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Sono sul divano di casa mia,se così si può chiamare mentre aspetto Daniel per studiare.
Luca è in camera e quando gli ho detto che il ragazzo nuovo della nostra classe verrà a studiare qui è andato su tutte le furie e non mi ha rivolto più parola.
Sono stretta nelle mie collant nere e un maglione lungo rosso,non so per quale motivo,ma ho voglia di vederlo per poter staccare un attimo da questa situazione.
Tempo dieci minuti e suona il citofono,mi precipito ad aprire per poi fare salire Daniel.

"Quinta porta a destra,terzo piano"

Appena Daniel entra in casa posso leggergli negli occhi l'imbarazzo che prova.

Farfuglia una cosa come "permesso".

"Vieni tranquillo,sono sicura che Luca non si scomoderà ad alzarsi per venirti a salutare"e fu veramente così.

Passammo un'ora buona a studiare ininterrottamente e questo mi ricordò la prima volta che andai a studiare da Luca e a com'era finita.
Mi spunta un sorriso sulla bocca,un sorriso amaro.

"Perché sorridi?" Mi distrae dai miei pensieri.

"Stavo pensando scusa"

"Corinne,posso farti una domanda indiscreta?non sei obbligata a rispondere"

"Certo,dimmi pure" mi pentì presto di quell'affermazione.

"Cosa ami di lui?"

Cosa amo di lui?
Di lui amo il fatto che mi sorprende sempre,amo i suoi capelli biondi e i suoi occhi chiari.
Amo il suo piercing freddo al contatto della mia pelle calda.
Amo quando mi fa sua e geme il mio nome.
Amo quando ridiamo insieme,amo la sua fottuta gelosia nei miei confronti,amo quando fa a botte con gli altri per proteggermi.
Amo tutto quello che facciamo insieme,ma tutto questo è solo un ricordo ora.
Niente di questo mi appartiene da mesi ormai,non siamo più Luca e Corinne si una volta,siamo due persone costrette a stare insieme, costrette dall'abitudine.
Mi fa schifo solo il pensiero di stare con una persona senza più amarla.
Io lo amo ancora? O amo solo il ricordo di noi due insieme?
Ho in testa la confusione più totale e non so più da che parte girarmi,non mi riconosco più.
Una volta ero sicura di me,sicura di tutto quello che facevo e ora invece mi sentivo tremendamente fragile.
Mi prendo la testa fra le mani e mi metto a singhiozzare sedendomi per terra con il viso tra le gambe.

"Ehi Corinne,mi dispiace,davvero non devi rispondermi,volevo solo sapere"

"Il problema è che non so più se lo amo veramente,è tutto una merda cazzo!"

"Ci sono io qui con te.
So che ci conosciamo da due giorni,ma davvero so che potrò starti vicino"

Luca esce dalla stanza e si avvicina a noi spingendosi sulla carrozzina.

"Che cazzo le hai fatto?" Urla mentre mi vede a terra con il mascara colato.
Ancora prima che Daniel rispondesse lo anticipo.

"Mi ha fatto aprire gli occhi Luca,ecco cos'ha fatto!" Sto urlando,ma non mi importa,devo sfogare la rabbia che ho dentro.

"Ma che cazzo stai dicendo?"

"Sto dicendo che da mesi va avanti questa storia,tu non sei più lo stesso e io non amo più la persona che sei diventata.
Non sto più bene con te,non stiamo più bene insieme.
Ho cercato di far tornare tutto come prima,ma tu sei un pezzo di ghiaccio,anzi di pietra"

"Mi vuoi lasciare?"

Lo voglio lasciare?voglio lasciarmi tutto alle spalle e iniziare un nuovo capitolo della mia vita senza di lui?
A volte non basta iniziare un nuovo capitolo o girare pagina,a volte bisogna solo cambiare libro.

"Voglio chiarirmi le idee"

"Sappi che se esci da quella porta,non ci entrerai più"

"Per l'ennesima volta mi hai dimostrato quanto sei stronzo,finiamola qui.
Stammi bene"

Prendo la borsa,raccolgo i miei vestiti e ce li butto dentro.
Apro la porta ed esco,sbattendomi tutto alle spalle.
Non posso credere di averlo fatto veramente,avere mollato ciò che credevo fosse indispensabile per me,indispensabile per la mia vita,ciò che amavo.
Ma se provavo questo sentimento così profondo come credevo,perché mi sento sollevata ad averlo fatto,come se mi fossi tolta un peso di dosso?

