Capitolo 39:

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Erano arrivati in ospedale da pochi minuti e Danny era già stato portato in sala operatoria.
Steve avrebbe tanto voluto seguirlo ma gli era stato impedito.
Così il Comandante era rimasto solo in sala d'aspetto. 
"Steve!" Esclamò Chin entrando nella piccola saletta seguito a ruota dalla cugina.
L'alpha scattò immediatamente in piedi e strinse i due amici in un caloroso abbraccio.
"Che succede? Ti hanno detto qualcosa?" Domandò Kono, facendo correre lo sguardo lungo la porta dietro la quale sapeva avrebbe trovato Danny.
Steve scosse il capo.
"Una delle infermiere che sono riuscito ad interrogare ha detto che il parto potrebbe essere stato la conseguenza del fatto che Danny sia diventato ferino" Disse il Comandante, accomodandosi su una delle scomode poltroncine grige.
Kono si sedette al suo fianco e poggiò il capo contro la sua spalla.
"Danny è diventato ferino?" Domandò Chin con fare indagatore.
Steve annuì e raccontò brevemente ciò che era successo.
Il Tenente scosse il capo e si premette le mani contro i fianchi, accomodandosi al fianco della beta, poggiando i gomiti contro le ginocchia.

Danny era circondato dal personale medico.
Tutti parlavano a bassa voce, cercando di metterlo il più a suo agio possibile.
"Bene, Signor Williams, sa già cosa faremo ora?" Domandò una donna dai folti capelli ricci, parlandogli con tono basso e dolce.
Danny annuì e lasciò cadere la testa all'indietro, scombussolato da un misto di intense emozioni e di implacabile dolore.
"Faremo un taglio proprio qui" Disse la donna, mimando il taglio con l'indice della mano destra e l'omega rabbrividì.
"Starà bene?" Domandò Danny spaventato.
La donna gli sorrise e poggiò una mano sullo stomaco gonfio di lui.
"La sua piccola starà meravigliosamente, ora, faccia esattamente tutto quello che le dico" Ordinò la donna, assumendo un'espressione seria e decisa.
Danny annuì e lentamente chiude gli occhi, preparandosi al momento più doloroso della sua vita.

Fu dopo un tempo interminabile che una delle infermiere lasciò la sala operatoria.
Steve si sollevò immediatamente in piedi, avvicinandosi alla donna con sguardo febbrile.
Lei si sfilò la mascherina chirurgica e lo guardò sorridendo.
"Stanno bene" Commentò la donna ed il Comandante si lasciò sfuggire un sospiro di sollievo.
Kono si portò le mani alla bocca e ridacchiò eccitata, stringendo Steve in un caloroso abbraccio.
Chin sorrise a propria volta e si unì all'abbraccio, lasciando forti pacche sulle spalle dell'amico.
L'infermiera rimase qualche istante in silenzio, lasciando che i tre poliziotti si crogiolassero nell'udire quella magnifica notizia.
"Posso vederli?" Domandò Steve, stringendo le mani con frenesia.
Lei annuì ed insieme si avvicinarono ad una leggera porta bianca, una differente da quella nella quale era entrato l'omega.
La donna lo fece entrare e poi si chiuse la porta alle spalle.
Il Comandante sfregò insieme le mani e fece qualche passo avanti, guardandosi attorno con insicurezza. Trovò Danny sdraiato sul classico lettino ospedaliero, era attaccato ad una flebo e, nonostante l'immenso dolore che doveva avere provato sorrideva allegro.
Fra le sue braccia strette contro il petto stava un piccolo fagottino rosa e mugulante.
Danny sollevò lo sguardo e gli sorrise. "Hey..." Sussurrò il Detective, tentando con pessimi risultati di sedersi in un modo più formale.
Il Comandante si avvicinò a lui con passo incerto.
"Hey..." Rispose Steve, portandosi al fianco del letto.
L'omega sorrise e deglutendo gli mostrò la loro piccola.
La bambina aveva le pelle pallida, le guance piene ed un nasino minuto che puntava verso l'alto.
"Come stai?" Domandò il Comandante, sedendosi sul bordo del letto.
Danny sollevò le spalle e la piccola emise qualche piccolo vagito, facendo intendere al genitore che desiderava stesse fermo in quella posizione a lei così comoda.
"Bene, almeno credo" Rispose il Detective, abbassando lo sguardo sulla bambina.
"Non riesco ancora a credere che sia uscita dal mio corpo" Commentò Danny, premendo una mano contro il ventre ora decisamente meno evidente.
Steve sorrise e gli lasciò un bacio sulla fronte.
"Posso dirti per certo che non è uscita dal mio di corpo" Borbottò il Comandante e l'omega lo spinse giocosamente, tornando poi a regalare tutte le proprie attenzioni alla figlia.
"Vuoi tenerla in braccio?" Domandò Danny, sollevando lo sguardo sull'alpha.
Steve raddrizzò immediatamente la schiena e si leccò le labbra, tenendo lo sguardo sulla creaturina poco più grande di entrambe le sue mani.
"Io... non credo sia il caso..." Rispose il Comandante, stringendo le braccia lungo i fianchi.
Danny sollevò le sopracciglia e, dolorante e con fatica si mise a sedere, tenendo lo sguardo fisso sul compagno.
"Ho appena partorito tua figlia quindi, tu mi farai il piacere di prenderla in braccio" Ordinò l'omega, sollevando la piccola.
Steve sospirò impaurito e spaventato e, lentamente chinò la schiena e, aiutato dal compagno prese la piccola fra le mani.
Lei si mosse, rivolgendo la testa verso lo sconosciuto che l'aveva presa in braccio.
Steve spalancò gli occhi quando la vide sussultare e appoggiare la fronte contro il suo petto.
Il Comandante sorrise strabiliato e sollevò lo sguardo su Danny, che sorrideva con lo sguardo di chi sapeva cose l'alpha stesse provando.
"Hey... ciao piccolina" Sussurrò Steve, sottraendo un braccio alla presa improvvisata con cui reggeva la piccola.
Sollevò la mano destra ed andò a stuzzicare le guance piene della bambina che, immediatamente mosse una mano, tentando si afferrare quella del genitore.
"Danny! Hai visto?" Domandò il Comandante con fare eccitato, accomodandosi sul bordo del letto, così da avere la bambina alla stessa altezza del padre.
L'omega annuì e sorrise quando la piccola rivolse lo sguardo ancora cieco verso di lui.
"È così piccola" Sussurrò l'alpha, sorridendo fiero della sua bambina. Danny sorrise a propria volta e stuzzicò la mano della piccola.
La bambina sussultò nuovamente e strinse la prima cosa che gli capitò a tiro, ovvero, l'indice del Comandante. Lui sollevò lo sguardo verde prato sul viso del compagno.
"È la prima cosa che le infermiere mi hanno mostrato" Commentò il biondo, carezzando il capo coperto da capelli bruni della piccola.
Steve sorrise.
"Perché non vai a mostrarla agli altri?" Domandò Danny.
Il Comandante sollevò immediatamente lo sguardo e lo puntò sulla porta d'ingresso, poi nuovamente sul compagno.
"Come... come sai che sono qui?" Domandò l'alpha, alzandosi in piedi con riluttanza, non volendo abbandonare il fianco del compagno.
"Andiamo, le grida di Kono potrebbero stordirmi" Commentò il Detective divertito.
Steve scosse il capo e si chinò sul letto, lasciando un bacio sulle labbra di Danny.
"Torno subito, ok?" Domandò l'alpha. Danny annuì e sbadigliò sonoramente.
"Fa pure con calma, io faccio un sonnellino" Disse il biondo prima di voltarsi su un fianco e chiudere gli occhi.
Steve lasciò la stanza del compagno ed in un punta di piedi si avvicinò ai due cugini che, parlottavano fra di loro.
Il primo a vederlo fu Chin che, quando vide la bambina si lasciò sfuggire un enorme sorriso.
Kono si voltò ed immediatamente scattò in piedi.
"Oddio! È così piccola" Esclamò la giovane beta, abbassando lo sguardo sulla bimba stretta al petto del genitore.
"Danny come sta?" Domandò Chin, avvicinandosi alla bambina con circospezione.
Steve sorrise.
"Stanco ma felice" Rispose il Comandante, stuzzicando una delle manine della figlia.
Lei l'aprì immediatamente, cercando di afferrare la fonte di disturbo.
Kono sorrise eccitata.
"Ha i tuoi capelli" Commentò la ragazza, individuando immediatamente i capelli bruni della piccola.
Steve sorrise e le porse la piccola ma, Kono si fece immediatamente indietro.
"Oh no, mi spiace ma, per quanto la ami non posso prenderla" Disse la beta, incrociando le braccia contro il petto, enfatizzando ancora di più la sua opposizione.
Il Comandante sollevò le sopracciglia. "Vedi. Se ora le prendessi in braccio mi verrebbe voglia di farne una tutta mia e, sono ancora troppo giovane per avere figli" Spiegò Kono, tornando vicino all'uomo e la bimba.
Steve scosse il capo e Chin si coprì una mano, trattenendo una risatina.
"Chin?" Domandò il Comandante, rivolgendosi all'amico.
Il Tenente sollevò le spalle a spalancò le braccia.
"Non mi rifiuto certo di tenere in braccio questa piccolina" Commentò l'alpha, lasciando che Steve gli desse la bambina.
Lei mugugnò un poco infastidita, forse non riconoscendo l'odore dei due genitori ma, alla fine si accoccolò contro il petto di Chin, consapevole che suo padre fosse al suo fianco.
"Il naso è decisamente quello di Danny" Disse il Tenente, facendo ridere il Comandante e la cugina.
"Non dirlo a lui" Borbottò Steve e Kono sorrise, dandogli una pacca sul braccio.
"Signor Mcgarrett?" Domandò una delle tante infermiere, avvicinandosi a lui con le mani nascoste dietro la schiena.
Lui sollevò le sopracciglia e riprese la figlia fra le braccia.
"Si?" Domandò Steve, avvicinandosi alla donna con fare circospetto.
Lei sorrise e mostrò ciò che teneva dietro la schiena.
Un biberon pieno di latte caldo.
"Venga, è ora della sua prima lezione" Commentò la donna, suscitando la risata dei due cugini.      

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