seriamente

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okay ragazzi parliamo di una cosa seria

la scuola in presenza e la didattica a distanza.
ho sentito davvero tante opinioni al riguardo e ho deciso di parlarne per capire se sono l'unica che la pensa in questo modo. vi prego di leggerlo tutto così che non possiate fraintendere nulla <3

partiamo dal presupposto si definire la didattica a distanza.

la didattica a distanza è una forma di istruzione adottata dalle scuole in un periodo di emergenza sanitaria.

la quale per intenderci è la situazione che va da marzo a diciamo giugno

la didattica a distanza è una più che valida alternativa della didattica in presenza, ma non è completa.

La scuola non è solo seguire e studiare ma è un ambiente sociale. Per molte persone, come anche per me, al questo livello la scuola non spicca di relazioni o benessere.

ma per molti altri invece la scuola è un punto di riferimento per la loro vita sociale, legittima vita di un adolescente.

per ancora altre persone, prendo me come esempio, la scuola è l'unico punto di appoggio per la socialità. per me vivere una vita sociale è faticoso e impegnativo e la scuola era l'unico momento in cui l'obbligo di interagire mi garantiva un'interazione, che per quanto fosse pesante, era gratificante.

perciò in didattica a distanza tutte queste persone perdono qualcosa.

la maggior parte dei ragazzi soffre di problemi d'ansia, depressione, attacchi di panico e tanti altri tipo di stress psicologici che la didattica a distanza di certo non aiuta

tante persone sono state costrette a passare tutte le loro mattine a casa propria senza poter uscire. ma voi siete sicuri che tutti possano definire la propria casa come tale? che per tutti sia un ambiente sicuro e tranquillo?

adesso non fraintendete. so bene che tutto questo è stato necessario

ma credo che possiamo avere il diritto di lamentarci, di lamentarci della parte di adolescenza ci hanno tolto, senza essere definiti infantili o ignoranti. quando coloro più grandi di te continuano a dirti quanto siamo stati belli gli anni della loro adolescenza, e tu vedi i tuoi andarsene è giusto lamentarsi non credete? non dico che uno non deve rispettare le regole, ma finché si lamenta esprimendo un suo problema lo ritengo necessario.

in ogni caso il periodo di emergenza è finito e tanti ragazzi si sono talmente abituati a questo genere di vita ( me compresa) che può sembrare davvero impossibile tornare alla normalità.

ma nei mesi estivi, in quelli precedenti e in quelli successivi non ritengo possibile che non si sia trovata una soluzione per tornare lentamente alla normalità.

e che nessuno si permetta di chiedere a me o a qualunque altro ragazzo che esprime questa idea "eh me tu cosa faresti". non è il mio lavoro. non ho l'esperienza per farlo. il mio lavoro è studiare. e in questo modo di certo non viene sostenuto.

a settembre alcune scuole hanno tentato di riaprire fallendo miseramente e tornando in dad completa. quali sono stati i problemi?

-mezzi pubblici
-entrata e uscita
-prodotti sanitari
-organizzazione dei turni e delle rotazioni

quali sono i problemi adesso?
esattamente gli stessi.

vi sembra una cosa giusta?

in questo momento tanti ragazzi stanno protestando il rientro a scuola perché essa non è organizzata

tanti di loro lo stanno facendo solo perché si sono abituati alla dad e adesso non riescono a tornare

entrambe le cose non dovrebbero esserci

non bisognava permettere a nessuno di abituarsi e gli istituti devono garantire un controllo sanitario

persino io, per pigrizia, spesso spero di tornare in dad

ma so che non è la soluzione

eppure nessuno si è impegnato per garantire una soluzione

piccolo esempio

oggi dovevo prendere il pullman per andare a scuola. il pullman non si ferma e mi lascia alla fermata. perché?

semplice. se i pullman sono pieni non si fermano. così io sono rimasta venti minuti sotto la pioggia ad aspettare che qualcuno mi venisse a prendere

non è così che si risolvono i problemi

la situazione di emergenza è passata. la didattica a distanza non è più accettabile solo perché la scuola non si organizza

e parliamone io in didattica a distanza ho
studiato tantissimo, lo stress era altissimo e ho fatto tanto quanto avrei fatto in presenza

ma al di la della pigrizia questa non è la scuola. stare cinque ore davanti al computer porta a malesseri fisici e psicologici che si potrebbero evitare, dato che i ragazzi hanno già tanti problemi del genere.

il problema è che queste condizioni si rivedono anche nelle condizioni di presenza. io soffro di problemi d'ansia e tenere la mascherina per cinque ore di fila non aiuta. non aiuta nemmeno il fatto che ne approfittino per fare trentadue verifiche.

è inconcepibile che la società abbia portato i ragazzi a protestare per non tornare in classe, data la mancanza di organizzazione delle scuole. non è questo a cui dovremmo pensare.

lo so che la situazione non è semplice ma di tempo è passato, sono una persona che rispetta le regole, perciò ritengo di avere il diritto di lamentarmi  e dire la mia.

scusate lo sfogo e grazie dell'attenzione 🤍

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