9.Solo odio

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"Andrai alla grande.."si avvicina baciandomi e io ricambio agitata.
"Brendon...a me non piace etticattarmi...ma noi due cosa siamo?"gli chiedo e lui mi guarda sorpreso.

"Tu mi piaci,io ti piaccio...beh stiamo insieme"dice e io annuisco.
"Perfetto...perché non capivo..."

"Dai ora devo andare,ci vediamo sta sera"mi lascia un altro bacio per poi attraversare la strada per andare nel negozio.

Faccio un enorme respiro profondo per poi entrare.
Mi avvicino alla cassa dove vi è una ragazza che riconosco subito.

"Camila"dico e lei alza lo sguardo verso di me.
"Rachel ciao!Come stai?"mi chiede tirando su un sorriso.

"Bene,ehm...sono qui per il colloquio"dico e lei mi guarda sorpresa.
"Interessante!Vado a chiamare Paul e poi potrai andare con lui"dice e io annuisco.

Si allontana velocemente per poi tornare qui.
"In bocca al lupo...entra qui"dice indicandomi la porta.

"Crepi!"mi avvio dentro la stanza per poi richiederla dentro di me.
"Salve"dico appena vedo l'uomo davanti a me guardarmi attentamente.

"Oh diamoci del tu,devi essere Rachel giusto?"mi chiede e io annuisco.
"Si,so che state cercando una commessa e io ho bisogno di lavoro"

"Come mai?Per cosa ti serve?"
"Essere indipendente da mio padre"dico e lui mi ascolta attentamente.

"Bene...hai avuto esperienza nel settore?"
"Ho fatto la cameriera per 6 mesi"dico e lui annuisce.

"Ti hanno licenziata o...?"
"No,ho dovuto trasferirmi qui a Califorinia"
"Sai hai un aspetto familiare"dice e io lo guardo interdetta.

"Ricordami il tuo cognome?"
"Austen"
"Rachel!Mi ricordo di quando eri piccola!Sono il padre di Dylan"dice e io spalanco leggermente gli occhi.

"Oh io non-"
"Non pretendo che tu ti ricordi,quasi nemmeno io lo facevo,come stanno i tuoi?Con tuo padre sono ancora legato,ma tua madre non la vedo da tanto!"

"Oh lei non è più tra noi"faccio un piccolo sorriso e lui m iguarda dispiaciuto.
"Che terribile notizia...mi dispiace Rachel!"

"Sei assunta"dice subito dopo.
"Davvero?Cioè-"
"Si,ti spedirò la divisa e...potreste passare sabato tu e tuo padre a cena da noi"dice.

"Gliene parlerò,grazie mille signor Jhonson"si alza in piedi e pure io lo seguo.
"Chiamami Paul"mi porge la mano che stringo.

"Arrivederci"dico infine e lui fa un cenno con la mano.
"Lasciami il tuo curriculum qui,per favore"dice e io annuisco aprendo la borsa.
Tiro fuori la cartellina da cui dopo prendo il curriculum.

"Ecco a le-Te"sorrido e lui ricambia.

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"Penso si sia sentito in dovere a farlo"dico mentre Brnedon mi accarezza i capelli.
"E sarebbe giusto,è amico di tuo padre"dice e sospiro.

"Potevi dirmelo che era il padre di Dylan"
"Che cosa è successo tra di voi?"dice e io alzo leggermente le spalle.

"Lui era il bullo e io la vittima..."dico a bassa voce.
"Che poi si sono innamorati l'un l'altro?"mi chiede e io scuoto la testa.

"Avevo 12 anni"dico.
"E?Io a 12 anni ho avuto la mia ragazza"ride e io mi mordo il labbro inferiore.

"Beh non c'è stato niente,solo odio"mento e lui annuisce.
"Rachel..."mi gira il volto verso di lui e io lo guardo negli occhi.

"Lascia che ti faccia star bene..."sussurra e io lo guardo trattenendo il respiro.
"Brendon non voglio perdere la verginità adesso"dico e lui scuote la testa.

"Ti farò raggiungere l'orgasmo senza metterti niente dentro"dice e io lo guardo leggermente eccitata.

"E....e come?"sussurro mentre un ghigno si forma sul suo volto.
Si avvicina a me unendo le nostre labbra e io ansimo stringendomi a lui.

La sua mano finisce all'orlo dei jeans che apre velocemente  per poi sfilarli.
Porta le labbra sul mio collo mentre un gemito fuoriesce dalle mie labbra.

Mi sfila la maglia e subito il suo sguardo cade sul mio seno.
Porta le mani nella mia schiena e subito lo apre rivelando i miei capezzoli.

Lo guardo leggermente a disagio provando a comprirmi ma lui mi ferma le braccia.
"Non farlo,sei una visione Rachel"dice e non faccio in tempo a ribattere che la sua lingua avvolge il mio capezzolo.

Gemo stringendo il lenzuolo mentre lui mi mordicchia.
"Brendon..."ansimo e cazzo,questa sensazione è nuova,totalmente nuova.

Lo sento abbassarmi le mutandine e subito inizia a depositare dei baci lungo la mia pancia fino ad arrivare al mio monte di Venere.

"Non ti sei mai toccata nemmeno da sola?"mi chiede sorpreso.
"No,mai"dico e sento un suo dito strusciare lungo la mia vagina.

Gemo stringendo ancora di più le lenzuola.
"Quindi questo che stai provando ora...è tutto nuovo?"mi chiede e io annuisco.

"Beh...allora"china la testa tra le mie gambe e lo guardo confusa finché non sento la sua lingua posarsi sul mio clitoride.

"Oh..."gemo inarcando la schiena.
Porto una mano tra i suoi capelli presa dal piacere mentre lui inizia a giocherellare con il mio clitoride.

"B-Brendon!"urlo dal piacere portando la testa all'indietro.
La sua lingua continua a leccarmi i suoi denti strisciano sulla mia vagina e questo non fa altro che farmi impazzire.

Presto sento le gambe irrigidirsi e subito una sensazione mai provata,l'orgasmo.
Lascio andare un urlo di piacere per poi accasciarmi sul letto.

Si allunga verso di me e facendolo struscia il suo pene coperto da un paio di pantaloni facendomi gemere.

"Come è stato?"mi chiede e il mi mordo il labbro inferiore.
"Bello...molto bello"ammetto mentre lui sorride stringendomi a se.

"Ti va di rimanere a dormire?Si è fatto tardi"dice e io guardo il telefono.
Sono le 22.

"È meglio che io vada...non voglio subirmi una ramanzina da mio padre"dico e lui sbuffa.

"Scrivimi quando sei arrivata"annuisco e lo bacio per poi anzarmi dal letto ed iniziare a vestirmi.

HAPPINESS -Essere O Non Essere?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora