Passarono esattamente due settimane, nove ore e trentasette minuti, prima che la squadra del Governatore e quella del New Jersey si incontrassero per studiare un piano d'attacco. Giunsero alla conclusione che sarebbe stato Steve Mcgarrett a guidare la retata, Danny sarebbe rimasto al suo fianco come suo vice e, nel caso in cui al Comandante fosse accaduto qualcosa sarebbe toccato a lui guidare la missione.
Missione che si sarebbe svolta da li a due giorni.
La notte prima Danny, Kono, Chin e Steve si erano appostati a distanza di sicurezza presso il nascondiglio di Lake, un enorme edificio che si trovava in mezzo alla foresta. "Davvero? E nessuno lo ha mai notato?" Aveva domandato Danny scioccato da quel fatto.
L'asiatico l'aveva zittito dicendo che nessuno era solito frequentare quelle zone di montagna e, che quindi nessuno aveva mai notato il grande edifico.
Quella stessa notte scoppiò un forte temporale che li bagnò fino alle ossa, costringendoli ad una ritirata strategica verso casa.
Ed ora Danny era piegato sul water che vomitava e lanciava imprecazioni contro il maledetto acquazzone.
"È inutile che tu te la prenda con il tempo" Disse Steve appoggiandosi allo stipite della porta.
Il Detective lo fulminò con lo sguardo e si pulì le labbra con alcuni veli di carta igienica.
"Ma sta zitto. Sbaglio o tu sei la stessa persona che ha bestemmiato contro lo spigolo del comodino solo poche ora fa?" Domandò il biondo ricordando il divertente epiteto di quella mattina. Danny era stato svegliato dall'inveire del collega e, nonostante avessero un muro a separarli lui aveva sentito tutto e da bravo amico quale era, era scoppiato a ridere.
"Touche" Rispose Steve lasciandolo solo in bagno.
"E comunque, anche Kono si è presa un bel raffreddore, accompagnato da nausea e mal di testa" Commentò il biondo.
Danny tirò lo sciacquone e si passò una mano fra i capelli, fortunatamente quei due giorni sarebbero stati utilizzati a loro piacimento e Danny li avrebbe passati sul divano, rintanato sotto le coperte. Fuori pioveva ancora perciò non avevano molto altro da fare se non riposare.
Il biondo uscì dal bagno e raggiunse Steve in salotto, l'alpha era seduto sul divano e stava facendo zapping fra i canali.
Danny si sedette al suo fianco e si avvolse in una morbida coperta blu notte.
"Forse dovremmo fare un salto in farmacia e prendere qualcosa per questa brutta nausea e..." Il Comandante gli passò una mano sulla fronte e scosse il capo.
"Anche per questa febbre. Per essere del New Jersey sei davvero gracilino" Gli fece notare l'alpha.
Danny gli fece il verso e si strinse maggiormente nelle coperte, poi lo guardò storto.
"Non è colpa mia se in questo posto prima ci sono quaranta gradi e subito dopo dieci! C'è uno sbalzo termico eccessivo ed imprevedibile!" Esclamò il biondo indispettito.
Steve sbuffò un risata e passò un braccio dietro al poggia schiena del divano, ormai si era abituato a quelle uscite del collega, pochi giorni prima infatti gli aveva confessato di odiare le Hawaii e che, se non fosse stato per la sua missione non ci avrebbe mai messo piede.
"Tu sei in paradiso e ti lamenti" Aveva commentato Steve con sdegno. "Comunque hai ragione, questo pomeriggio farò un salto in farmacia, se non sbaglio non è molto lontana da casa" Commentò il biondo.
Steve si voltò per poterlo guardare e sollevò le sopracciglia.
Danny lo guardò a propria volta. "Cosa? Cos'è quello sguardo?" Steve lo guardò con fare ovvio e spostò il busto di lato, così da poterlo guardare con meno fatica.
"Non ti lascio certo andare da solo" Disse l'alpha con fare ovvio.
Il Detective spalancò la bocca indignato e, in tutta risposta il Comandante sbuffò dal naso.
"Cos'è? Non ti fidi di me?" Domandò il biondo, incrociando le braccia contro il petto.
Steve sollevò le mani a mo di resa e si appoggiò al poggia-gomito con la schiena.
"Certo che mi fido di te, ma Lake è ancora in circolazione e non voglio che succeda qualcosa due giorni prima della missione, ok? È troppo importante" Spiegò il Comandante. Danny valutò le parole del collega e non le trovò del tutto insensate, nemmeno lui avrebbe voluto rischiare di mettere a rischio la missione, dopotutto, aveva vissuto sotto copertura per due anni solo in attesa di quel giorno.
"Va bene, ma ora riposiamo" Disse Danny appoggiandosi alla spalla di Steve.
Lui sorrise e dopo aver preso una ciotola di popcorn dal tavolino iniziarono a guardare il film.Quel pomeriggio ancora pioveva, i due avrebbero potuto andare a piedi fino alla farmacia, ma con Danny malato e con il tempo che non voleva dare segni di miglioramenti decisero di andare in macchina.
La farmacia, che si trovava all'interno di un grande supermercato era circa tre chilometri da casa Mcgarrett perciò non impiegarono molto tempo per raggiungerla, una decina di minuti forse anche meno. Parcheggiarono nel grande parcheggio coperto e presero le scale per raggiungere il centro commerciale.
Lo trovarono pieno di gente, evidentemente molti avevano approfittato del mal tempo per fare shopping e passare del tempo con la famiglia.
Danny seguì Steve all'interno del grande ambiente riscaldato.
Il Comandante sembrava conoscere alla perfezione quel luogo, anche se aveva raccontato al Detective che l'ultima volta che ci era entrato era stato un anno prima, non perché l'alpha vivesse di aria e sole, ma perché preferiva portare guadagno ai piccoli negozi.
La farmacia si trovava in mezzo a due gioiellerie, fuori stava un insegna luminosa con il simbolo del Caduceo che svettava illuminato di verde.
"Non c'è bisogno che mi accompagni, puoi anche andare a fare compere" Disse Danny rivolgendosi al collega. Steve abbassò il capo per poterlo guardare, poi iniziò a guardarsi attorno con aria indagatrice.
"Vado a comprare qualcosa per la cena di questa sera, tu aspettami qui davanti" Detto questo il Comandante sparì in mezzo alla gente, senza dare a Danny la possibilità di ribattere.
Il biondo sbuffò e scuotendo il capo entrò all'interno della farmacia. L'ambiente era ampiamente illuminato, gli scaffali erano pieni di confezioni, bianche, rosa e azzurre, molte avevano delle forme davvero particolari.
Danny iniziò a vagare spaesato da tutte quelle scatole così simili fra di loro.
"Posso aiutarla?" Domandò una voce alle sue spalle che lo fece sobbalzare. Il biondo si voltò di scatto, ma sospirò rasserenato quando si trovò davanti il viso gentile di una farmacista.
La donna sarà stata sulla sessantina, aveva lunghi capelli bianchi raccolti in uno chignon alto, tenuto sopra la testa da una pinza di ferro.
La corporatura era minuta quella tipica di un anziano.
Il cartellino che portava appeso alla divisa bianca recitava il nome: Katy. "In realtà ho proprio bisogno di una mano" Commentò Danny contento di avere trovato qualcuno disposto ad aiutarlo.
Lei gli sorrise nuovamente e lo affiancò.
"Di che cosa ha bisogno?" Domandò Katy, sistemando sul viso un paio di occhiali da lettura, due ciuffi bianchi le ricaddero davanti agli occhi e Katy, se li avvolse con aria stizzita attorno allo chignon disordinato che aveva sopra la testa.
"Un farmaco contro la nausea e la febbre. Ieri stavo facendo una passeggiata quando ha iniziato a piovere, credo di aver preso freddo, ma dopo domani sarà una giornata molto importante e devo assolutamente stare bene" Spiegò Danny sperando che l'infermiera potesse consigliargli qualcosa che avesse un effetto immediato, anche se, temeva non esistesse una medicina del genere.
Lei annuì ed iniziò a camminare fra gli scaffali, parlottando fra sé e sé, chiedendosi quale sarebbe stato il farmaco più giusto per i bisogni del suo paziente.
"Una semplice tacchipirina dovrebbe essere sufficiente per far passare la febbre, mentre per la nausea ti consiglio questo" Disse lei prendendo fra le mani una scatola bianca con alcune linee ondulate verdi e blu, sovrimpresso stava un nome lungo ed impronunciabile.
"Per la febbre basta una compressa al giorno, mentre per la nausea ne consiglio almeno due, tre se si dimostra davvero insopportabile. Non posso garantire che i malesseri passeranno entro domani, ma di sicuro si sentirà molto meglio" Spiegò la donna portandosi dietro al bancone della farmacia.
Scannerizzò i codici a barre dei farmaci e li mise in una piccola borsa di plastica bianca.
"Il totale è $25.50" Danny prese il portafogli dalla tasca posteriore dei pantaloni e pagò con una banconota di cinquanta.
"Se entro la settimana i sintomi non sono completamente spariti le consiglio di farsi vedere da un medico" Il biondo annuì e la ringraziò.
Si strinse nella felpa nera che Steve gli aveva prestato e si mise ad aspettarlo fuori dalla farmacia.
Quando sollevò lo sguardo vide il partner in lontananza che parlava con una donna anziana ed una bambina, l'alpha sorrideva loro con aria gentile, probabilmente erano delle sue conoscenze.
La piccola si mise in punta di piedi e batté il cinque a Steve, poi l'uomo le salutò e si incamminò nella sua direzione.
"Hai trovato quello di cui aveva bisogno?" Domandò Steve incrociando le braccia contro al petto. Danny si domandò come facesse a non avere freddo, anche se le temperature erano crollate drasticamente Steve indossava una semplice canottiera blu e dei bermuda neri.
"Si, possiamo tornare a casa. Tu devi comprare altro?" Domandò l'omega alludendo alla borsa di tela piena di piccoli pacchetti bianchi.
Steve scosse il capo e portando un braccio attorno alle spalle dell'amico si avviò verso le scale.
![](https://img.wattpad.com/cover/238857903-288-k485694.jpg)
STAI LEGGENDO
Eyewitness
Fanfic⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ ~Omegaverse~ Il suo nome è Danny Williams, nato nel New Jersey e trasferitosi alle Hawaii due anni addietro lavora in grande ristorante molto in voga sull'isola, il Velvet. La sua vita è tranquilla, vive...