Capitolo 17:

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Danny tornò a casa in meno di mezz'ora e si chiuse la porta alle spalle.
Andò in cucina e come gli aveva consigliato la farmacista si preparò una bevanda calda.
Optò per una camomilla, in quel momento doveva assolutamente calmarsi.
Fu difficile trovare le bustine contenenti le erbe, ma fortunatamente le trovò in fondo ad un armadietto.
Versò la bevanda in una tazza ed andò a sedersi sul divano, accese il televisore ed iniziò a guardare un documentario.
"Rilassati" Bisbigliò a sé stesso. Osservò la neve che cadeva nel bosco ripreso dalle telecamere e tutto quel biancore gli conciliò un senso di pace e tranquillità.
Un cucciolo di cervo con la madre stavano camminando nella neve, lasciando piccole impronte quasi completamente circolari.
"Ti prego non fare la fine della mamma di Bambi" Disse alla cerva ripresa nel documentario.
In quel preciso istante altri cerbiatti e cerve comparvero dal bosco, raggiungendo la madre ed il piccolo. Danny sospirò rasserenato, non avrebbe retto la versione in real life di Bambi.
Il biondo sbuffò una risata a quel pensiero e prese un sorso di camomilla.
Rimase incollato a quel documentario quasi un'ora, fino a quando la bevanda nella sua tazza terminò.
A quel puntò l'omega si alzò dal divano e portò la tazza vuota in cucina, la mise sotto l'acqua e la sciacquò per poi riporla al proprio posto.
Quando voltò il viso si trovò davanti il sacchettino bianco della farmacia ed il peso della realtà gli cadde nuovamente addosso.
"Facciamolo" Disse tra sé e sé.
Prese in mano la confezione bianca e si diresse in bagno, quello al piano terra sarebbe andato benissimo, infatti non differiva quasi per nulla da quello che stava vicino alle camere da letto.
Entrò in bagno e seguì le istruzioni riportare sul retro della scatola. "Aspettare un minuto" Lesse.
Abbassò la tavoletta del water e si sedette in attesa del risultato.
Rimase immobile per un'infinità di tempo, il minuto doveva essere passato da un pezzo quando finalmente si decise a prendere in mano il test.
Deglutì e guardò.
Sul piccolo schermo rettangolare comparve una scritta: Circa tre settimane.
Positivo.
Danny deglutì e si lasciò scivolare contro la parete, si prese il viso fra le mani e si raggomitolò su se stesso. "Dannazione. Dannazione. Dannazione" Continuò a ripetere l'omega con le lacrime agli occhi. Aveva così tanta voglia di piangere, ma le lacrime non lasciarono i suoi occhi.
Sobbalzò quando sentì la porta d'ingresso sbattere.
"Danny!" Esclamò la voce allegra di Grace.
Il Detective si passò una mano davanti agli occhi e velocemente si alzò in piedi.
Si guardò allo specchio, aveva un'aria terribile, ma avrebbe potuto fingere di essere stato ancora male.
Si chinò e prese la scatola ed il test, la richiuse e la nascose sotto la maglietta.
"Arrivo!" Rispose Danny uscendo dal bagno.
L'amica lo aspettava ai piedi delle scale, probabilmente Steve le aveva detto che camera sua si trovava al piano superiore.
"Eccoti qui, tutto bene?" Domandò quando vide la faccia smorta del partner.
L'omega annuì ed indicò le scale con un cenno del capo.
"Vado un attimo di sopra e torno, ok?" Grace annuì poco convinta ma si convinse a non trattenere l'amico. Danny corse al piano superiore e si chiuse la porta della camera alle spalle, prese la scatola da sotto la maglietta e, guardandosi attorno decise che il luogo meno visibile in cui nascondere le prove fosse sotto al letto, quando avrebbe avuto un attimo di tempo l'avrebbe buttata nel cestino che Steve utilizzava per la carta.
E poi avrebbe dovuto dirlo a Steve.
Il Detective si sistemò la maglietta e dopo aver preso un grosso respiro tornò al piano terra. 
Trovò Steve e Grace seduti sul divano che guardavano con interesse misto noia il documentario sui cervi.
Il Comandante lo guardò e gli sorrise. "Sei andato dal dottore?" Domandò quando il biondo si sedette fra lui e l'altra alpha.
Danny deglutì e pensò ad una bugia. "No... la farmacista mi ha detto che potrebbe essere una sorta di influenza e di aspettare ancora qualche giorno" Spiegò l'omega.
Steve sollevò le sopracciglia ma non si azzardò a discutere le parole del compagno.
"Bene, allora speriamo che tu ti riprenda" Danny annuì e si appoggiò contro lo schienale del divano, appoggiando inavvertitamente una mano sul ventre piatto.
Si sentiva al sicuro in mezzo ai due alpha.
Steve da un lato e Grace dall'altra, la sua migliore amica e l'uomo che lo aveva protetto fino a quel momento. "Non dirmi che fa la stessa fine della madre di Bambi!" Esclamò Grace battendo una mano contro il bracciolo del divano, quando vide la cerva incespicare nella neve.
"La madre di chi?" Domandò Steve.
I due del New Jersey puntarono lo sguardo su di lui, sconvolti.
"Tu non hai mai visto Bambi?" Domandò Grace con gli occhi completamente spalancati.
L'alpha sollevò le spalle.
"Mia sorella guardava i cartoni, a me non interessavano" Commentò semplicemente il Comandante. Sorella?
Pensò Danny.
Fantastico, avrebbe avuto un figlio con Steve e non sapeva nemmeno che lui aveva una sorella, anche se a dire la verità nemmeno Steve sapeva nulla di Danny.
"E cosa facevi tu? Guardavi venerdì 13?" Domandò Grace incrociando le braccia contro al petto.
Il Comandante sbuffò una risata e si appoggiò contro lo schienale del divano, portando un braccio a circondare le spalle di Danny, o almeno sarebbe successo quello che non ci fosse stato il divano di mezzo. "Vuoi fermarti a cena?" Le domandò l'alpha.
Grace scosse il capo dicendo che aveva un appuntamento con una pizza gigante ed un buon film.

La donna se ne andò ormai che erano le nove passate.
Steve trovò inutile mettersi a cucinare, quindi decise di ordinare qualcosa da mangiare, optò per un paio di pizze, due margherite.
Il fattorino arrivò con le loro ordinazioni circa mezz'ora dopo, accettò i soldi e se ne andò augurando solo una buon cena.
"Sai, un giorno dovrò restituirti tutti i soldi che hai speso in questo mese" Commentò Danny prendendo fra le mani una fetta di pizza croccante. "Nessun problema, li accetto anche a rate" Rispose il Comandante sorridendo con fare ebete.
Il Detective aveva deciso di non parlare subito di quella cosa a Steve, prima doveva accettare l'idea e poi ne avrebbero parlato con tutta calma. "Com'è andata con Lake?" Domandò Danny prendendo fra le mani una bottiglia di birra, la osservò con occhio critico poi si alzò in piedi e prese un bicchiere d'acqua.
Steve non fece domande a riguardo, pensò fosse semplicemente una precauzione per la nausea.
"Non bene, non ha detto nulla, però e riuscito a farsi prendere a calci da Grace" Danny ridacchiò e si passò una mano fra i capelli biondi.
"Domandi dovrò andare a parlargli" Disse d'un tratto l'omega mordendo un triangolo di pizza.
Steve sollevò le sopracciglia.
"Dopo domani dobbiamo riportarlo in New Jersey per il processo, e spetta a me comunicarglielo... vorrei che tu mi accompagnassi, se non è un problema" Disse l'omega con fare quasi timido ed impaurito, come se temesse un rifiuto.
Il Comandante strabuzzò gli occhi, annuì e pur avendo ancora la bocca piena di cibo provò ad articolare una risposta.
"Certamente, verrò con te più che volentieri" Danny gli sorrise sinceramente grato e riprese a mangiare.

Una volta che il biondo fu a letto non riuscì a prendere sonno.
Pensò che forse chiedere a Steve di andare con lui sarebbe stata un idea stupida, Lake avrebbe di sicuro iniziando a fare delle insinuazioni su di loro e sulle condizioni dell'omega. Dannazione, pensò dopo essersi messo a sedere.
Si alzò dal letto ed in punta di piedi uscì in corridoio per poi entrare nella camera del Comandante.
"Steve..." Lo chiamò avvicinandosi al letto con passo furtivo.
Lui mugugnò qualcosa di incomprensibile e si girò su un fianco. "Steve" Lo richiamò Danny andando a sedersi sul letto.
L'alpha aprì un occhio e sollevò un braccio, appoggiandolo sulla spalla del biondo.
"Devo dirti una cosa..." Steve lo prese per una spalla e lo trascinò contro il materasso, Danny si ritrovò a premere la guancia contro il petto dell'altro, mentre Steve li copriva con le coperte.
"Non può aspettare fino a domani?" Domandò l'alpha con voce assonnata e gli occhi nuovamente serrati. L'omega sorrise un poco incerto.
"Si... può aspettare fino a domani" Sussurrò Danny, stringendosi contro il corpo bollente dell'alpha.

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