Capitolo 9:

2.4K 123 6
                                    

Danny si svegliò con un peso che gli opprimeva il petto.
L'omega mugugnò infastidito e voltò il capo, incontrando  la figura ancora dormiente di Steve.
L'alpha aveva la fronte premuta contro la schiena del biondo, il suo respiro era regolare e si infrangeva contro la pelle bollente del biondo, coprendola di brividi.
Danny si passò una mano sugli occhi e sbuffò dal naso, poi allungò le braccia e le gambe, le ossa scricchiolarono in modo preoccupante.
Steve strusciò il viso contro la schiena del compagno e gli lasciò un bacio alla base del collo.
"Buongiorno" Sussurrò l'uomo mettendosi a sedere.
L'alpha si passò una mano fra i capelli e sbadigliò sonoramente, poi si mise in piedi facendo scrocchiare la schiena.
Danny si limitò a rispondere con un mugolio assonnato e nascose il viso contro il cuscino di morbide piume, finendo con lo sprofondare nuovamente nel sonno senza che però il Comandante se ne accorgesse. "Vado a fare colazione, puoi rimanere a casa oggi" Lo informò il l'alpha lasciando la camera degli ospiti con passo lento.
Steve fece qualche passo lungo il corridoio ed entrò in camera propria, si avvicinò ad un grande cassettone e selezionò gli abiti per la giornata.
Scelse un paio di pantaloni cargo verde militare ed una maglietta grigia, prese un paio di boxer senza neanche bisogno di guardare e tornò in corridoio per raggiungere il bagno. Si chiuse la porta alle spalle e appoggiò gli abiti sulla lavatrice poi si guardò allo specchio.
Aveva i capelli sparati in ogni direzione ed il viso più stanco del solito, per non parlare delle strisce rosse che aveva su tutto il corpo.
Steve scosse il capo e s'infilò nel box doccia, l'acqua calda gli colpì la schiena e il collo, l'alpha sospirò e si crogiolò sotto al getto, appoggiando la fronte alla parete di piastrelle fredde.
Da quanti giorni conosceva Danny? Quello era il settimo.
Non si stupì che l'indagine si muovesse così lentamente, sperava solamente di non doverci passare troppo tempo.
In quei pochi giorni erano giunte molte altre segnalazioni di omicidi, furti e lui e la sua squadra avevano dovuto accantonarli per occuparsi del caso Williams.
Una volta trovato l'assassino aveva pensato sarebbe stato semplice risalire al mandante e alla causa di quegli omicidi, ma sfortunatamente non era stato così anzi, la situazione si era fatta ancora più complicata.
Il mercenario non aveva saputo dare loro molte informazioni, un solo nome, Lake.
Steve non era preoccupato per quello che era capitato la notte prima, era stato un semplice sfogarsi di istinti, non ci sarebbero state conseguenze e, probabilmente lui e Danny non ne avrebbero più parlato.
Il Comandante prese la boccetta del bagnoschiuma e ne versò una piccola quantità su una spugna blu, poi iniziò a sfregare la pelle bronzea.
Una volta che ebbe finito di lavarsi uscì dalla doccia e si preparò per andare a lavoro, non che avesse tutta questa voglia, quei tre giorni erano stati al limite dell'impossibile e Steve voleva assolutamente passare un paio di giorni di completo relax, stare a casa e godersi un buon film, andare al mare, nuotare e correre.
Il Comandante indossò gli abiti puliti e si sistemò i capelli con l'aiuto di un piccolo pettine, poi uscì dal bagno. Una volta uscito dalla porta però, qualcosa gli stuzzicò la mente.
Fu costretto a ricordarsi che, il calore di un omega sarebbe durato all'incirca cinque giorni e, per quanto fosse stato piacevole abbandonarsi al piacere del sesso in compagnia di Danny non aveva alcuna intenzione di fare da balia ad un omega in pieno calore.
Tornò in bagno ed iniziò a frugare nei tanti cassetti bianchi ricordando che, due anni prima sua sorella Mary gli aveva fatto visita e, essendo lei molto vicina al calore aveva portato con sé una confezione di soppressori che poi, una volta ripartita per i suoi lunghi viaggi aveva dimenticato a casa del Comandante.
Alla fine dell'ardua ricerca le sue mani si strinsero attorno ad una confezione colorata di un tenue blu pastello.
Steve la fece girare fra le mani, cercando la data di scadenza e, finendo che sarebbero scadute l'anno successivo.
L'alpha sorrise vittorioso e, recupersando un bicchiere dalla cucina tornò in camera di Danny, si avvicinò al letto e lasciò l'acqua ed il farmaco sul comodino del biondo. Prima di scendere al piano inferiore per fare colazione si fermò davanti al letto dell'omega, la stanza era immersa nell'oscurità, l'unica fonte di luce era quella che proveniva dal corridoio.
Le coperte erano scivolate al lato del corpo del biondo, lasciandolo completamente esposto a sguardi indiscreti.
Steve si sentì avvampare alla vista del corpo nudo del compagno, ma trattenendosi dal gettarsi fra le sue braccia lo ricoprì con attenzione e, con passo di carica lasciò la camera, silenzioso così come era entrato.
Una volta che fu al piano inferiore si posizionò davanti ai fornelli e preparò una tazza di caffè, prese un pacchetto di biscotti secchi e si sedette al tavolo della cucina.
Nel mentre che faceva colazione guardò le notizie sul cellulare, a parte i casi a cui era già a conoscenza non sembravano esserci altre notizie, almeno una cosa positiva, pensò il poliziotto.
Steve mise la tazza vuota nel lavandino e la riempì di acqua, buttò la confezione trasparente dei biscotti nella spazzatura e si diresse all'ingresso di casa.
Prima di uscire inserì l'allarme e lasciò un biglietto che avvertiva il biondo della modalità di sicurezza, se qualcuno fosse entrato in casa sua lui lo avrebbe saputo.
Dopodiché uscì di casa e prese un grosso respiro.
Normalmente, una volta lasciata la propria abitazione si sarebbe diretto in tutta fretta in centrale ma, quella mattina il suo lupo sembrava essere di tutt'altro avviso.
In pochi erano gli uomini a poter mutare forma ed assumere quella di lupo e Steve, era uno di questi.
Perciò, all'interno del suo corpo vigilavano due esseri.
Lo Steve umano e lo Steve lupo che, il Comandante aveva originalmente chiamato īlio hihiu, lupo in hawaiano.
"Che c'é?" Domandò l'alpha con tono severo.
Raramente īlio era abbastanza forte da poter modificare in qualche modo le azioni del Comandante ma, quel giorno il lupo sembrava essere come rinvigorito.
"Non possiamo tornare da Danny, lo sai" Ringhiò Steve.
L'alpha non aveva una vera e propria conversazione con il suo lupo da molti anni, da quando sua madre era morta.
Īlio si era come chiuso in sé stesso, cessando di dare segni di vita ed interesse per quella del Comandante. "Ti concedo una corsa" Borbottò Steve, iniziando a spogliarsi dei propri abiti.
L'unirsi a Danny doveva aver in qualche modo risvegliato Īlio dal suo stato dormiente.
Una volta nudo le sue ossa iniziarono a gemere e scricchiolare, spezzandosi e risaldandosi.
Il lupo ululò gioioso, iniziando a correre lungo la spiaggia assolata.

