Capitolo 26:

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Quattro mesi dopo:

"Non ci posso credere!"Esclamò Grace eccitata. I due amici avevano invitato l'alpha a cena, così da poterle dare la notizia che avevano appreso quella mattina.
"Una femminuccia!" Esclamò ancora lei, estasiata dalla notizia.
Finalmente in quella casa avrebbe messo piede una donna, anche se in miniatura e, avrebbe certamente messo in riga i due uomini di casa.
Grace prese il viso dell'amico fra le mani e strinse le guance fra le dita, lasciandogli un bacio sulla fronte pallida.
"Finalmente hai fatto qualcosa di buono in questa tua pazza vita" Continuò lei, facendo sorridere Steve ed inarcare le sopracciglia del Detective.
"Scusa?" Domandò Danny, offeso dalle parole dell'amica.
Lei si limitò a buttare le braccia al cielo, si alzò in piedi ed andò ad abbracciare Steve.
"Bravo anche tu!" Esclamò nuovamente lei.
Il Comandante la strinse fra le braccia e lanciò un occhiata all'amico, l'altro uomo si limitò a sollevare le spalle e ad abbassare lo sguardo sul ventre gonfio.
Non era grande come se lo era immaginato.
Il rigonfiamento era piccolo, lo si notava appena. Noelani lo aveva avvertito, nemmeno al nono mese di gravidanza il suo ventre avrebbe raggiunto le stesse misure di quello di una donna.
"Grazie, ma non credo di centrare molto con il sesso del bambino" Rispose Steve staccandosi di dosso la gioiosa l'alpha.
Lei sollevò le spalle e gli tirò un pugnetto su una spalla.
Danny scosse il capo, conoscio delle piccole cose che erano in grado di mandare la sia partner su di giri.
Il biondo sospirò stanco e appoggiò la fronte contro il tavolo della cucina. "Tutto bene, Danno?" Domandò immediatamente Grace, tornando a sedersi al suo fianco. Lui annuì e sbadigliando si portò una mano davanti alla bocca.
"Si, è che domani abbiamo un pranzo di famiglia e pensavo di andare a letto presto sai, per riuscire a sopportare l'allegria della famiglia Williams" Spiegò Danny, sorridendo con fare furbo.
Erano solo le nove e mezza, eppure lui si sentiva molto stanco. Nuovamente, Noelani aveva spiegato che l'innaturale sonno fosse totalmente naturale.
La partner annuì convinta e si alzò in piedi, poggiando le mani contro il tavolo della cucina.
"Allora vado a casa e ti lasciò riposare. Se avete bisogno di qualcosa chiamatemi, ok?" Domandò lei puntando lo sguardo sul Comandante. Lui annuì e si poggiò una mano sul cuore.
Grace buttò gli occhi al cielo e dopo essersi infilata la pesante giacca verde petrolio si avvicinò alla porta.
"Ciao ciao!" Salutò lei lasciando l'appartamento come se avesse avuto il diavolo alle calcagna.
Steve sorrise e, seguendo l'esempio di Grace si avvicinò alla porta, chiudendola a chiave.
Si avvicinò ad una delle tante finestre e controllò che Grace arrivasse alla macchina sana e salva.
Fuori la neve scendeva implacabile, nascondendo qualsiasi cosa sotto al suo manto bianco.
"Avanti, riepiloghiamo" Disse Danny una volta che Steve, dopo aver sparecchiato la tavola e lavato i piatti, lo ebbe raggiunto in camera da letto. Il Detective indossava un pigiama azzurro e morbido, dall'aria calda e lanugginosa.
L'alpha si sedette al suo fianco e dopo aver appoggiato la schiena alla testata del letto si voltò per poter guardare io compagno.
"Tuo padre si chiama Eddie è stato un vigile del fuoco per quasi quarant'anni ed ora è felice pensionato" Iniziò il Comandante, passando un braccio attorno alle spalle del compagno, tirandolo contro il proprio corpo caldo.
Danny annuì soddisfatto dalla risposta e si accoccolò meglio fra le coperte calde e il petto dell'alpha. L'omega aveva scoperto adorare il piacevole calore rilasciato dal corpo di Steve.
"Tua madre si chiama Clara e non vede l'ora di farsi un viaggetto attorno al mondo ma, sfortunatamente non è ancora riuscita a convincere tuo padre" Continuò Steve, lasciando una carezza fra i capelli biondi di Danny. Lui si limitò ad annuire.
"Hai un fratello e due sorelle, Matt, Bridget e Stella, che però domani non sarà con noi" Terminò il Comandante, chinandosi per baciare la fronte dell'omega. Danny annuì nuovamente ed appoggiò la testa contro il morbido cuscino. 
"Va bene, ottimo lavoro..." Commentò il Detective chiudendo gli occhi, accocolandosi contro il materasso, lasciando una carezza sul ventre appena visibile. Steve sorrise e si alzò in piedi per spegnere la luce.
"Un giorno ti presenterò anche Mary" Disse il Comandante infilandosi sotto le coperte morbide. Stringendosi al corpo dell'omega.
"Va bene... non vedo l'ora..." Borbottò Danny con le palpebre che calavano lentamente, celando i profondi occhi azzurri.
Steve sorrise divertito e si accoccolò contro il corpo dell'amico, appoggiando una mano sulla pancia gonfia del compagno.
"Buona notte, Danno" Sussurrò il Comandante, ghignando.
"Non chiamarmi Danno" Ribatté il Detective, voltando le spalle a Steve. L'alpha sorrise e, scuotendo il capo avvolse un braccio attorno ai fianchi del compagno, tenendolo stretto contro il proprio corpo.

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