Parte 6: Mi arrendo

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Evelyn

Lory apre la porta. «Siete arrivati! Entrate.» mi prende le bottiglie di vino dalle mani e le dà a Can. «Per favore, porta il dolce e il vino in cucina. Tu, vieni con me»

«Che succede?» chiedo, mentre mi trascina al piano di sopra in camera sua.

«Appena mio padre è rientrato ha iniziato a fare domande ad Alex, domande sulla nostra storia, tipo che intenzioni ha con me... cose così. Lui è stato vago e ora sembra strano!»

«Strano come?»

«Mi evita, fa fatica a guardarmi... lo sapevo che era troppo per lui venire con me.»

La prendo per le spalle «Calmati, okay? Stai esagerando. Lui ci teneva a stare qui.»

«Bè, allora si sarà pentito... starà pensando: "Ma chi me l'ha fatto fare?!"»

«Ci parlo io?»

«Sì! No! Cosa gli diresti? E se poi ti dicesse che è stata una stronzata venire? Tu non me lo diresti per non farmi stare male, così io penso che vada tutto bene, quando non è così!» è senza fiato.

«Ora respira, vediamo come si comporta a pranzo e poi vediamo, okay?» Annuisce, guardandomi con occhi assatanati. «Hai spiegato ad Alex che cosa può accadere?»

«Diciamo di sì... più o meno» fa un sorriso isterico.

«Lory! Io potrò mordermi la lingua, ma non penso che Alex lo farà.»

«Tu sai come intervenire. Conto su di te. Sono solo poche ore...» mi abbraccia per darsi coraggio. «Andiamo!»

...Quando siamo al piano di sotto Lory scappa in cucina per aiutare la mamma.

Can parla con Mr. Dowler, mi avvicino a loro per salutarlo.

«È bello rivederti Evelyn, è un peccato che dobbiamo aspettare le feste per stare insieme »

"Ecco la prima frecciatina"

«Purtroppo, sa più di me che con il lavoro è difficile. Ma godiamoci più che possiamo il tempo che abbiamo»

"Spero gli sia arrivata la mia frecciatina"

Alex entra nella sala facendomi segno di avvicinarmi a lui. Si mette in disparte, con una scusa lo raggiungo.

«Allora... hai visto la casa di mamma?» chiede.

«Sì, era stupenda... per non parlare delle scuderie. Aspetta, ti faccio vedere.» prendo il cellulare dalla tasca «Guarda qui...»

«Wow! Sicura che sia il posto giusto? È una reggia!» sfoglia la galleria commentando ogni foto.

Lo studio attentamente, non mi sfugge che lancia occhiate preoccupare verso l'uomo alle mie spalle «Come va? Intendo con Lory. Tutto bene?»

Guarda di nuovo verso Aron, poi si gira di spalle per non farsi sentire «Volevo chiederti la stessa cosa. Lory è strana. Sembra un po' fredda, forse si è pentita di avermi invitato.»

"Non ci credo"

«Siete due paranoici. Lory è sempre così davanti ai genitori. È come se si trasformasse e comunque mi ha detto la stessa cosa di te. Dice che sei strano...»

«Io? No! ho sempre gli occhi addosso del padre. Sono sicuro che aspetta che faccia qualcosa di sbagliato per puntarmi il dito contro...» poi mi guarda ancora più preoccupato. «...Lory pensa che sia strano? Cos'altro ti ha detto?»

«Niente, solo che dovrete parlare tra di voi e lasciare fuori me da queste paranoie. Mi bastano le mie. Ma se per caso Aron dovesse fare... come dire, lo stronzo, tu fai finta di niente, è la miglior cosa per Lory.»

Io voglio te,  Tu vuoi me?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora