Denki’s pov
Nelle poche settimane successive all'uscita con Shinsou-kun, erano successe un davvero sacco di cose. Avevo fatto "esperienza sul campo" -ovvero mi ero fatto schiavizzare da un eroe professionista, e poi dei miei compagni di classe erano rimasti coinvolti in uno scontro con Stain, l'Ammazza-Eroi. Una figata, se non ci stavi dentro!
Comunque sia, tra il torneo e l'apprendistato, non avevo aperto libro. Non che li aprissi tanto spesso, ma per ora ancora meno. Di fatti, quando mi venne detto che gli esami di fine periodo erano alle porte, mi ritrovai a disperarmi insieme con Mina e a chiedermi come avessi fatto a dimenticare di studiare per più di un mese.
Intanto, intorno a me, i miei compagni di classe si stavano dividendo in gruppetti di studio per affrontare al meglio gli esami. Mina si aggregò al gruppetto di Yaoyorozu, e l'unico rimasto da solo, alla fine, fui io. Mentre mi guardavo intorno cercando di decidere a quale gruppo o duo potessi aggiungermi, risuonò la campanella che annunciava la pausa pranzo.
Come ormai mi era consueto, raggiunsi Shinsou al solito tavolo e pranzammo insieme. Non avevamo avuto molto tempo per vederci al di fuori della scuola, ma a mezzogiorno eravamo sempre insieme.
<<Shinsou-kun, so che lo sai, ma sono un cretino>> dissi, mentre mandavo giù a forza un buon piatto di riso al curry. Quel giorno, non avevo particolarmente fame. Mi si era chiuso lo stomaco fissando i libri. <<Tra poco ci sono gli esami e io non apro libro da circa due mesi!>>
<<Quindi praticamente dall'inizio del trimestre?>> chiese Shinsou per conferma, in modo molto più pacato. I suoi occhi stanchi mi fissarono come a dirmi che ero un idiota, come se già non lo sapessi.
<<Praticamente sì!>> buttai la testa all'indietro, disperato. <<Non so che fare! Se non passo gli esami posso scordarmi il ritiro estivo nei boschi! Mi bocceranno e finirò a vendere panini o peggio, al McDonald’s! ne sono certo!>>
<<Considerando la fortuna che ha la vostra classe in gita, sarebbe più sicuro non andarci. Lo dico per la tua incolumità>> osservò il ragazzo con i capelli viola. Oggi aveva delle occhiaie più profonde del solito, ma decisi che non fosse il momento per chiedergli il motivo.
<<Lo so, ma io ci voglio andare lo stesso!>>
<<Guarda che il mondo ha sempre bisogno di paninari>> commentò.
<<Non darmi ragione!>>
Shinsou fece un sospiro, poi mi fece una proposta assurdamente fantastica. <<Studiamo insieme le materie che abbiamo in comune, se ti va.>> mi disse. <<Per quello che posso, ti spiego io.>>
Quasi mi commossi. <<Grazie, Shinsou-kun! Ti sono debitore!>>
Congiunsi le mani e feci una serie di inchini frenetici, che misero in forte imbarazzo il mio amico.
<<Kaminari-kun, basta, ti prego, ci stanno guardando tutti!>> mi disse a denti stretti. In effetti dovevo averlo ringraziato a voce troppo alta, attirando l'attenzione dei tavoli vicini e mettendolo conseguentemente a disagio. Aveva un piccolo problema con l’essere troppo al centro dell’attenzione. La trovavo una cosa carina.
<<Vengo io a casa tua o vieni tu da me?>> chiese, quando la situazione, ovvero il sottoscritto, si calmò.
<<Vieni tu da me, i miei non sono mai a casa e staremo tranquilli.>>
Shinsou annuì, ma disse che quel pomeriggio aveva già un altro impegno scolastico. <<Domani va bene?>>
<<Perfetto, così oggi darò anche una sistemata in camera mia.>>
<<Conoscendoti, Kaminari-kun, la tua stanza sarà un casino anche dopo averla messa in ordine.>>
<<Probabile>> ammisi con un sorriso. <<Almeno sarà un disastro pulito!>>
*****
L'indomani pomeriggio, Shinsou suonò il campanello di casa mia in perfetto orario. Io, invece, ero perfettamente in ritardo e stavo ancora passando l'aspirapolvere.
"Appunto mentale: dire sempre a Shinsou un orario leggermente più tardi di quello che veramente vorrei dargli, altrimenti sarò sempre in ritardo" la vocina nella mia testa, alle volte, serviva a qualcosa.
Finii di pulire come meglio potevo, per niente soddisfatto del risultato, nascosi tutti i sacchetti di dubbia provenienza che erano rimasti nel cassetto e andai ad aprire la porta.
<<Ehi>> mi salutò, quando lo feci entrare. La vocina nella mia testa riprese subito ad essere quella di sempre e mi disse qualcosa che non credevo avrei mai potuto pensare: "Ma quanto è figo?!"
<<Ehi!>> esclamai in risposta, distraendomi da quei pensieri strani; gli dissi di accomodarsi e fare come se fosse a casa sua. Shinsou si tolse le scarpe, gli prestai un paio di pantofole, e poi ci spostammo in camera mia dopo avergli preparato un caffè.
<<Meno male che avevi messo in ordine>> mi apostrofò scherzosamente. <<Però c'è un ottimo odore di vaniglia, qui dentro!>>
"Figura di merda" disse la vocina.
<<Zitta tu>> sussurrai a bassa voce, senza accorgermi di aver parlato.
<<Hai detto qualcosa?>> chiese Shinsou.
Mi sentii avvampare. <<No, niente.>>
<<Okay...>> Shinsou decise di lasciar perdere l’argomento. <<Cosa vuoi spiegato per primo?>>
<<Cominciamo da fisica?>> proposi, lieto di poter parlare di altro e non con la voce della mia coscienza.
Mi disse che per lui andava bene, ci accomodammo sul mio letto e lui incominciò a riprendere il programma scolastico dalle basi.
Non capii mezza parola di ciò che mi stava dicendo, e mi feci spiegare più volte quasi tutto. Dopo poco meno un'oretta, Shinsou stava ancora cercando di insegnarmi qualcosa, anche se ci avevamo rinunciato entrambi da un pezzo e nessuno di noi pensava che avrei davvero potuto capire. Quando cambiammo materia per ripassare ad inglese e poi a letteratura, la situazione migliorò ed entrambi fummo molto più motivati a continuare.
Intanto che finiva di correggermi un esercizio di inglese, ebbi un attimo di distrazione, guardai in un angolo della stanza e vidi l'essere più orribile e ignobile del pianeta terra. Nell'angolino in alto, infatti, c'era un ragno della peggior specie. Era uno di quelli piccoli con le zampe lunghe; uno di quelli che, per mia sfortuna, mi facevano più schifo di tutti.
<<Shinsou>> lo interruppi, nel momento in cui lo vidi muoversi. <<Uccidilo. Uccidono ti prego. Uccidi quel coso.>>
Shinsou fece una faccia confusa, non capendo a cosa mi stessi riferendo.
Lo presi per le spalle, lo feci girare di centottanta gradi e gli indicai il punto dove si trovava il ragno. Dato che lo avevo anche perso di vista, ero terrorizzato.
<<Ma neanche si vede>> obiettò, quando riuscì ad individuarlo. <<Lascialo campare, poverino. Quelli come lui mangiano le zanzare.>>
<<Beh, non me ne frega un cazzo! Se voleva campare non doveva entrare in camera mia. Ammazza quel ragno, ti prego.>> congiunsi le mani in preghiera. Fossi stato solo, sarei scappati dalla stanza e atteso il ritorno di mio padre per farglielo togliere.
Il ragazzo dai capelli viola prese un fazzoletto, salì sulla sedia e acciuffò il ragno, per poi buttarlo fuori dalla finestra.
<<Grazie, ti adoro>> gli dissi. <<Sei tipo fantastico… no davvero, sposami>>
Mi guardò come se fossi pazzo, ma dalla mia prospettiva era quasi come se mi avesse salvato la vita.
Finito di studiare per quel pomeriggio, Shinsou mi salutò e si incamminò verso casa sua. In fin dei conti avevo davvero imparato qualcosa di utile, e mi aveva promesso che avremmo continuato anche il pomeriggio seguente.
Quando chiusi il portone d'ingresso, mi ci appoggiai contro e dissi ad alta voce ciò che la vocina mi aveva suggerito qualche ora prima e per tutto il tempo della permanenza del mio amico in casa. <<Shinsou-kun era davvero carino mentre spiegava.>> mi dissi, arrossendo da solo.
Anche sta volta lo dissi senza neanche accorgermene, e mi balenò un idea in testa. Era possibile che mi piacesse? Anche sì, in realtà; dopotutto sapevo da anni di essere bisessuale, e lui, oltre ad essere intelligente, era anche un bel ragazzo.
La vocina mi diede un'idea malsana delle sue, e come al solito la ascoltai. <<Ma sì, ci fumo un po' su per schiarirmi le idee.
Mi avviai verso camera mia, senza sapere che, purtroppo, non sarei rimasto solo a casa ancora a lungo.
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Spazio me
Buongiorno a tutti! Come va la vita?
Io sto esaurendo per gli esami, ma tra una settimana esatta sarà finita anche questa. Non vedo l'ora.Comunque, di qui non è cambiato praticamente nulla, ho fatto giusta una ripulitura generale.
_justasinner_
Capitolo revisionato il 14/06/2024
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The Void Behind Your Eyes‐Shinkami
FanficSegreti, menzogne, mezze verità: questi tre elementi che caratterizzano da sempre il mondo e la vita di ognuno. Le persone non sono mai chi dicono di essere, e chi ha il vuoto dietro gli occhi lo sa meglio di chiunque altro. Attenzione: questa sto...