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Anche se è passato poco tempo dall'ultima volta che ho messo piede in questo cortile mi sembra tutto diverso.
L'aria è fredda,gli alberi sono spogli,il cielo è grigio.
Ci sono i classici gruppetti fuori dalla scuola che parlano,scherzano e sembrano realmente senza nessun tipo di problema.
Infondo anch'io ero così fino a poco tempo fa.
Stavo con i miei amici,andavamo in discoteva,flirtavo con i ragazzi in bagno e mi sembrava tutto perfetto,ma tutte le cose belle hanno una fine.
Ho diciassette anni,ma la mia vita si conduce come una trentenne da qualche tempo.
Vivo con il mio ragazzo,mi preoccupo della spesa e della casa.
Non me ne preoccupavo prima perché alla fine mi sembrava di stare bene così,ma oggi tornata a confrontarmi con i ragazzi della mia età,credo di stare sbagliando qualcosa.
Qualcosa di cui sicuro mi pentirò.

"Ehi scusa,la 2C linguistico?"

Non mi ero neanche accorta che la campanella era suonata e che tutti i ragazzi stavano entrando,soltanto io e questo qualcun altro eravamo rimasti fuori.
Mi soffermo un attimo sul viso del ragazzo,ha la faccia spaesata,lo si vede dai suoi grandi occhi nocciola e da quel suo ciuffo nero che gli copre una piccolissima parte di viso.
Ha la faccia simpatica e devo dire che è anche molto bello.
Mi sono incantata a guardarlo per qualche secondo e poi cerco di formulare una domanda senza dire qualche cazzata.

"Sì,io vado in 2CL,sei nuovo?"

"Sì,prima andavo al Mazzini,ma non mi trovavo bene,quindi ho deciso di cambiare.
Le lingue sono le stesse,ma non so orientarmi è così grande questa scuola!"

"Stai tranquillo,vieni andiamo in classe"

Appena entriamo in classe sono sotto gli occhi di tutti,un po' perché mi dovrò subire il terzo grado su cosa è successo quella dannata sera e un po' perché sono insieme a un bel ragazzo,nuovo,che non è Luca.

"Stai tranquillo,non mangiano nessuno"dico scherzosamente dandogli una gomitata su un fianco.

"Ci stanno fissando"noto la timidezza nel suo volto.
Avrei giurato che fosse uno dei soliti ragazzi sfacciati,ma invece non lo è.

"Vieni andiamo a sederci"
Gli indico il primo banco libero e lui si siede alla mia destra.

La prima ora abbiamo chimica,ciò vuol dire:farsi i cazzi propri.
La nostra prof non ha voglia di spiegare e noi alunni non abbiamo voglia di ascoltare,così l'ora si passa a chiacchierare,diciamo che è la prima ricreazione della giornata.

Dopo qualche minuto entra la prof Viotti che si siede alla cattedra e neanche saluta.
Poggia i piedi sulla sedia alla sua sinistra e inizia a leggersi un libro.

Vedo il ragazzo guardarmi con due occhi sgranati e perplessi.
Sono sicura che si sta chiedendo perché non è rimasto al Mazzini.
Scoppio a ridere vedendo la sua faccia,è davvero divertente,vorrei fargli una foto,lo giuro.

"Perché stai ridendo?"

"So cosa stai pensando,la tua faccia parla chiaro"

"Cosa sto pensando?"

"A dove sei finito e al perché non sei rimasto al Mazzini"

"Effettivamente non mi era mai successa una cosa del genere con un professore"

"Stai tranquillo,solo con lei è così.
Con gli altri son dolori"

Fa un cenno con la testa e mi sorride,cavolo che sorriso mozzafiato.

"Comunque piacere sono Daniel"

"Oh,piacere,Corinne"

"Bel nome"mi strizza un occhio.

"Ehm,grazie" perché improvvisamente sono in imbarazzo?

Il telefono squilla e mi salva da questa situazione imbarazzante.

Fall in love [in correzione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora