Capitolo 27:

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Il pranzo fu molto interessante. Bridget continuava a fare domande riguardanti la bambina, come stesse di salute, quali fossero i suoi valori e in quanto tempo sarebbe venuta al mondo.
La giovane beta non vedeva l'ora di poterla stringere fra le braccia. Purtroppo Danny e Steve non le poterono dire molto eccetto il sesso della nascitura, anche la data di nascita rimaneva un mistero.
"Avete già pensato al nome?" Domandò Eddie ora che tutti erano riuniti in salotto.
Il Detective puntò lo sguardo sull'amico, ma lui sembrava pensare ad altro.
"A dire la verità no" Rispose Danny accavallando le corte gambe. Steve sorrise ed appoggiò il mento su una mano.
"Stavo pensando..." Iniziò Clara cambiando completamente discorso. Il Comandante puntò lo sguardo su di lei, attirato dalla voce dolce della donna.
"Quando la bimba nascerà voi tornerete alle Hawaii, devi assolutamente darmi il tuo indirizzo" Continuò lei rivolgendo la propria attenzione a Steve.
L'alpha si raddrizzò aprendo la bocca, non sapendo però che cosa dire.
"In realtà io e Danny non ne abbiamo ancora parlato, non sappiamo se torneremo alle Hawaii o resteremo qui" Rispose il Comandante sfregando insieme le mani e tenendo lo sguardo fisso sui genitori del compagno.
Il biondo lo ringraziò con lo sguardo e sospirò rasserenato da quelle parole. "Davvero? Non che io non voglia mio figlio e mia nipote qui con me ma, quell'appartamento è troppo piccolo per tre persone" Costatò la donna e, sapeva che lo stipendio del figlio non gli avrebbe permesso di comprarne un più grande.
Danny si trovò d'accordo con quelle parole ma, non voleva lasciare il New Jersey, non si sentiva pronto per quello.
"Possiamo sempre comprare una casa qui, o un appartamento più grande" Rispose a propria volta Steve che, grazie agli anni trascorsi nei Navy Seals aveva guadagnato una bella somma di denaro.
Il Comandante puntò lo sguardo sull'amico e lo trovò immobile che fissava il pavimento, le mani strette a pugno.
"Certo ma-" Eddie interruppe la moglie prima che potesse dire altro. "Tesoro non tartassare di domande i nostri ospiti" Disse l'alpha, rivolgendo lo sguardo al figlio.
"Danny mi sembri stanco, perché non vai a riposarti un po'?" Domandò l'ex vigile del fuoco, indicando con un cenno del capo la propria camera da letto.
"Non c'è bisogno" Iniziò il biondo, ma subito dopo aver pronunciato quelle parole venne colto da un grande sbadiglio.
"Avanti, anche tua madre dormiva come un ghiro quando era incinta, su" Lo incitò il padre.
Danny puntò lo sguardo su Steve, l'uomo gli sorrise comprensivo. Il Detective alla fine si alzò ed andò a rifugiarsi nella camera da letto dei genitori, l'unica ancora utilizzata.
I commensali rimasero in silenzio per qualche minuto, fu Eddie a riaprire bocca.
"C'è un motivo vero?" Domandò l'alpha, puntando lo sguardo sul Comandante. Lui sospirò avvilito ma annuì.
"Ho paura che qualcuno possa fare del male a Danny e al bambino e... le Hawaii sono il luogo in cui si era rifugiato l'uomo che abbiamo fatto arrestare" Spiegò Steve sfregando assieme le mani.
Clara sollevò le sopracciglia e si spinse un poco avanti per poter guardare meglio l'uomo, portandosi poi una mano all'altezza del cuore.
"Perché?" Domandò Bridget, intimorita all'idea che suo fratello e sua nipote potessero venire coinvolti in qualcosa di pericoloso.
Steve scosse il capo e raccontò il più brevemente e facilmente possibile ciò che era avvenuto in quei mesi e i loro sospetti.
"Rimanendo qui mi sento più sicuro e lo stesso vale per Danny" Spiegò il Comandante, accavallando leunghe gambe.
"È circondato dalle persone che ama e ormai ha fatto amicizia con il suo medico curante" Commentĺ il Comandante in una risata.
Eddie si appoggiò alo schienale del divano e si passò le mani fra i capelli. "Dovete tornare alle Hawaii" Disse l'alpha di punto in bianco.
Clara puntò lo sguardo su di lui ma il marito non la degno della minima attenzione.
"Perché?" Domandò Steve, non comprendendo il ragionamento dell'uomo.
"Le Hawaii sono il luogo dove... Lake, giusto? È stato trovato, non credo i suoi alleati si nascondano lì e poi, è una zona meno ampia da controllare. Se davvero qualcuno potrebbe rapire Danny per fargli del male sarebbe più semplice trovarlo. Qui... beh, in poche ore si può arrivare ovunque" Il Comandate si prese il viso fra le mani e sospirò esausto.
Anche quello era un punto di vista da considerare con attenzione.
Le Hawaii potevano essere lasciate solo attraverso aereo o nave e, sicuramente se qualcuno fosse riuscito a rapire il suo compagno, in un aeroporto avrebbe attirato maggiore attenzione.
"Non posso prendere questa decisione da solo" Rispose Steve, portandosi una mano al mento, ricordando come Danny aveva reagito quando il Comandante aveva organizzato la sua prima visita medica senza considerare la sua opinione a riguardo.
"Devi. Pronunciare queste parole mi fa venire i brividi ma, tu sei l'alpha spetta a te prendere questo tipo di decisioni. Devi proteggere la tua famiglia anche facendo cose che spesso non potrebbero piacere" Steve incontrò lo sguardo di Eddie, l'alpha era serio, impassibile.
Il Comandante sospirò.
Da quando era nato si sentiva ripetere quella frase. Lui era l'alpha. Ma, alle volte l'alpha non può fare tutto in solitudine, per questo la natura ha creato i beta e gli omega, cosicché possano fare da controparte alla parte dominante.
"Clara, Bridget per favore, lasciateci un attimo da soli" Le due donne si guardarono per qualche istante poi, intuendo che Eddie volesse avere un discorso tra alpha e alpha con Steve decisero di acconsentire alla preghiera dell'uomo e di dirigersi dove si trovava Danny, così da vegliare su di lui. Clara aveva molti consigli da dare al figlio e quello, era sicuramente il momento più adatto per farlo.
"Signor Williams" Iniziò il Comandante, solamente per venire interrotto dall'uomo.
"Eddie" Gli ricordò l'alpha.
Steve annuì.
"Eddie... so che cosa il mio genere mi impone di fare ma, non voglio farlo. Non voglio obbligare Danny a fare qualcosa che potrebbe farlo soffrire. Lo guardi ora, è così felice!" Disse il Comandante, portandosi le mani a coprire il viso.
L'altro alpha sospirò e, alzandosi in piedi si avvicinò a lui, accomodandosi sul bordo del tavolino da salotto.
"Conosco mio figlio abbastanza da poterti dire che è felice solamente perché tu sei qui" Ribatté Eddie, sollevando una mano così da passarla fra i capelli del più giovane.
Steve sobbalzò, colpito da quel contatto ma, ancora di più da quelle parole.
"Quando è tornato in New Jersey è venuto a parlare con noi riguardo il bambino e, per quanto potesse essere spaventato all'idea che una nuova vita stesse crescendo dentro di lui ciò che gli faceva veramente paura era il fatto che tu non fossi qui. Temeva avessi un'altra donna" Continuò Eddie. Danny non era stato così diretto e sincero nei loro confronti ma, un genitore è sempre in grado di capire che cosa tormenti il figlio.
"Lo so. È il motivo per cui non mi ha detto nulla del bambino. La donna di cui parlava è una mia vecchia amica" Spiegò Steve, sollevando lo sguardo sull'uomo che gli stava davanti. Non più un alpha grande e grosso ma un genitore preoccupato.
"Sai che mio figlio ti ama perdutamente, vero?" Domandò Eddie, sollevando le sopracciglia in modo eloquente.
Il Comandante strabuzzò gli occhi.  
"Cosa?" Domandò Steve, convinto di aver capito male. L'uomo annuì.
"Oh si, glielo leggo negli occhi. Ogni volta che ti guarda i suoi occhi si illuminano. Lo hai conquistato" Commentò Eddie, sorridendo gentile.
Steve sorrise imbarazzato e stupito.
"Non credevo che Danny fosse... innamorato di me... si insomma, ci siamo molto avvicinati ma..." Disse il Comandante, ritrovandosi per la prima volta senza sapere che cosa dire.
Eddie sorrise.
"Danny fa fatica ad aprirsi con gli altri ma, quando succede ci mette tutto sé stesso. Credo non ti abbia detto ancora nulla solamente perché ha paura di un tuo rifiuto" Continuò l'alpha, incrociando le braccia contro il petto.
"Non potrei mai rifiutare Danny!" Esclamò Steve, sbattendo le mani contro le ginocchia. Eddie sorrise enigmatico.
"Non potresti rifiutarlo perché porta tuo figlio in grembo o perché sei innamorato di lui?" Domandò Williams, inclinando il capo con fare inquisitorio.
Steve tacque.
"Già. Danny ha paura di questo. Ha paura che il tuo istinto ti guidi verso di lui solamente perché aspetta tuo figlio" Rivelò Eddie, accavallando le lunghe gambe.
Steve rimase in silenzio, mille pensieri gli affollavano la mente.
"Come sai tutto questo?" Domandò il Comandante.
L'altro uomo sorrise divertito.
"Sono un ottimo genitore e Danny ha chiamato Clara qualche tempo fa" Spiegò Eddie ridacchiando ed il più giovane annuì.
"Non è il bambino che mi lega a Danny. Certo, in principio sono venuto qui perché ho saputo che lui aspettava mio figlio ma... ho legato molto con lui, sto bene al suo fianco come non sono mai stato con nessun altro... credo di essermi innamorato di lui" Disse Steve, pronunciando quelle ultime parole come se fossero una rivelazione persino per sé stesso.
Eddie sorrise ed abbassò il capo, lasciandosi sfuggire un sospiro liberatorio.
Il Comandante rimase immobile per qualche istante, stupito dal fatto che quelle parole avessero lasciato le sue labbra.
Ora capiva molte cose. Non si era semplicemente affezionato a Danny, era innamorato di lui.
Era innamorato di lui da mesi e lo aveva capito solo in quel momento.
Forse, lui stesso aveva temuto un rifiuto da parte dell'omega e così, aveva mascherato quei sentimenti persino a sé stesso. 
"Sono felice di sentirlo" Commentò l'ex vigile del fuoco, passandosi le mani fra i capelli.
Steve sorrise un poco imbarazzato. Non si apriva in questo modo con qualcuno da anni, da quando era morto suo padre e, doveva ammettere fosse estremamente liberatorio.
"Ora forse, dovresti dire la verità anche a Danny" Disse Eddie, poggiando gli avambracci contro le ginocchia, guardando il giovane dritto negli occhi. 
Il Comandante annuì e tenne lo sguardo fisso sul viso dell'altro alpha.
"Si... lo farò non appena saremo a casa" Disse Steve.
E, dopo aver pronunciato quelle parole fu quasi certo di essere riuscito ad udire il suo lupo esultare per la gioia.  
 

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