Steve e Grace stavano davanti al vetro che dava sulla sala interrogatori.
Lake era al suo interno.
Il trafficante era seduto su una sedia di ferro bianco e aveva le mani ammanettate dietro la schiena ma, nonostante questo aveva deciso di accavallare le gambe, rasentando quella che doveva apparire una posizione elegante.
Non indossava più la giacca bianca, ma era rimasto semplicemente in camicia che, a detta sua era molto più comoda.
"Dovremmo entrare" Disse tutto d'un tratto Grace.
Il Comandante abbassò lo sguardo su di lei, la donna aveva gli occhi puntati sulla figura seduta nella stanza, teneva le braccia incrociate davanti al petto ed i pugni chiusi.
"Dovremmo" Rispose Steve avvicinandosi alla porta.
Appoggiò una mano sulla maniglia ma si bloccò all'ultimo.
"Devo sapere qualcosa su di lui?" Domandò l'alpha puntando lo sguardo su Grace.
Lei digrignò i denti e si passò una mano fra i capelli scuri, il sorriso aveva lasciato le sue labbra non appena erano entrati nella centrale. Aveva assunto un comportamento degno di una poliziotta.
"Lake è un ammaliatore, un ingannatore... un manipolatore senza scrupoli.
Farà di tutto per confonderti, ti farà domande ed in base alla tua reazione agirà di conseguenza.
Ti chiederà di Danny. Ti chiederà della tua famiglia.
Non farti confondere dal suo comportamento" Spiegò la donna che, sembrava sapere molte cose del trafficante.
Steve annuì ed abbassò la maniglia.
Il Comandante entrò nella stanza seguito da Grace.
Lake sollevò lo sguardo su di loro e sorrise con aria disinvolta.
L'alpha veva un taglio sul labbro, evidentemente doveva aver fatto perdere la pazienza all'agente sbagliato.
"Buongiorno Comandante... Mcgarrett, giusto?" Domandò Lake puntando gli occhi verde prato su di lui, poi passò a Grace e le sorrise. L'alpha digrignò i denti e si trattenne dal saltargli alla gola.
"Tillwell" Continuò l'altro uomo raddrizzando la schiena, appoggiando completamente i piedi a terra, sollevò un poco le spalle facendole scricchiolare in modo allarmante. Steve si domandò se qualcuno lo avesse colpito, sperò che qualcuno lo avesse fatto, quel taglio sul labbro non era abbastanza.
"Daniel non è venuto a farmi visita? Passa due interi anni sotto copertura e poi non ha nemmeno il coraggio di venire a porgere i suoi saluti" Commentò Lake, arricciando le labbra come fosse stato un bambino a cui era stato proibito di mangiare il suo dolce preferito.
"Oppure sei stato tu a proibirglielo?" Lake si rivolse a Steve e lo guardò di sottecchi, sempre con lo stesso ghigno stampato in volto.
Grace lo aveva avvertito, eppure sentire il nome del Detective pronunciato da quel verme gli fece ribollire il sangue nelle vene.
Incrociò le braccia contro il petto solo per non stringere le mani a pugno.
Non voleva dare soddisfazioni all'altro alpha.
"Si" Rispose Steve sorridendo a propria volta, avrebbe provato a fare lo stesso gioco di Lake, chissà, forse avrebbe ottenuto qualcosa, anche se ne dubitava fortemente.
"L'ho legato ad una sedia e l'ho lasciato in cucina, non essendo contento ho chiuso tutte le porte a chiave ed ho inserito l'allarme. Ah no aspetta, credo che se avessi anche solo provato a fare una cosa simile Danny mi avrebbe spaccato la faccia, quello che farebbe volentieri con te" Disse Steve muovendosi da un piedi all'altro.
Grace si lasciò sfuggire un sorriso, poi tornò seria, come lo era stata pochi istanti prima.
"E allora perché non è qui?" Domandò Lake ignorando completamente le parole dell'altro alpha.
Steve arricciò le labbra, ma immaginava una reazione simile, a Lake piaceva avere il controllo, perciò non avrebbe concesso al Comandante di gestire la loro chiacchierata. "Sfortunatamente per te Danny è malato, ma questa mattina ha avuto la forza di venire a farti il culo, ammirabile da parte di un omega, non credi?" Domandò Grace facendo alcuni passi avanti, affiancando Steve. Lake socchiuse le labbra fingendosi stupito ed ammirato dal gesto dell'omega.
"Il nostro Daniel non sta bene? Come mi dispiace, portategli i miei saluti" Steve sbuffò dal naso e si voltò verso il vetro, chissà se qualcuno li stava ascoltando e guardando.
"E che cos'ha?" Domandò Lake accavallando le gambe con non poca fatica, il pantalone si sollevò e mostro un ecchimosi sulla caviglia che svettava contro la pelle biancha.
Il Comandante sorrise soddisfatto. Grace sospirò esasperata ma decise di rispondere, sapeva che se non lo avesse fatto Lake non avrebbe mai smesso di chiederlo e loro avrebbero perso del tempo inutilmente.
Si accovacciò così da poter guardare il prigioniero.
"Febbre" Mentì lei.
Steve la guardò con la coda dell'occhio, non comprendendo perché l'alpha avesse deciso di mentire.
Lake storse il naso, la risposta non sembrava essere di suo gradimento, ma ai due poliziotti non importava. "Allora, cosa volete sapere?" Domandò il prigioniero muovendo un poco le braccia, facendo tintinnare le manette.
"Dove sono i registri?" Domandò Grace.
Lake abbassò lo sguardo su di lei e le sorrise in modo enigmatico, si passò la lingua sulle labbra e con un movimento del capo spostò alcuni ciuffi che gli erano finiti sulla fronte sudata.
"Quali registri, Tillwell?" Domandò a propria volta l'uomo.
L'alpha si alzò in piedi e si avvicinò colpendogli la gamba ferita con un calcio. Lake guaì per il dolore, ma continuò a sorridere divertito.
"I registri con i nomi degli uomini con cui hai contrattato e a cui hai venduto centinaia se non migliaia di persone, e non azzardarti a dirmi che non esistono. Tu sei un uomo, per quanto mi costi ammetterlo, estremamente intelligente, sapevi che con quei nomi avresti avuto nel pugno della tua mano schifosa l'intero mondo criminale, perciò dimmi, dove sono?" Lake si mostrò stupito da quelle prole, fece scrocchiare il collo e poi sorridendo rispose.
"Sei una donna intelligente, Tillwell. Perché non li trovi da sola?" Grace raddrizzò la schiena e strinse le mani a pugno, avrebbe ammazzato Lake di botte se Steve non l'avesse presa per le spalle.
"Grace, è evidente che lui non ci dirà nulla, ma forse, se gli mostrassimo a cosa serve quella griglia a terra potrebbe parlare" Commentò Steve. Lake abbassò lo sguardo sulla piccola griglia che si trovava in una zona in bassorilievo, collegata con uno scarico.
"Credi che non lo sappia, Mcgarrett? Vuoi prendermi a pugni? Farmi sanguinare? Fa pure, il dolore non è un problema" Steve si avvicinò a lui e si chinò fino quasi a sfiorare il viso dell'altro alpha con il proprio. "Davvero?" Domandò il Comandante. Lake sorrise.
Steve si sollevò e si allontanò dal corpo dell'altro, avvicinandosi alla porta, prima di uscire attese che Grace lo raggiungesse.
"Avevi ragione, è abile, estremamente abile, ma parlerà" Grace annuì e si passò una mano sulla fronte.
Steve la condusse nel proprio ufficio e la fece sedere alla scrivania.
Lei appoggiò la fronte contro il legno scuro e chiuse gli occhi stanchi. "Perché hai mentito? Riguardo a Danny intendo" L'alpha si sollevò e lo guardò con aria stanca, indicò a Steve la propria poltrona, l'uomo si sedette ed appoggiò i gomiti sulla scrivania, rimanendo attentamente in ascolto. "Tu e lui siete stati a letto" Non era una domanda, ma un' affermazione.
Il Comandante non provò a mentire, non sarebbe servito a nulla, semplicemente le raccontò quello che era successo, evitando di raccontare i dettagli.
"Se avessi detto che Danny soffriva di nausee Lake avrebbe iniziato a farti domande riguardo al tuo rapporto con lui, avrebbe dedotto dal tuo sguardo che siete stati assieme e avrebbe insinuato in te il dubbio di una possibile gravidanza. Tu avresti reagito in modo violento e saresti stato allontanato e, ti sarebbe stato impedito di fargli altre domande per tutto il resto delle indagini" Spiegò Grace con fare ovvio, poi si appoggiò alla poltrona e chiuse gli occhi, godendosi il silenzio che precedeva la tempesta.
"Non immaginavo sapesse manipolare le persone fino a questo punto" Commentò Steve, rendendosi conto che, se non fosse stato per Grace avrebbe rischiato di essere rimosso dal caso.
L'alpha sorrise ed aprì gli occhi, incrociò le braccia contro al petto ed accavallò le gambe.
"Lo so, purtroppo è più abile di quanto sembri" Rispose la donna.
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Eyewitness
Fanfiction⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ ~Omegaverse~ Il suo nome è Danny Williams, nato nel New Jersey e trasferitosi alle Hawaii due anni addietro lavora in grande ristorante molto in voga sull'isola, il Velvet. La sua vita è tranquilla, vive...