Eyewitness

Capitolo 24:

"Cosa!?" Domandò Danny sbattendo i palmi contro il bancone.
Steve si ritrovò a sollevare le mani, intimorito dall'improvviso scatto dell'amico.
"Chi diavolo ti ha dato il permesso di organizzare una cosa del genere!? Senza neanche chiedermelo!" Esclamò il biondo infuriato, lasciando la cucina.
Il Comandante lo tallonò immediatamente, cercando di calmarlo, ma il Detective lo scacciò, ferito, arrabbiato e turbato.
Era ingestibile.
"Danny cerca di calmarti!" Esclamò Steve, rimanendo qualche passo alle spalle del Compagno.
"Prima o poi avresti dovuto sottoporti ad una visita!" Continuò il Comandante, tentando inutilmente di calmarlo.
Danny si voltò per poterlo fronteggiare, il viso rosso e le vene del collo in evidenza.
"Avresti dovuto dirmelo!" Esclamò il biondo, grsticolando con rabbia.
"Sei arrivato da un giorno e credi di poter dettare legge nella mia vita! Chi diavolo ti credi di essere!?" Esclamò ancora l'omega. Steve si morse il labbro e si trattenne dal gridare a propria volta.
Non voleva arrabbiarsi.
Non voleva spaventare Danny.
Non voleva trasformarsi nel classico alpha animalesco e guidato dall'istinto.
"No, certo che non voglio dettare legge. Voglio fare il bene del bambino" Cercò di spiegarsi Steve, mantenendo un tono calmo.
Il Detective buttò le braccia al cielo e sbuffò furioso.
"Io ed il bambino stavamo bene anche da soli" Disse Danny con rabbia fuggendo alla vista del compagno. Corse verso camera propria e si sbatté la porta alle spalle.
Steve rimase immobile, colpito da quelle parole così dure.
Sospirò ed andò a sedersi al tavolo della cucina, si prese il viso fra le mani e prese un grosso respiro.
Forse aveva davvero esagerato.
Forse si stava davvero comportando come un qualsiasi alpha che considerava l'omega come una proprietà.
No, pensò.
Lui non avrebbe mai potuto pensare una cosa del genere, non di Danny.
Si alzò in piedi e si avvicinò alla porta della camera del Detective.
Forse avrebbe dovuto lasciarlo solo, ma il suo istinto gli diceva che doveva andare da lui, doveva andare dal suo omega.
"Danny..." Sussurrò il Comandante entrando nella stanza.
Il suo tono era dolce.
Danny era seduto sul bordo letto.
Si era avvolto le coperte attorno alle spalle e si passava una mano davanti agli occhi, tirava su con il naso cercando di trattenere i singhiozzi. "Hey..." Disse ancora Steve andandosi ad inginocchiare davanti al Detective, lui distolse lo sguardo, cercando di nascondere il viso rosso.
L'alpha gli appoggiò le mani sulle ginocchia e cercò di sorridere.
"Mi... dispiace di avere... detto quella cosa..." Disse Danny tra un singhiozzo e l'altro, sfregando gli occhi con rabbia.
Steve scosse il capo ed andò a sedersi al fianco del biondo.
"Non importa, davvero. Ho esagerato, hai ragione tu" Disse l'alpha, costringendo l'omega a sollevare lo sguardo su di lui.
"In una sola notte sono riuscito a cambiarti la vita, forse in un modo che tu nemmeno desideravi" Disse il Comandante, ovviamente riferendosi alla notte di passione che avevano avuto quasi un mese prima.
Danny tirò su con il naso e, improvvisamente si voltò, stringendo l'alpha in un abbraccio.
Lui lo strinse fra le braccia e gli lasciò un bacio sulla fronte.
"Voglio andare dal dottore" Sussurrò Danny. Steve sospirò rasserenato da quella frase.
Il Comandante lo aiutò ad alzarsi ed insieme si avvicinarono all'armadio. Danny prese il pantalone di una tuta nera, una maglietta bianca ed una felpa pesante nera.
"Puoi uscire un attimo?" Domandò l'omega, guardandolo con fare imbarazzato.
L'alpha annuì e lasciò il compagno da solo nella propria stanza.
Il Detective sospirò esausto ed iniziò ad indossare i vestiti puliti.
Non indossava quella tuta da molto, ma gli stava ancora benissimo. Quando fu pronto uscì dalla stanza, Steve lo aspettava in corridoio, la schiena appoggiata contro la parete e le braccia incrociate contro al petto.
"Sono pronto" Disse lui, sorridendo leggermente.
"Hai una macchina?" Domandò il Comandante.
Danny annuì con fare ovvio e dopo aver preso le chiavi di casa ed il cellulare uscì dal proprio appartamento.
Insieme presero l'ascensore e scesero nel parcheggio interno.
In un angolo stava parcheggiata un'auto blu scuro.
Il Detective salì al posto del guidatore ed attese che anche l'amico fosse a bordo.