La mia forza di volontà incrollabile mi fa riuscire a salire su il primo autobus che passava senza curarmi del mio aspetto,per poi arrivare a casa.
Non so neanche dove sia Daniel,ma ora è l'ultimo dei miei pensieri,voglio solo chiudermi nella mia camera e ritrovare quella che ero un tempo,la Corinne senza paura di niente e di nessuno,a volte insensibile a quello che gli altri facevano per me,una vera stronza.

Il terzo grado di mia madre arriva a pennello,ma io non le rispondo e mi fiondo in camera mia.
Mi sdraio sul letto e butto la borsa per terra.
Appena prendo il cellulare in mano posso notare tre chiamate perse:una da Samantha,una da Luca e una da un numero sconosciuto.
Ho un sacco di messaggi su whatsapp,ma non voglio parlare ora,voglio stare da sola con me stessa.

Entro nel bagno di camera mia per farmi una bella doccia che laverà via tutto di questa giornata di merda.
Il riflesso che vedo nello specchio mi fa ribrezzo,non sono io questa.
Sono maledettamente magra,ho sicuramente perso altro peso.
Sono una maschera nera di mascara e eye-liner.
I capelli lunghi sono arruffati in un modo improponibile e la mia pelle è bianca da far paura ad un morto.

Prendo lo struccante e mi detergo gli occhi in profondità fino a quando il mio viso non è del tutto pulito e limpido.
I miei occhi verdi sono tristi,spenti e non li riconosco più come i miei occhi vivaci e spensierati di una volta.

Prendo la spazzola e cerco di pettinarmi l'ammasso di capelli che ho in testa.
Posate sulla mensola ci sono le forbici con cui di solito mi taglio il ciuffo,le prendo e le giro tra le mie mani.
Mi guardo nello specchio e così dal nulla le mie mani iniziano a muoversi da sole e a tagliare i miei bellissimi capelli lunghi in un caschetto rosso.

L'ammasso di capelli rossi ricade sul tappeto.
Guardo un'altra volta l'immagine che viene riflessa.
Vedo una ragazza con una guerra in testa,una ragazza forte che vuole solo ricominciare da capo.
Vedo un sorriso e degli occhi spenti.
Vedo la magrezza e il pallido,vedo ciò che non ero mai stata.

Mi infilo nella doccia e faccio scorrere l'acqua calda sul mio corpo.
Insapono il mio corpo con un bagnoschiuma al cioccolato bianco,quell'odore mi fa trasalire e mi fa ricordare di quanto amassi abbuffarmi di cioccolato con Samantha solo un anno fa,quando era tutto così perfetto.

Sulla mensolina all'interno della doccia vedo il rasoio,no Corinne,non farlo,non di nuovo.
Sei forte e sei uscita da quel giro.

Un piccolo taglietto,non succederà niente.
Affondo la lama nel mio polso,il sangue inizia a fuoriuscire lasciando l'acqua di un colore rossastro.
Non riesco più a fermarmi,il dolore fisico sovrasta quello mentale e dopo poco tempo mi ritrovo coperta di tagli,profondi come l'odio che provo per me in questo momento.

Esco dalla doccia e indosso l'accappatoio bianco che sporco di sangue.

Ancora una volta l'immagine riflessa non mi rispecchia,ma rispecchia quello che ero fino a poco tempo fa.

Nessuno può scappare da quello che è veramente.

Quando il sangue ha cessato di fuoriuscire legato da delle bende mi infilo il pigiama e mi stendo sul letto.
Ho freddo e vorrei avere qualcuno qui a scaldarmi,ma sono sola,sono maledettamente sola.

Non merito di avere qualcuno al mio fianco,ogni persona che lo fa viene distrutta dal mio ego,viene distrutta dalla mia vita di merda,viene distrutta dalla reale me.

Ma alla fine ciò che distruggiamo di più siamo noi stessi.

Le parole di oggi mi riecheggiano nella mente insieme alle immagini di me felice.
Sono un disastro,ma sono questo e non posso cambiare.

Le lacrime scorrono lente sul mio viso accaldato e dopo una manciata di minuti mi addormento sognando di essere felice.

Fall in love [in correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora