Naked

Sospetti

"Questa sarà la tua aula, Oliver" disse Guillermo. Oliver guardò dentro la classe: era molto grande, c'erano almeno trenta banchi e i muri erano dipinti di bianco e azzurro. C'erano inoltre due grandi finestre che davano sul cortile. "Che ne dici Lolo? Ti piace?" chiese Lisa. Oliver annuì: "È molto carina come aula. Penso che mi troverò molto bene qui."
E lo pensava davvero. "Forse una scuola militare non è così male, dopotutto" pensò.
Poi Guillermo gli mostrò la mensa. "È molto grande" osservò Teodoro. La mensa, oltre ad essere enorme, era anche molto luminosa, quindi entrava tanta luce dalle grandi finestre.
Mentre Guillermo e la famiglia Castro si stavano dirigendo verso i dormitori, però, si senti' un urlo terrificante, che fece paralizzare chiunque si trovasse in quella zona. "Cosa... cosa è stato?" chiese Lisa rabbrividendo. "Non lo so" le rispose suo marito altrettanto spaventato. "Non vi preoccupate signori Castro. Sarà solo qualche ragazzo che sta giocando ai videogiochi. Sapete come sono fatti i ragazzi... Procediamo."
Guillermo era molto turbato, anche se lo nascondeva molto bene. Teodoro e Lisa annuirono poco convinti, ma proseguirono, seguiti da Oliver. Anche lui aveva sentito l'urlo; ma a differenza dei genitori non credeva che fosse finto. No, quell'urlo era assolutamente reale. Una cosa era certa: il direttore nascondeva qualcosa.
Dopo aver visitato i dormitori arrivò il momento per Oliver e i suoi genitori di separarsi. "Mi mancherete moltissimo" sussurrò Oliver ai genitori abbracciandoli forte. "Anche tu tesoro" rispose sua madre accarezzandogli i capelli. "Ma cerca di impegnarti, okay?" "Lo farò" le promise Oliver. Poi suo padre lo saluto': "Ciao campione. Ci vediamo per le vacanze di Natale." Anche se cercava di non darlo a vedere anche lui era triste. Oliver se ne accorse e gli disse: "Non essere triste papà. Tre mesi passano in fretta." Teodoro annuì: "Hai ragione Lolo. Sii forte." Oliver annuì. Era una promessa, e lui l'avrebbe mantenuta.