con tuo padre?"mi guarda scioccato e io sbuffo annuendo.

"Questa mi è nuova,ho sentito drammi di tutti i generi ma questo"ride e senza rendermene conto scappa pure a me una risata.

"Già..ha detto a mio padre che non vivevo più con il mio ragazzo e lui mi ha comprato questo appartamento a mia insaputa..."dico e lui annuisco.

"Come mai avevi litigato con il tuo ragazzo?"mi chiede.
"È lunga da spiegare"dico facendo un sorriso tirato.

"Io ho tempo"si siede comodo e io sospiro.
"Diciamo che...circa tre mesi fa è successa una cosa che mi ha...fatto stare male,e quindi...io e lui...non avevamo più rapporti intimi...se non qualche bacio o coccole,e lui per questo mi ha tradito"dico.

"Quanto è durata questa pausa in cui non facevate sesso?"
"Non lo so,penso un mese e una settimana"

"Beh...capisco l'astinenza ma è solo un mese,uno può benissimo farcela senza far sesso"dice e io abbasso lo sguardo.

"Non è solo per l'astinenza,come ti ho detto c'è tutta una storia dietro che ora non me la sento di spiegarti"dico e lui annuisce.

"Beh quand-"non riesce a finire di parlare che il mio telefono sul tavolo inizia a suonare e subito noto una chiamata da mio padre.

"Aspetta un attimo"

Lo prendo e subito accetto la chiamata.
"Pront-"
"Perché cazzo hai mentito eh?!Rachel ti sembra il caso di nascondere una cosa così grossa?!"noto  il ragazzo davanti a me guardami confuso e io deglutisco a fatica mentre mi alzo dalla sedia.

"Di...di cosa sta parlando?"mi passo una mano sul collo agitata.
"Del fatto che Connor ti ha stuprata!Ha confessato di averlo fatto!"mi urla contro e li mi paralizzo sul posto.

"Cosa?"sussurro.
"Si si è consegnato e ora sei indagata per occultamento di prove!Era fuggito di prigione e tu sapevi dove era ma non hai avvisato la polizia!Verranno ad arrestarti capito?!"sento subito le lacrime agli occhi e il telefono mi cade dalle mani.

HAPPINESS -Essere O Non Essere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora