Quando Danny aprì gli occhi le sue orecchie vennero colpite da un borbottio.
Quando si voltò nella direzione del suono si stupì nel trovare Steve intento a nutrire la piccola.
"Paaaapa paaaapa!" Borbottava il Comandante, camminando avanti ed indietro per al stanza.
La piccola beveva con ingordigia e, la bottiglietta di latte fornita dalle infermiere era ormai arrivata al termine.
"Steve... che fai?" Domandò Danny, mettendosi a sedere con disinvoltura.
Il Comandante sorrise e gli andò incontro, lasciandogli un bacio sulle labbra.
Il biondo rimase qualche istante perplesso, poi rispose al bacio, poggiando una mano sulla guancia del compagno, tenendolo vicino al proprio corpo.
"Grazie per avermi dato questa piccola" Disse Steve, sorridendo gioioso.
Danny sorrise e, abbassando lo sguardo non poté fare a meno di notare che il Comandante non indossava più gli abiti che portava quando lui si era addormentato.
"Ti sei cambiato" Commentò il biondo, incrociando le braccia contro il petto. Steve annuì.
"Hai dormito tutta la notte e le infermiere mi hanno obbligato a tornare a casa ma, sono tornato il prima possibile!" Esclamò il Comandante, porgendo la bambina a Danny che, la strinse immediatamente contro il petto.
"Ho dormito così tanto?" Domandò il Detective, lasciando due baci sulle guance della figlia.
Steve annuì e si accomodò al suo fianco.
"Si... i medici dicono che se vuoi posso portarti a casa" Rivelò il Comandante, poggiando il biberon sopra un piccolo comodino bianco.
Danny lo guardò stupito poi sorrise.
"Ti prego, portami a casa" Ribatté il biondo.
Steve sorrise e, porgendo la figlia al compagno andò ad avvertire le infermiere che Danny era pronto a lasciare l'ospedale per tornare a casa.
Insieme lasciarono il grande edificio bianco e si diressero nel parcheggio. Danny camminava lentamente, ancora stanco a causa dell'operazione della sera prima ma, contendo di poter tornare a casa Mcgarrett.
Steve aprì la portiera che dava sui sedili posteriore e depositò la figlia sopra un piccolo seggiolino nero e morbido.
Il Detective sollevò le sopracciglia, più che sicuro di non aver mai visto quell'oggetto.
Quando i due uomini furono in auto Danny domandò ciò che gli passava per la mente.
"Dove hai preso quel seggiolino?" Domandò l'omega, rivolgendo lo sguardo verso la bambina ancora placidamente addormentata. Steve sorrise.
"Prima di venire qui sono passato in un negozio consigliato da una delle infermiere. Ho comperato il seggiolino per l'auto, un seggiolone per quando sarà abbastanza grande per mangiare da sola e la culla... non sapendo quale colore ti sarebbe piaciuto ho scelto il bianco" Spiegò il Comandante, rivolgendo lo sguardo verso il compagno.
Danny annuì e, istintivamente poggiò le mani sulla pancia ancora gonfia, avrebbe dovuto iniziare a fare esercizio per tornare al suo peso forma e al fisico magro che lo contraddistingueva.
"Oh... hai fatto bene, mi piace il bianco" Commentò il Detective, sorridendo timidamente.
Steve sorrise a propria volta e parcheggiò l'auto, scese e si avvicinò al bagagliaio, dove stavano due grandi scatole che, vennero facilmente sollevate dal Comandante.
Danny si occupò della figlia, che dormiva pacifica.
Quando entrarono in casa Steve poggiò le scatole a terra e accese la luce.
La bambina borbottò qualcosa, forse riconoscendo di essere finalmente arrivata a casa.
"Hai fame? Posso preparare qualcosa" Disse l'alpha, lasciando un bacio sulla fronte del compagno.
Danny annuì e, tenendo la figlia in braccio andò ad accomodarsi sul divano.
Avrebbe voluto aiutare Steve o, iniziare a montare la culla, ma in quel momento voleva solamente tenere stretta fra le braccia la propria bambina.
"Bistecca va bene?" Domandò il Comandante, affacciandosi dalla cucina per poter guardare il compagno.
Danny annuì e si accomodò sul divano, tenendo la piccola premuta contro il proprio petto.
"Perché non chiami i tuoi genitori? Li ho avvertiti del tuo ritorno a casa ma... non ho potuto fare molto altro" Disse Steve, occupandosi di preparare la cena.
Danny la trovò un'idea interessante così, dopo aver cercando il proprio cellulare senza successo decise di utilizzare quello del compagno. Conosceva il numero della madre a memoria, perciò non fu difficile contattare il genitore.
Clara non impiegò molto per rispondere.
"Steve!? Come sta Danny!?" Domandò immediatamente la donna con tono ansioso.
Danny sorrise e si accomodò nuovamente sul divano, abbassando lo sguardo sulla figlia che respirava lentamente, muovendo le mani dalle dita piccole e sottili.
"Ciao mamma... sono io" Rispose il Detective con tono estremamente eccitato.
Non sentiva la voce della madre da più di due mesi e doveva ammettere che gli era mancata terribilmente. "Tesoro! Santo cielo stai bene? Perché non mi hai chiamata prima?" Domandò Clara, gridando a gran voce il nome del marito, che immediatamente accorse per poter parlare con il figlio.
Danny sorrise, trovando buffo il comportamento dei genitori e, non poté fare a meno di domandarsi se anche lui, una volta che la sua piccola sarebbe cresciuta si sarebbe ritrovato ad essere così apprensivo.
"Scusa mamma è che... abbiamo avuto altro a cui pensare..." Disse Danny sorridendo enigmatico.
Steve si affacciò dalla cucina e fu costretto a trattenere una risata quando vide l'espressione divertita stampata sul viso del compagno.
"Altro a cui pensare? Cosa intendi Daniel?" Domandò Eddie con tono severo.
Il Detective sorrise e si chinò per lasciare un bacio sulla fronte della figlia, che infastidita mugugnò, muovendo le braccia cicciottelle. "Aspetta un attimo. Cos'è stato quel suono?" Domandò sua madre con tono indagatore, forse avendo riconosciuto il piccolo vagito emesso dalla bambina.
Danny sorrise e si leccò le labbra. "Nostra figlia è nata" Rispose l'omega. Immediatamente grida entusiaste lo colpirono ed il Detective fu costretto ad allontanare il cellulare dall'orecchio, così da non rischiare di diventare sordo.
"La piccola è nata? Oh Danny! Siamo così contenti! Come sta? É sana?" Domandò immediatamente Clara.
Danny sorrise e abbassando lo sguardo sulla figlia rispose.
"Sta benissimo... ha i capelli di Steve" Disse il Detective.
Il compagno, sentendosi chiamare si avvicinò all'allegra famiglia e lasciò un bacio sulle labbra dell'omega, avvolgendogli un braccio attorno ai fianchi, tenendolo stretto contro il proprio corpo.
"Speriamo abbia i tuoi occhi" Commentò Eddie.
Anche Danny sperava che la sua piccola avesse i suoi occhi ma, un sesto senso gli fece intuire che così non saprebbe stato.
"È pronto" Sussurrò Steve, lasciando un bacio sul collo del biondo.
Danny annuì e si sporse per baciare la labbra del moro.
"Mamma papà, devo andare. Ma promette vi richiamerò il prima possibile" Disse il Detective suscitando non poche proteste da parte dei genitori.
L'omega ridacchiò e strinse la figlia contro il petto.
"Fai il bravo e chiamami se hai bisogno di qualcosa" Disse Clara che di bambini ne aveva cresciuti ben quattro.
Danny annuì e dopo gli ultimi saluti chiuse la chiamata.
A pranzo, improvvisarono una sorta di seggiolone, non avendo ancora montato quello comprato da Steve non avevano altro posto dove lasciare la bambina. "Stavo pensando, come ti piacerebbe chiamarla?" Domandò il Comandante, poggiando lo sguardo sul viso pacifico della figlia, poggiandolo poi su quello del compagno.
Danny si morse le labbra e sollevò lo sguardo verso il cielo.
"Hai qualche idea?" Gli domandò il biondo. Steve si fece serio.
"Avrei in mente un secondo nome... Doris, come mia madre" Rivelò l'alpha, osservando attentamente la reazione dell'omega.
Il Detective sollevò le sopracciglia ed incrociò le braccia contro il petto. "Perché non come primo nome?" Domandò Danny.
Il Comandante si leccò le labbra e sorrise quando vide la bambina muoversi un poco.
"Perché... non mi sembra il classico nome da bambina e poi, mi farebbe strano chiamare mia figlia con il nome di mia madre. Se lo usassimo come secondo sarebbe un semplice ricordo, tutto qui" Spiegò Steve, sollevando lo sguardo speranzoso sul biondo.
Danny sorrise.
"Mi piace. E, per primo nome ti piacerebbe Grace?" Domandò l'omega. Il Comandante sorrise mesto. "Immagino che lei ne sarebbe fiera" Continuò Danny.
Steve annuì e poi si voltò verso la figlia che, era stata comodamente posta a capotavola.
Si chinò su di lei e le lasciò una carezza sulla guancia.
"Bene. Benvenuta Grace Doris Mac- Williams-Mcgarrett" La salutò il Comandante, lasciandole poi un tenero bacio sulla fronte.
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Eyewitness
Fanfic⚠️La storia presenta contenuti per adulti⚠️ ~Omegaverse~ Il suo nome è Danny Williams, nato nel New Jersey e trasferitosi alle Hawaii due anni addietro lavora in grande ristorante molto in voga sull'isola, il Velvet. La sua vita è tranquilla, vive...