Quando Danny si svegliò per la seconda volta in quella giornata il sole era al suo picco massimo e stare sotto le coperte stava diventando impossibile.
Non rivordava ciò che aveva detto Steve e nemmeno che il Comandante aveva lasciato l'appartamento per andare a lavorare.
Il biondo si mise a sedere e si passò una mano sopra gli occhi stanchi, aveva male a tutte le ossa, ma non un male negativo, si sentiva vivo come non sentiva da molto.
"Steve?" Domandò l'omega guardandosi attorno.
La sua stanza era vuota, si rattristò di quel fatto, non immaginava certo che l'alpha rimanesse con lui, ma sperava almeno di trovarlo una volta che si fosse svegliato.
Danny si passò una mano fra i capelli e si mise in piedi, stando attento a dove camminava.
Trovò un preservativo usato in fondo al letto, storse il naso infastidito e lo prese con le punte delle dita, poi lo buttò in un cestino poco distante. 
Disgustoso, classico degli alpha. Pensò Danny, rivolgendo lo sguardo verso il comodino, stupendosi però di trovare, invece del proprio cellulare una confezione di soppressori ed un bicchiere d'acqua.
L'omega li prese fra le mani e sorrise, domandandosi come mai l'alpha fosse dotato di tali farmaci.
Uscendo dalla stanza.
"Steve?" Domandò nuovamente entrando nella camera dell'altro uomo, non si sorprese di trovarla vuota.
Prima di scendere al piano inferiore pensò fosse il caso di lavarsi e mettersi qualcosa di pulito, così dopo aver passato quasi un'ora in bagno scese al piano terra.
Entrò in cucina e l'unica cosa che trovò furono delle briciole, Danny storse nuovamente il naso, in quella casa c'era davvero bisogno della "mano di una donna" come era solito sentire dire.
"Ok, cerchiamo qualcosa da mangiare" Disse tra sé e sé il biondo, iniziando a cercare nei diversi armadietti.
Senza troppa fatica trovò alcuni pacchi di biscotti e diversi barattoli di marmellata, non se la sentì di prendere qualcosa senza il permesso del suo ospite, così prese le stesse cose che l'alpha gli aveva offerto il giorno prima.
Si sedette al tavolo e posò due fette biscottate su un tovagliolo bianco, con un coltello vi passo sopra uno strato molto consistente di marmellata, quella mattina non si sentiva in vena di caffè, così decise di farne a meno. Nel mentre faceva colazione pensò fosse doveroso avvertire il sul capo riguardo al fatto che non sarebbe andato a lavoro quel giorno, così come quelli successivi.
L'uomo si dimostrò molto comprensivo e gli rivelò che uno degli agenti della five-o lo aveva già messo al corrente della cosa.
Danny non sapeva cosa fare, aveva sistemato il proprio letto e anche quello di Steve, aveva pensato di dare una lavata ai pavimenti ma non aveva idea di dove trovare tutto quello che gli sarebbe servito.
Al televisore non davano nulla di interessante, vecchi telefilm o talk show discutibili.
Danny si guardò attorno e prese il propri cellulare fra le mani e cliccò sull'icona della rubrica e selezionò uno dei tanti nomi.
Grace. 

EyewitnessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora