Capitolo 16

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BELLE

Meet Me In the Woods - Lord Huron

Ti amo per tutto ciò che sei, tutto ciò che sei stato, tutto ciò che devi ancora essere.
ERNEST HEMINGWAY

Prima mi sentivo al sicuro, ero sott'acqua e non sentivo nulla. Invece ora neanche sott'acqua riesco a trovare il silenzio rassicurante per la mia mente.

Anche sott'acqua c'è troppo rumore.

Riemergo a galla e mi strofino gli occhi irritati. L'unica cosa che mi da sollievo è l'acqua fredda a contatto con la mia pelle. Mi appoggio in un angolo della piscina e muovo i piedi nell'acqua.

"Io non capisco proprio quanto una persona possa essere così stronza. Come si permette di trattarti in quel modo?" domanda infuriata Charlotte.

Questo pomeriggio è venuta a trovarci insieme a Martin e abbiamo stabilito di andare in piscina. L'unico che si è opposto è Martin che è sullo sdraio e sfoglia una rivista di scienza.

Ho deciso di smetterla di tirarla per le lunghe e di raccontare tutto anche a Grace. Il peso delle nostre discussioni è diventato troppo per essere controllato solo da una persona.

Con questo non voglio dire che loro debbano fare qualcosa, ma un consiglio è sempre ben accetto.

D'altronde in casa ci siamo solo noi visto che Dylan e Jonathan sono usciti per chiarire tra di loro e poi andare da Ray.

"Avrà avuto le sue ragioni" lo difende Grace, lanciandomi la palla.

La prendo al volo e la passo a Natasha che sembra la più arrabbiata e determinata tra tutte.

"Come puoi difenderlo dopo quello che ha detto a tua cugina?"

Natasha schiaccia verso Grace e le schizza addosso tutta l'acqua.

Gree le fa il terzo dito e riprende a passare il pallone.

"Non lo sto difendendo. Ma siamo a conoscenza tutte e tre che, da un anno e mezzo che lo conosciamo, di lui sappiamo solo che gli piace il basket, che ama disegnare e che nella sua mente ci sono molte citazioni sagge" mi lancia un'occhiata risoluta e mi sorride. "In quest'ultimo dettaglio siete simili"

Devo ammettere che Grace non mi ha sbraitato contro, ma è stata molto comprensiva. Da un lato immagino che lo sospettava. Odio mentirle e lo sa bene. Prima o poi le dico sempre tutto. Anche se con qualche ritardo.

"Vi ricordo che essendo quasi capitano della squadra maschile di basket, sarà molto ricercato in ambito femminile"

Martin ammicca un sorriso falso senza staccare gli occhi della sua rivista. In questo momento vorrei sotterrarmi oppure scappare. Quasi, quasi rubo la macchina di Grace e me ne vado a Manhattan dalle mie piccole.

"Da quando ci siamo trasferiti qui non è mai uscito con una ragazza. O almeno così mi è sembrato" mi rassicura Natasha come se davvero fosse un problema.

Non so che idee si siano fatti loro, ma io di sicuro non ho parlato di lui perché provo qualcosa. Ci siamo sfiorati con le labbra due volte, ma questo non significa essere innamorati.

Vorrei andare ad urlargli contro, perché anche se non l'ammetto, odio che sia arrivato a una conclusione senza neanche sapere come la penso io. Ma forse è stato meglio stare zitta piuttosto che parlare e farci del male. Ciò nonostante io mi sento ferita in egual modo.

"Magari ha paura che baciando Belle possa provare qualcosa"

Natasha è quella più positiva e rassicurante tra i quattro miei amici.

Noi Sott'acqua 1Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora