A quelle parole sul viso di Oliver si dipinse un'espressione di puro terrore. "Cosa?" fu tutto quello che riuscì a dire dopo quella doccia gelata. "Perché? Che cosa ho fatto?" continuò con un nodo in gola. "Tu non hai fatto niente tesoro" disse sua madre prendendogli una mano. "La colpa è nostra." Oliver la guardò senza capire: "Che vuoi dire mamma?" "Noi... ti abbiamo cresciuto male" esordì la donna. "Ti abbiamo viziato troppo, non ti abbiamo mai sgridato e ti abbiamo sempre fatto fare tutto quello che volevi. Perdonaci Oliver." Poi si mise a piangere. "Lisa" la rimproverò suo marito. Oliver si alzò per abbracciare la madre, ma suo padre lo fermò: "No Oliver, risiediti per favore. E tu Lisa, smettila di piangere." Oliver non credeva alle proprie orecchie: non aveva mai visto suo padre essere così severo con lui. E neppure con sua madre.
Lisa si asciugò le lacrime e a quel punto Teodoro disse: "Capisco che tu sia sorpreso Oliver, ma tua madre ha ragione. Forse una scuola militare ti darà quella disciplina che noi non siamo stati in grado di darti."
Oliver scosse la testa: "Voi siete i genitori migliori che un figlio possa desiderare. Non mi serve una scuola militare." "Oh, eccome se ti serve, giovanotto!" replicò suo padre. Anche se Oliver non riusciva a vederlo, negli occhi di Teodoro c'era un dolore immenso.
"Tu non hai disciplina Oliver." "Sì che ce l'ho." "No invece!" Suo padre ora stava urlando. Oliver si ammutoli', mentre Lisa provò a dire a suo marito: "Teo, basta..." "No Lisa" la interruppe lui. "Deve capire che se non ha un minimo di disciplina non se la caverà mai nella vita vera! Perciò, che tu lo voglia o no Oliver" aggiunse rivolto a suo figlio, "domani entrerai nella Escuela Mecanica de la Armada."
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso. Gli occhi di Oliver si riempirono di lacrime: quello non era suo padre. Era un'altra persona. Soffocando un singhiozzo spinse via suo padre e uscì dalla stanza piangendo. "Oliver aspetta!" lo richiamò sua madre, ma lui era già lontano.
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Naked
General FictionBuenos Aires, 1979. Oliver Castro è un giovane ragazzo di diciotto anni molto viziato, essendo cresciuto in un ambiente pieno di comfort. I suoi genitori, resisi conto di aver cresciuto il loro figlio male, decidono quindi di portarlo in una scuola...