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DANIEL'S POV
Era ubriaca e si vedeva da lontano un miglio.
L'avevo beccata intenta a fare uno stupido gioco,a cui normalmente partecipavo anch'io e mi divertivo a vedere le ragazze spogliarsi,normalmente mi sarei dovuto divertire a vedere spogliarsi anche lei,ma qualcosa dentro di me mi faceva scoppiare di gelosia solo al pensiero che qualcuno potesse ammirarle quel suo bellissimo corpo che si ritrova.

Mentre la guardo e la sento biascicare cose che solo una brilla potrebbe dire decido che ha seriamente bisogno di dormire,l'alcool le fa effetto abbastanza facilmente direi.
Finché non dice una di quelle frasi che mi lascia con il fiato sospeso,una di quelle frasi che volevo sentirle dire,ma sicuramente non ora,insomma,sono sicuro che non sa neanche cosa sta dicendo.

"Sai sono tutti alla festa e non c'è nessuno alle tende.."
Ecco li,la frase che mi spiazza.

"Ti sto portando alle tende infatti" ed è quello che sto realmente facendo,ma non con lo scopo che pensa lei.
Sicuramente è una bella ed allettante proposta,ma non voglio che si penta il giorno dopo di quello che ha fatto o che mi urli di tutto,quindi starò buono,o meglio,cercherò di stare buono.

"Umh,mi piace" mi sussurra in un orecchio. Il calore del suo alito che sa di birra e qualche altro alcol mi invade le narici.
Il mio corpo si irrigidisce quando posa le sue labbra calde e carnose sulla mandibola,facendole poi scendere verso il collo.
Prima lo preme forte e poi lo succhia per bene,per qualche minuto.
Sono sicuro di avere una gigantesca macchia rossa.

"Almeno tutte sanno che sei mio" mi dice quasi come per giustificarsi.
Oh piccola,sono solo tuo,puoi scometterci.

"Solo tuo" le ripeto con un risolino sulla faccia,anche se è ubriaca è lo stesso bellissima.
Non deve avere bevuto poi troppo,perché,per esperienza personale,starebbe già gattonando o perdendo l'equilibrio su quelle scarpe con il tacco che si ritrova.

"Quanto hai bevuto?"

"Mh,poco"

"Diciamo abbastanza per essere un pochino brilla dai" le dico,quando lei si ferma di scatto e mi guarda negli occhi.

"Che fai? Perché ti sei fermata?"
Che ho detto di male?niente,assolutamente niente!
Cosa le prende adesso?

"Mi fanno male i piedi,maledette scarpe"

"Sai che non puoi arrivarci volando alle tende,quindi prima ti metti a camminare e prima arriviamo"

"No" mi dice.

"No?"

"Hai sentito bene"

"Vabbè tu rimani pure qui,io me ne vado alle tende,ciao bella" questa tattica di solito funziona.
Mi incammino verso le tende senza girami.
Teoricamente dovrei sentire i suoi passi avvicinarsi,oppure dovrebbe urlare qualcosa,ma sento che è ferma,zitta e posso sentire il suo sguardo puntato addosso.
Che testa dura quella ragazza,prima o poi mi farà uscire di testa,sempre che non l'abbia già fatto.
Continuo per la mia strada,prima o poi mi seguirà e di sicuro non sarò io a tornare da lei,ma lei da me.

Mentre cammino per il campeggio,incontro una ragazza della mia classe con un vestito nero talmente corto che le posso vedere il pancreas.
Due tette sporgenti le escono dal vestito.
Cosa vuole ora questa?
Come si dovrebbe chiamare più?
Arya? No.
Allison? Non mi sembra.
Arianna? Mh decisamente no.
Alice? Si ecco Alice.

Se non sbaglio la prima volta che mi si è presentata Corinne l'aveva subito allontanata.
Metto in scena il mio mini piano e vediamo che succede.

"Ehi moro" mi dice appena siamo abbastanza vicini per sentirci.

"Ehi bionda" le dico.
In realtà è una bella ragazza,ma non mi sa ne di carne ne di pesce,come si suol dire.
Quindi,mi dispiace cara,ma servirai solo per far ingelosire Corinne,non avere false speranze.

Fall in love [in correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora