storie

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A volte mi chiedono: perché ti impegni così tanto per dar voce a questi problemi,guarda quarant'anni fa, quelli si che erano problemi.

Sapete, se c'è una cosa che ho imparato nell'adolescenza fino ad adesso è che i tuoi problemi contano, anche se sono piccoli .Ho imparato che i miei problemi, perfino rispetto a quel ragazzo immigrato, bullizzato e magari bulimico sono importanti, perché mi facevano stare male. E ovvio, i suoi problemi sono molto più gravi hanno bisogno di molto più aiuto o supporto per essere risolti, ma questo non significa che anche i miei non abbiano importanza.

Io non lo so cosa voglio fare nel futuro. Sai è una domanda molto gettonata a quest'età, ma vedi l'unica cosa che so è che il mondo come adesso non è ancora apposto. Io voglio solamente che tutte le persone stiano bene con loro stesse, con il loro corpo, con il loro genere, con il loro orientamento sessuale, con il colore della loro pelle, con la loro provenienza, con il loro hobby e con tutto il resto.

E quando mi dicono che "le minoranze non hanno più problemi ormai" allora io penso a questo.
tu cosa ne sai delle persone. Cosa ne sai di cosa hanno passato o stanno passando.

Facciamo un esempio. Cosa ne sai di Marco, il tuo compagno di classe omosessuale, che ogni giorno dice alla mamma che è caduto dalle scale, e per questo ha un grosso livido nero sulla faccia?

Cosa ne sai di Anna, la ragazza transgender della classe accanto alla tua, che è sempre a casa, è sempre malata, per questo non viene mai a scuola?

Tu cosa ne sai di Kevin il ragazzo nero del corso di inglese che ogni giorno dice al papà che è in ritardo perché si è fermato con i suoi amici al bar, e per questo ha la faccia così stanca?

Tu cosa ne sai di Giulia, che dalla festa è tornato a casa un po' tardi ed aveva un'aria così è straziata, ha detto al fratello che aveva perso l'autobus?

Cosa ne sai tu? Niente. E va bene così, probabilmente . Non è necessario sapere sempre tutto di tutti. Importa sapere quanto basta per capire tutto il resto. D'altronde non puoi sapere se magari marco ha un occhio nero tutti i giorni perché il suo compagno di banco gli ha tirato un pugno quella mattina. Che ne sai se Anna è sempre a casa perché non ho un momento di pace e con tutti i farmaci che prende si sente male, con se stessa e con gli altri.  Non sai se se Kevin è sempre così stanco perché ha dovuto correre via dei ragazzi del vicinato, volevano fargli del male. non puoi sapere se Giulia è arrivata in ritardo perché quella sera tornava da solo a casa e qualcuno si è sentito libero di metterle le mani addosso.

Ed è ovvio, se nessuno ti dice le cose tu come fai a saperlo? Vedi non sarebbe necessario sapere tutto tutto basterebbe essere disposti a capirlo. Piuttosto tu hai deciso chi vuoi essere nella loro storia? Il compagno invisibile che fa finta di niente per non cacciarsi nei guai? quello che nel dubbio sta dalla parte del più forte? o magari la spalla su cui piangere. O l'amico che ti offre la merenda, beh come biasimarti lui si che è forte. O forse l'amico fidato che sai che farà tutto per farti stare meglio, perché non solo tiene a te, tiene all'idea del mondo e della società che si è fatto, e farà di tutto perché si avvicini ad avverarsi.

Vedi io voglio essere quel personaggio nelle loro storie. O forse voglio esserlo nelle storie di tutti. Vorrei solo che il mondo mi desse un'opportunità per trasformare la società.

Voglio urlare al mondo i miei piccoli problemi perché lo so, lo so che contano. tutti noi  dovremmo farlo.

Yes, this is meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora