Raggiungemmo il deserto del Dudael un'ora più tardi in groppa allo stallone di Azael.
Ero stremata e non vedevo l'ora di potermi finalmente riposare, ma sapevo che la serata non era ancora finita.
Il generale infero mi fece scendere dal suo destriero e subito dopo mi seguì, smontando da cavallo. L'animale rientrò in modo autonomo nelle stalle del castello, dunque non ci fu bisogno di occuparsi di lui.
Il demone dagli occhi d'oro era straordinariamente silenzioso dal mio discorso nella corte infera. Tuttavia, aveva perso quello strano atteggiamento del nostro ritrovamento. Forse l'effetto del nettare incantato era svanito.
Improvvisamente sentii una pressione sul mio didietro. Azael mi aveva pizzicata lievemente e affettuosamente sopra di esso.
«Azael, tu... tu, mi hai sculacciata?» domandai sbigottita, mentre lui era rimasto dietro di me e aveva stretto le braccia al suo petto.
La mia accusa era un'esagerazione e lo sapevo. Mi aveva a malapena sfiorata.
«No, non mi permetterei mai di colpirti, tuttavia non facevi altro che agitarmelo di fronte e ho dovuto fare qualcosa. Specie perché non mi è facile lasciarti poi così libera da quando ho visto quel tacchino di Pappael baciarti» proclamò lui con naturalezza.
«Come? Credevo che avessi smesso con la gelosia, dopo che ti ho dichiarato il mio amore. Il nettare sta ancora facendo effetto?» domandai confusa.
«Proprio perché l'intruglio di Astaroth non funziona più, i miei sensi non sono rimasti assopiti.»
Dunque lui, non solo era ancora geloso, ma lo era più di prima.«Ma non era fra i tuoi istinti esaltati, la gelosia? E poi, perché ora?» Scossi la testa, non riuscendo a comprendere.
«A causa tua, gattina. Da quando ti sei dichiarata, hai firmato la tua condanna. Non voglio che quell'angelo ti si avvicini a più di qualche metro» proclamò con possessività lui.
Il suo atteggiamento, seppur sbagliato, mi scaldò il cuore, facendomi sentire desiderata. Mi avvicinai al demone di qualche passo, alzandomi sulle punte e rimanendo a un soffio dalle sue labbra.
«Perché lo dici adesso?» domandai e sospirai piano, inumidendomi le labbra.
«Io sono un generale, gattina. Sono uno stratega di professione ed è chiaro che so quali siano le mie priorità in ogni ambito. Primo ho voluto assicurarmi come tu stessi, secondo ho voluto capire quanto fosse successo, terzo ho saputo dei tuoi sentimenti per me, quarto ti ho fatta riposare, quinto abbiamo dovuto mettere al corrente i reali dell'accaduto e sesto la manifestazione della mia gelosia. Per quanto io sia un demone, tu hai sempre avuto più importanza e sei al di sopra di tutto per me» sussurrò di rimando.
«Raphael è il mio migliore amico. Mi ha sempre protetta e, anche quando ho preferito te, lui mi ha appoggiata. Tu stesso hai detto che fortunatamente mi ha fermata con Adele, non facendomi perdere il controllo. Non ti devi più preoccupare di lui, perché io ho scelto te. Anche se non ha importanza, poiché sei tu a non potere stare con me, quindi non puoi essere il geloso. Non quanto me almeno» dichiarai, prendendo il suo viso fra le mani e mordendogli il labbro inferiore quel tanto che bastasse per farne uscire qualche goccia del suo sangue nero.
Mi allontanai di qualche passo e mi leccai, guardandolo negli occhi, le poche gocce sulla mia bocca. Lui fu incantato da quel gesto stregato.
«Mi devo ancora abituare alla mia gattina demoniaca. Mi farai perdere la testa» mormorò Azael, avvicinandosi pericolosamente a me.
Un colpo di tosse ci fece fermare entrambi, inducendoci a guardare verso il castello. Astaroth era comparso sulla soglia.
«Per quanto questo momento sia davvero ambiguo, volevo darti il benvenuto ufficiale fra noi angeli caduti. Lucifero è stato fin troppo formale, ma è un evento memorabile avere un cigno nero fra le nostre schiere. Anche se c'era da aspettarselo, guardando il modo in cui sbavavi dietro al mio gemello. Tuttavia, sono anche semplicemente felice di riaverti attorno» proferì il demone dagli occhi eterocromatici.
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SWAN
Paranormal(Swan significa Cigno) ~Ogni follia porta alla distruzione~ TRAMA: La danza era la sua unica passione e il successo il suo unico desiderio. Una volta lasciato a Parigi il suo ex migliore amico, per il quale aveva sempre provato dei forti sentimenti...