Si dice che la notte porta consiglio e io mi lascio consigliare, dato che di dormire non se ne parla. Questa interminabile notte mi fa ripensare alle parole di Can, al dolore che ho percepito nella sua voce. So cosa devo fare per riaverlo, ma pensare di parlare con una persona estranea non mi va proprio giù, ma se è l'unico modo per riavere Can lo devo fare.
Faccio una rapida ricerca su Google e mi segno qualche numero di Psicoterapeuta della zona, mi spunta anche Abbie Skinner. "La stronza"
La cerco su Instagram. Ha il profilo pubblico.
"O cavolo, le sue gambe sono sempre in primo piano."
Le piace fare festa, la maggior parte delle foto sono scattate in diversi locali, dove riconosco anche il The Sawmill, ma non mancano foto scattate nel suo ufficio, dove indossa camicette aperte sul davanti.
Pensare che lavora con Can mi fa salire la pressione. "Maledetta!""Per ora pensa solo a riprenderti Can"
"Oh, sì, che me lo riprendo"
Alle sette sveglio i gemelli e dopo avergli fatto la colazione, finiamo, o perlomeno, cerchiamo di finire la costruzione.
Simon e Mariel rientrano a casa a metà mattina e Junior piange disperato perché non siamo riusciti a finire in tempo. Mentre Simon calma il figlio io saluto Mariel.Il suo colorito è migliorato.
«Come state?» le accarezzo il pancione.
«Il bambino sta bene... dalle analisi del sangue hanno trovato il ferro basso, devo prendere integratori e stare a riposo.» fa una smorfia triste.
«Lo so che non riesci a stare ferma, ma l'importante è che stiate bene.»
«Grazie per aver guardato i bambini.»
«Figurati, a parte l'incidente dell'astronave è andato tutto bene. Emma mi ha sgridato solo una volta» le strappo un sorriso. «Ho messo a lavare i miei vestiti e ho preso un cambio dal tuo armadio, ti riporterò tutto domani.»
«Va bene» fa un sorriso stanco.
«Vuoi che rimanga ad aiutarti?»
«No, tranquilla. Ci penserà Simon ai gemelli. Io credo che dormirò per tutta la giornata, stanotte non ho riposato nulla.»
"A chi lo dici!"
Li saluto, carico Hope in macchina e ritorno a casa.
Prima di andare al lavoro, guardo la lista di numeri che mi sono segnata.
"È inutile che ci pensi. Hai bisogno di aiuto. Chiama e falla finita!"
Prendo un gran respiro e chiamo il numero che mi aveva dato Can. Non è disponibile perchè è in vacanza e per il suo rientro ha già l'agenda piena. Continuo con la mia lista.
Una segretaria mi comunica che il primo posto libero è tra due mesi. Ho comunque lasciato il numero in caso qualcuno disdica il suo appuntamento.
Provo con il secondo. Peggio ancora. Anche a lui lascio il numero.
Il terzo, si trasferisce di città.
"Possibile che tutti abbiano problemi in questa città?"
Gli altri che ho segnato sono fuori città, con il lavoro non farei mai in tempo.
"Maledizione, e ora che faccio?""Che non si dica che non ci abbia provato!"
Mi viene in mente la stronza.
"Fanculo! Piuttosto mi faccio ricoverare"2 giorni dopo
Continua la routine della mia vita senza Can, ma ho tolto qualche pianto e aggiunto qualche pensiero costruttivo che per ora non ha portato a niente.
Il problema è, che più stiamo lontani, più sembra difficile ritrovarci.
Mi ama lo so, ma allora perché preferisce far soffrire entrambi?
Non ho più avuto occasione di vederlo, e forse è meglio così, perché non so se avrei abbastanza forza per lasciarlo andare ancora. E se lo spaventassi a tal punto di farlo scappare il più lontano possibile?
"No, meglio non rischiare"
Alzo lo sguardo su Lory che entra nel mio ufficio e si lascia cadere pesantemente sulla sedia davanti alla scrivania.
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Io voglio te, Tu vuoi me?
Fanfic🔞 Sequel di: IO HO VOLUTO TE, TU HAI VOLUTO ME. 2°libro Nonostante le difficoltà che gli hanno messi alla prova, Evelyn e Can possono vivere la loro storia senza catene. Allora, perché Evelyn si sente tormentata? È colpa dei suoi incubi? Delle su...